La riflessione sulla tenacia di un popolo che non vuole farsi sottomettere. Da giovedì 12 maggio al cinema.
di Giancarlo Zappoli
La giornalista Berfin Kar con il fotografo Baran Yasak testimoniano con immagini e parole l'assedio da parte delle forze armate e paramilitari turche della città di Cizre nel sud della Turchia. Cizre rappresentava un modello di gestione definito "confederalismo democratico" (nato dalle lotte del popolo curdo) che il governo di Recep Tayyip Erdogan non poteva tollerare. Dopo un ultimatum al consiglio comunale affinché si sciogliesse si è proceduto all'assedio che ha devastato la città.
Il materiale girato da due coraggiosi free lance finiti quasi per caso nella tragedia vissuta dalla città curda nel 2015/16 diviene occasione di riflessione sulla tenacia di un popolo che non vuole farsi sottomettere.
Grazie a un mix di materiale girato sul campo e a una grafica che focalizza alcuni momenti della storia del popolo curdo riesce ad informare anche chi non è a conoscenza di quello che si può definire un genocidio pianificato con determinazione del quale però il governo turco si vergogna.