Teresa Saponangelo interpreta Maria Serra, donna che della vita è la rivendicazione e al tempo stesso la rinuncia, nella libera interpretazione di un episodio molto noto degli anni di piombo. Fuori Concorso al 38TFF. ACCEDI AI FILM IN STREAMING DI 38TFF »
di Paola Casella
Maria Serra ha un buco in testa: una zona oscura che condiziona tutta la sua vita, ferma al giorno in cui suo padre è stato ucciso. Mario Serra era un vicebrigadiere che il 14 maggio 1977 è rimasto a terra dopo essere stato colpito a morte da Guido Mandelli, attivista di Autonomia Operaia. Ora Maria vive a Torre del Greco con la madre Alba che non parla praticamente più, e sopravvive fra lavoretti precari e frequentazioni con alcuni maschi locali: un poliziotto, un insegnante, un ladruncolo di strada. Finché la sua psicologa la incoraggia ad incontrare a Milano l’assassino di suo padre, uscito di galera dopo aver scontato la sua pena. E Maria è intenzionata ad andare a quell’incontro con una pistola al fianco.
Antonio Capuano racconta come “libera interpretazione di fatti realmente accaduti” un episodio molto noto degli anni di piombo: il giorno in Via De Amicis immortalato dalla foto simbolo dell’epoca in cui l’autonomo Giuseppe Memeo, a gambe divaricate, punta a due mani una pistola contro la polizia.