La vita che verrà - Herself

Film 2020 | Drammatico, +13 97 min.

Regia di Phyllida Lloyd. Un film Da vedere 2020 con Clare Dunne, Harriet Walter, Conleth Hill, Ericka Roe, Cathy Belton. Cast completo Titolo originale: Herself. Genere Drammatico, - Francia, 2020, durata 97 minuti. Uscita cinema giovedì 17 giugno 2021 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,26 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 24 maggio 2021

Questa è la storia della giovane madre Sandra che sfugge al suo fidanzato violento e combatte contro un sistema abitativo corrotto. Si prepara a costruire la propria casa e nel processo ricostruisce la sua vita e riscopre se stessa. Il film ha ottenuto 1 candidatura a British Independent, In Italia al Box Office La vita che verrà - Herself ha incassato 55 mila euro .

Consigliato sì!
3,26/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,11
PUBBLICO 3,67
CONSIGLIATO SÌ
Un piccolo film dai temi grandi e profondi, che parla direttamente al pubblico e cerca di ispirarlo.
Recensione di Marianna Cappi
venerdì 23 ottobre 2020
Recensione di Marianna Cappi
venerdì 23 ottobre 2020

Sandra se ne va di casa, con le sue due bambine, il giorno che suo marito scopre che stava mettendo da parte dei soldi per farlo. Quel giorno lui la prende a calci e pugni, le tira i capelli, la butta a terra e le rompe una mano. Dopodiché, l'uomo continua a vedere le figlie nei weekend, ma Sandra è una donna intelligente e, anche se lui la incalza, si tiene alla larga. Poi, un giorno, tra un lavoro di fatica e un altro, mentre cerca un alloggio che non trova, Sandra vede il video di un uomo che si è costruito una casa da solo, ad un costo molto contenuto, e comincia a pensare di fare lo stesso.

La prima versione della sceneggiatura, quella che ha suscitato l'interesse e attivato la produzione del film, l'ha scritta Clare Dunne, l'interprete di Sandra, e non c'è dubbio che il suo coinvolgimento sia palpabile e il suo personaggio verosimile, forse proprio perché lontano dallo stereotipo della vittima di violenza, intrappolata in un legame che non riesce a spezzare.

Sandra si mette in tasca l'amore e la nostalgia, nel senso che se li porta appresso, ma non apre più quella tasca, non spera di cambiare il suo uomo e non è disposta a correre nessun altro rischio. Naturalmente la tensione è sempre alta, il pericolo sempre in agguato, perché non ci si libera facilmente da chi pretende di possedere un'altra persona, ma Herself punta tutto sul concetto di costruzione, incidenti di percorso compresi, anziché sulla cronaca di una demolizione. La casa è allora l'immagine al contempo più concreta e più metaforica dell'impresa di ricostruzione di una vita: dalla necessaria solidità delle fondamenta, al fatto che richiede un lavoro di squadra, alla destinazione finale, che porta con sé l'idea di famiglia e l'impegno a proteggere tale idea.

Se all'inizio il contesto sembra strappato al meraviglioso Wasp di Andrea Arnold, anche per il contributo espressivo importante delle bambine in scena, diventa chiaro progressivamente che, con questo film, Phyllida Lloyd vuole raccontare un altro personaggio femminile forte, un terzo aggregatore di forze, sarebbe più corretto dire, e lanciare un appello sull'importanza di fare comunità, e di prestare la propria opera, a questo fine, senza per forza avere qualcosa in cambio.

Piccolo, nella misura produttiva, perché senza star di richiamo, ma anche nella presentazione, che non scomoda uno stile particolare né una narrazione particolarmente articolata, Herself dimostra che questo tipo di cinema può farsi portatore di temi molto grandi, evitando il rischio di perdere il contatto con l'esperienza comune, e restituendo un mondo a misura di quartiere.

