donato vergaro
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martedì 7 febbraio 2023
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una reunion fuori tempo
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Un band musicale degli anni ’80, ormai sciolta, si riunisce dopo quasi 20 anni per un solo concerto in occasione del compleanno di un importante oligarca russo. I quattro componenti sono caduti in disgrazia e nonostante inizialmente siano riluttanti, a causa di passati litigi e tradimenti, decidono di accettare l’offerta una volta venuti a conoscenza del compenso pattuito: 50.000 euro a testa. Per Olga, guardia del corpo dell’oligarca Ivanov, il concerto è solo un espediente per organizzare un colpo e svaligiare il caveau del ricco magnate. Venuti a conoscenza delle intenzioni di Olga, i Popcorn decideranno di precederla e svaligiare il caveau per primi.
Lo spunto iniziale del racconto è molto interessante; nonostante possa sembrare fuori tempo, il fatto che il fulcro della vicenda sia la reunion di una band anni ’80 è molto attuale: negli ultimi anni molte sono state le reunion di band italiane o cantanti a cui abbiamo assistito: i Pooh, Albano e Romina, i Ricchi e Poveri (dichiarata fonte di ispirazione del regista).
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Un band musicale degli anni ’80, ormai sciolta, si riunisce dopo quasi 20 anni per un solo concerto in occasione del compleanno di un importante oligarca russo. I quattro componenti sono caduti in disgrazia e nonostante inizialmente siano riluttanti, a causa di passati litigi e tradimenti, decidono di accettare l’offerta una volta venuti a conoscenza del compenso pattuito: 50.000 euro a testa. Per Olga, guardia del corpo dell’oligarca Ivanov, il concerto è solo un espediente per organizzare un colpo e svaligiare il caveau del ricco magnate. Venuti a conoscenza delle intenzioni di Olga, i Popcorn decideranno di precederla e svaligiare il caveau per primi.
Lo spunto iniziale del racconto è molto interessante; nonostante possa sembrare fuori tempo, il fatto che il fulcro della vicenda sia la reunion di una band anni ’80 è molto attuale: negli ultimi anni molte sono state le reunion di band italiane o cantanti a cui abbiamo assistito: i Pooh, Albano e Romina, i Ricchi e Poveri (dichiarata fonte di ispirazione del regista). Inoltre c’è da dire che questi cantanti e molti altri sono delle vere e proprie star nei paesi dell’est Europa, in particolar modo in Russia.
La scelta del cast è molto azzeccata. Rivaleggia su tutti Christian De Sica che si rivela mattatore assoluto, nonostante si noti l’avanzare dell’età. Fa sorridere il fatto che ad affiancarlo ci sia Massimo Ghini: anche questa è una sorta di reunion (i due infatti sono stati protagonisti di numerosi cinepanettoni dal 2005 ad oggi, ed era da Vacanze ai Caraibi del 2016 che non lavoravano insieme).
Il soggetto è molto valido in quanto la storia da commedia puramente italica, vuole protendere verso un action-movie nostalgico. Allora cos’è che non funziona?
Ciò che non funziona è presente già in scrittura. In quanto, la pellicola, in sceneggiatura, non è scritta come un film del 2020 che guarda con nostalgia agli anni ’80, ma come fosse un film degli anni ‘80; ad esempio, “Amici come prima” (2018) di Christian De Sica, guardava con grande nostalgia a “Yuppies” o al primo “Vacanze di Natale”, ma si presentava al pubblico con un sentimento nostalgico, non con la volontà di riproporre uno stile di commedia vecchio di 30 anni. Questo è l’errore de “La mia banda suona il pop”.
Focalizzandosi sulla musica anni ’80 e sulla volontà della pellicola di diventare un action movie nella seconda parte, ci si doveva concentrare di più su un ritmo sempre più incalzante: anche nelle commedie, oggi più che mai, il ritmo dato dai movimenti di macchina, dal montaggio e dalla colonna sonora è fondamentale per rendere il prodotto finale non anacronistico. Difatti il ritmo più lento della pellicola non permette di focalizzarsi sulla storia, ma porta lo spettatore a concentrarsi di più sullo svolgersi delle varie situazioni che si susseguono scena dopo scena.
Un ulteriore elemento penalizzante è la scrittura molto legata al cinepanettone: difatti, si riesce a fatica a concentrarsi sulla storia ma più sulle battute, non sempre riuscite dei vari personaggi. Non si può infatti realizzare un action movie con un sistema di scrittura che mette in scena un susseguirsi di sketch. Inoltre, nella seconda parte il gruppo si divide nelle due coppie De Sica – Ghini e Rossi – Finocchiaro, questo fa perdere la rotta della storia e nonostante tutti e quattro i personaggi si battano per uno stesso obiettivo, sembra di vedere due film diversi. Dispiace infine vedere Abatantuono in un ruolo assolutamente marginale e sprecato per il suo talento.
