Un originale coming-of-age animato dall'amore per la letteratura. Recensione di Giancarlo Zappoli, legge Gaia Petronio.
di A cura della redazione
Joanna sogna di poter pubblicare le proprie poesie ma intanto deve trovare un lavoro. Viene così assunta nell'agenzia letteraria diretta da Margaret, un'agente che in quel momento ha tra i suoi autori J.D. Salinger. Joanna si ritrova così a rispondere ai fans per conto di uno degli autori più riservati della storia della letteratura.
Ispirato al romanzo omonimo e autobiografico di Joanna Rakoff, il film di Philippe Falardeau è un coming-of-age animato dall'amore per la letteratura. Margaret Qualley sa offrire alla sua Joanna il giusto mix di concretezza e innocenza sin dal primo sguardo in macchina. È grazie a lei e alla sempre brava Sigourney Weaver che il film si salva dal rischio dejà-vu.
Il suo cercare di guardare oltre il presente diventa modello per chi rischia, già da giovane, di rinunciare a guardare al futuro.
Film d'apertura della 70. Berlinale, My Salinger Year sarà distribuito in Italia da Academy Two.
Gaia Petronio interpreta la recensione di Giancarlo Zappoli.