Sicuramente si può obiettare che molto del dramma e del logorio nervoso che si associa alla violenza domestica e alla fatica di una donna sola e non economicamente indipendente resta fuori dallo schermo, ma l'impressione è che dietro questa scelta ci sia ancora una volta la decisione di non ribadire quanto tristemente noto, in favore di un approccio che motiva personaggi e pubblico a sondare l'insolito. Perché possibile, e non soltanto in un film.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 16 ottobre 2021
Eugenio

Produzione indipendente preziosa, un piccolo gioiellino del Sundance festival, La vita che verrà – Herself di Conleth Hill non conta una starlette di star ma affronta in maniera impeccabile quel senso di umana carità che in tempi di cieco individualismo, suona come fiaba sdolcinata e melensa, ma che, opportunamente vestita di denuncia sociale, risulta tutt’altro che tale. Vai alla recensione »

mercoledì 4 agosto 2021
Emanuele 1968

Violenza sulle donne sia psicologiche che fisiche, un pò quello che si vede nelle cronache TV, alcuni spunti sono alquanto discutibili, un pò pesantino. Ottimo nelle scuole e cineforum con dibattito finale.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
lunedì 5 luglio 2021
Gianni Canova
We Love Cinema

Ipnotico. Ha qualcosa che cattura magneticamente un film come Il mondo che verrà. Fin dalla prima immagine, che inquadra dal basso scheletri d'alberi con i rami coperti da arabeschi di ghiaccio, la regista Mona Fastvold ci porta altrove. Nel bel mezzo di un gelido inverno. In un angolo della frontiera americana poco dopo la metà del XIX° secolo. Lì, sperdute fra le montagne, ci sono due fattorie isolate [...] Vai alla recensione »

domenica 27 giugno 2021
Matteo Galli
Close-Up

Amazon Prime lo aveva trasmesso già dal gennaio del 2021, ma adesso esce anche in sala, distribuito da BIM, il terzo film della sessantaquattrenne regista di Bristol Phillida Lloyd che nelle due precedenti prove aveva ottenuto notevolissimi successi al botteghino con Mamma mia nel 2008 e The Iron Lady nel 2011. Qui l'anima del progetto è in primo luogo colei che interpreta Sandra, la protagonista, [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 giugno 2021
Massimo Causo
Duels.it

Una giovane donna, un marito violento dal quale fuggire assieme alle due figlie, una vita da ricostruire tra tante difficoltà, poco lavoro, molta buona volontà e qualche sorriso dei servizi sociali perso tra moduli prestampati e vincoli legali. Una vita per conto suo, Sandra (Clare Dunne) sta facendo di tutto per costruirsela e la riedificazione si basa, nemmeno troppo simbolicamente, sulla costruzione [...] Vai alla recensione »

domenica 20 giugno 2021
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Si può essere vittime, e non lasciarsi vincere. Così accade alla Sandra (Clare Dunne) di La vita che verrà-Herself (Herself, Irlanda e Gran Bretagna, 2020, 97'). Un giorno Gary (Ian Lloyd Anderson) decide di "darle una lezione". Ha scoperto che la mo-glie sta per andarsene di casa con le loro Molly (Molly McCann) e Ruby (Ruby Rose O' Hara). Ferito nel suo orgoglio di marito padrone, allontana le figlie [...] Vai alla recensione »

sabato 19 giugno 2021
Gabriele Porro
Cult Week

La Cassazione italiana, in una recente e importante ordinanza, si è occupata della sindrome da alienazione parentale (PAS), teoria molto controversa che descriverebbe la condizione psicologica di minori che hanno rifiutato la relazione con uno dei due genitori come conseguenza dell'incitamento portato avanti dall'altro. La PAS è spesso invocata dai padri nelle cause di separazione e affidamento dei [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 giugno 2021
Glenn Kenny
The New York Times

Ci eravamo lasciati a Soul, con l'ambizioso e sovraccarico film manifesto di Pete Docter che sembrava voler chiudere un cerchio, una consistente parte di carriera della Pixar. Dopo venticinque anni di lavori che hanno consolidato la poetica e il prestigio del marchio (tanto che ancora oggi si continua a parlare di film Pixar invece che di lungometraggi diretti da singoli registi), la casa di Emeryville [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 giugno 2021
Valerio Caprara
Il Mattino