Infine, in quest’ultimo lavoro di Fausto Brizzi si nota la voglia di divertirsi e divertire il pubblico, con una storia che possa discostarsi dalla maggior parte di film a cui eravamo abituati a vedere questo gruppo di attori, ma ciò non raggiunge l’obiettivo.
Non è possibile realizzare un film che guarda con nostalgia gli anni’ 80, imitando gli anni ’80; ciò è possibile farlo con un ritmo, una scrittura e una messa in scena aggiornata al contemporaneo, ma che nelle atmosfere descritte dalla colonna sonora e a tratti dalle scenografie e dai costumi riecheggi agli anni ’80. Un processo contrario risulterebbe anacronistico ed editorialmente fuori tempo.
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riscoma
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lunedì 5 aprile 2021
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per due risate semplici ma efficaci
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Leggero quanto veloce e divertente. Giusta armonia di gag e battute senza strafare, riuscendo persino a limitare i consueti eccessi di De Sica. Rossi è una sorpresa piacevolissima che porta a casa la scena anche solo con qualche smorfia, con un personaggio tutto da ridere. Si rivaluta pure Ghini, che volere di più?
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wolvie
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lunedì 5 aprile 2021
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vacanze di natale in russia
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Come recensire l' ennesimo film di Fausto Brizzi, trovandone la minima voglia ? Booh !!! Forse esclusivamente per dovere di cronaca.
Da un idea sovente utilizzata nel cinema italiano ( vedi " I Più Grandi di Tutti" 2011 di Carlo Virzì ,oppure, il più recente " Si Muore Solo Da Vivi" 2020 di Alberto Rizzi ), cioè: rimettere insieme una band musicale scoppiata, nulla a che vedere, sia chiaro, con il capostipite mondiale " The Blues Brothers", per rinverdire i fasti del passato.
Qui però, non ci si eleva dalla macchietta, dalla battuta triviale e dal solco delle peggiori " Vacanze in .
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Come recensire l' ennesimo film di Fausto Brizzi, trovandone la minima voglia ? Booh !!! Forse esclusivamente per dovere di cronaca.
Da un idea sovente utilizzata nel cinema italiano ( vedi " I Più Grandi di Tutti" 2011 di Carlo Virzì ,oppure, il più recente " Si Muore Solo Da Vivi" 2020 di Alberto Rizzi ), cioè: rimettere insieme una band musicale scoppiata, nulla a che vedere, sia chiaro, con il capostipite mondiale " The Blues Brothers", per rinverdire i fasti del passato.
Qui però, non ci si eleva dalla macchietta, dalla battuta triviale e dal solco delle peggiori " Vacanze in ....".
Il gruppo dei Popcorn, con forti richiami stilistici alla reale band dei " Cugini di Campagna , viene rimesso in sesto dall' ex produttore, per una tournée in Russia. In verità a loro insaputa , dovrebbero essere la copertura per una rapina ai danni di un miliardario soviet loro sfegatato fan.
De Sica mattatore assoluto, costantemente sopra le righe, spalleggiato male da un Ghini al minimo sindacale, da un Paolo Rossi da ricovero clinico e una Finocchiaro completamente fuori parte.
Pedale premuto sulla volgarità e tentativo del solito Abatantuono di reggere in parte la baracca, ma intendiamoci, sono tutti nel film per la pagnotta. Simil Natale in Russia, niente che possa essere ricordato.
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ugoboccini
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sabato 27 marzo 2021
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divertentissimo visto due volte
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Buongiorno ,
premesso che ognuno ha il diritto di esprimere il suo giudizio ma non di offendere il prossimo ritengo il film sia divertentissimo tanto da rivederlo in famiglia due volte.
la storia è originale e non è un cinepanettone.
gli attori sono bravissimi.
scene e battute divertenti e mai oltre la la solita romanità che al di fuori dei nostri confini può anche non piacere.
le canzoni anni 80 sono strepitose e così orecchiabili che il giorno dopo ancora le cantavamo. Complimenti al compositore.
una Nota di sorriso in un periodo di lockdown che ha stremato il cinema e avvilito gli animi.
Non è un film capolavoro ovviamente ma L intenzione di far ridere la raggiunge completamente.
