Un reduce di guerra cupo e solitario che si trasformerà, per amore, in un vero nemico pubblico.
di Paola Casella
Il Capitano dell'Esercito Leonida Riva ha affrontato conflitti in Somalia, Iraq, Bosnia, Rwanda, Afghanistan, è stato catturato e torturato, e una volta tornato a casa è diventato un estraneo per la sua famiglia, imbottito di farmaci e infuriato col mondo. Il soprannome di Bestia gli si addice e solo Teresa, la sua bambina di sei anni, gli corre ancora incontro, mentre gli altri - compresi la moglie Angela e il figlio maggiore Matteo - se ne tengono a distanza. Ma quando Teresa scompare la Bestia entra in azione, e tutto ciò che ha imparato durante quelle missioni dalle quali non riesce più a staccarsi tornerà utile per cercarla.
La Belva fa parte di quel filone internazionale che vede al centro della scena un vendicatore: un uomo che, davanti ad una minaccia alla propria famiglia, tira fuori tutta la sua grinta - per intenderci, il ruolo interpretato spesso nel cinema recente da Liam Neeson. Inoltre la Bestia è un ex militare con la sindrome da Hurt Locker, incapace di reinserirsi nella normalità, ma determinato a vegliare su quella dei suoi cari.