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Buongiorno ,
premesso che ognuno ha il diritto di esprimere il suo giudizio ma non di offendere il prossimo ritengo il film sia divertentissimo tanto da rivederlo in famiglia due volte.
la storia è originale e non è un cinepanettone.
gli attori sono bravissimi.
scene e battute divertenti e mai oltre la la solita romanità che al di fuori dei nostri confini può anche non piacere.
le canzoni anni 80 sono strepitose e così orecchiabili che il giorno dopo ancora le cantavamo. Complimenti al compositore.
una Nota di sorriso in un periodo di lockdown che ha stremato il cinema e avvilito gli animi.
Non è un film capolavoro ovviamente ma L intenzione di far ridere la raggiunge completamente.
continuate cosi.
bravi
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enzo70
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venerdì 19 marzo 2021
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la banda di brizzi suona davvero male
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L’idea di Brizzi è sicuramente carina; i componenti di un gruppo musicale che ha avuto un successo breve con una sola canzone si trovano di fronte ad un dubbio: continuare con una vita da poveri o accettare di riunirsi nuovamente per andare a suonare in Russia per la festa di un magnate russo. E anche la scelta del cast è felice: Christian De Sica, Paolo Rossi, Diego Abatantuono, Angela Finocchiaro e Massimo Ghini. E il film inizia decisamente bene, Brizzi riesce ad introdurre bene le vite improbabili dei musicisti, una volta, di successo. Ma da un certo punto in poi il film perde la bussola e la fa perdere allo spettatore. E man mano che la storia si evolve la narrazione diventa sciatta, la storia, non solo paradossale, perde senso, arriva ad annoiare.
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L’idea di Brizzi è sicuramente carina; i componenti di un gruppo musicale che ha avuto un successo breve con una sola canzone si trovano di fronte ad un dubbio: continuare con una vita da poveri o accettare di riunirsi nuovamente per andare a suonare in Russia per la festa di un magnate russo. E anche la scelta del cast è felice: Christian De Sica, Paolo Rossi, Diego Abatantuono, Angela Finocchiaro e Massimo Ghini. E il film inizia decisamente bene, Brizzi riesce ad introdurre bene le vite improbabili dei musicisti, una volta, di successo. Ma da un certo punto in poi il film perde la bussola e la fa perdere allo spettatore. E man mano che la storia si evolve la narrazione diventa sciatta, la storia, non solo paradossale, perde senso, arriva ad annoiare. E un film comico non può permettersi di annoiare lo spettatore. Grave incidente di percorso per Brizzi che coinvolge tutti gli attori che hanno partecipato a questo brutto film.
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la nera
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sabato 1 agosto 2020
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assolutamente no
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francesca
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giovedì 5 marzo 2020
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divertentissima commedia
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Mi è piaciuto molto divertentissima commedia due ore di pure risate
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lafranci
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mercoledì 26 febbraio 2020
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🤣
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Ho visto il film e mi è piaciuto !!! Due ore di risate e buon umore che ci vuole!!! La hit dei popcorn ti entra in testa e te la canti!!! Anche la sceneggiatura mi è piaciuta...un tuffo negli anti 80! Bravi tutti gli attori!!!
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roby 82
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martedì 25 febbraio 2020
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il punto più basso di de sica
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Non mi esprimo su questa pellicola che non oso neanche chiamare film. Dico solamente che provo pena sia per De Sica e sia per Paolo Rossi. Cosi come per Angela Finocchiaro e Massimo Ghini. Abatantuono oramai sono anni che fa pena e da lui ce lo si aspetta, ma credo che un artista anche se a campato con i cinepanettoni debba avere un limite per capire quali lavori accettare e quali no. Io voglio solo credere che questi attori abbiano fatto questa pellicola SOLO per motivi di contratto, o al massimo per denaro, perché altrimenti non c'è spiegazione su come si possa lavorare su una cosa del genere. E sopratutto come si possa pretendere di chiedere dei soldi a degli Italiani per andare a vedere questo insulto?
Brizzi io capisco che lei ha avuto delle difficoltà.
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Non mi esprimo su questa pellicola che non oso neanche chiamare film. Dico solamente che provo pena sia per De Sica e sia per Paolo Rossi. Cosi come per Angela Finocchiaro e Massimo Ghini. Abatantuono oramai sono anni che fa pena e da lui ce lo si aspetta, ma credo che un artista anche se a campato con i cinepanettoni debba avere un limite per capire quali lavori accettare e quali no. Io voglio solo credere che questi attori abbiano fatto questa pellicola SOLO per motivi di contratto, o al massimo per denaro, perché altrimenti non c'è spiegazione su come si possa lavorare su una cosa del genere. E sopratutto come si possa pretendere di chiedere dei soldi a degli Italiani per andare a vedere questo insulto?
Brizzi io capisco che lei ha avuto delle difficoltà....ma la prego posi la bottiglia. Le difficoltà le sta facendo lei al cinema Italiano, grazie.
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