Cinema britannico puro & duro, modello Kean Loach. Ma con meno lotta di classe e più compassione individuale e collettiva: Phyllida Lloyd, già regista del trascinante musical Mamma mia!, cambia radicalmente genere e offre con La vita che verrà al volenteroso pubblico al rientro in una sala cinematografica un film discreto e ad ampia chance di gradimento costruito senza orpelli o compiacimenti sulla [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 giugno 2021
Gian Luca Pisacane
Famiglia Cristiana

Contro la violenza sulle donne, arriva nelle sale La vita che verrà Herself di Phyllida Lloyd. Lei è la regista di Mamma mia!, di The Iron Lady, due film che avevano come protagonista una camaleontica (e come al solito straordinaria) Meryl Streep. A caratterizzare il cinema di Lloyd sono sempre stati personaggi femminili molto forti, e La vita che verrà Herself mantiene il nerbo dei titoli precedenti. [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 giugno 2021
Alice Sforza
Il Giornale

L' inizio è già «disturbante». Sandra sta cercando di andare via di casa con le sue figlie e per questo viene presa a calci e pugni dal compagno che le rompe anche una mano. Separati, l' uomo la incalza per tornare insieme, mentre la donna sogna di costruirsi, da sola, una casa economica. Un tema purtroppo ancora attuale che in questo film crea tensione e senso del pericolo, trasferendo perfettamente [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 giugno 2021
Cristina Piccino
Il Manifesto

Il film di Phyllida Lloyd, in sala, ritratto di una donna tra violenze familiari e sentimento di solidarietà II Quello che succede lo scopriamo subito, nelle primissime sequenze, quando il marito di Sandra arriva a casa brandendo un mazzo di soldi: i suoi risparmi nascosti per scappare le urla in faccia, forse stanca di quelle che presumiamo ancora prima di vederle essere continue violenze.

giovedì 17 giugno 2021
Alessandra Levantesi
La Stampa

L' argomento rispecchia la terribile problematica, che l' emergenza Covid ha tristemente amplificato, della violenza domestica. Ma La vita che verrà non è un film concepito sullo scivolo degli umori del tempo o in omaggio alle tematiche del MeToo. Regista teatrale che con il film d' esordio Mamma Mia! aveva sbancato i botteghini planetari, Phillida Lloyd ha sempre dimostrato un autentico e variegato [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 giugno 2021
Francesco Alò
Il Messaggero

L'inglese Sandra pulisce i cessi dei pub dove i maschietti «hanno fatto un casino la sera prima». Non solo: fa da badante a una scorbutica dottoressa («Mi sono rotta l'anca in un ospedale da campo in Africa, Sandra, non inciampando in un grande magazzino») e si mette in fila per avere un appartamento dallo Stato (è 653esima nelle liste di assegnazione).

martedì 15 giugno 2021
Ilaria Falcone
NonSoloCinema

Dopo essere riuscita a sfuggire, ma soprattutto sopravvivere a un marito violento, la vita per Sandra (Clare Dunne) e per le sue due bambine non è in discesa come previsto. A partire dalla nuova casa, un appartamento vicino all'aeroporto, molto lontano dalla scuola, gli incontri con l'ex marito, cui il tribunale ha riconosciuto il diritto di vedere e stare con le figlie, i sussidi, i doppi lavori, [...] Vai alla recensione »

martedì 15 giugno 2021
Emanuela Martini
Film TV

Una mamma e due bambine ballano nella cucina di casa, bruscamente interrotte dal papà, che entra e comincia a pestare con cattiveria la mamma. Fortunatamente, la bambina più grande acchiappa il cestino della colazione e corre fuori, al negozio più vicino. Apre il cestino e dentro c'è attaccato un biglietto, una richiesta di aiuto, «chiamate il 999».

giovedì 27 maggio 2021
Alessandra De Luca
Avvenire

Sandra, madre di due bambine, è vittima delle violenze fisiche e psicologiche del marito, che dice di amarla, ma poi la riempie di calci e pugni. Per questo decide di andare via di casa portando con sé le figlie, testimoni di tanto orrore, e cominciando la battaglia legale per la loro custodia. Non è facile perché il marito torna alla carica, piange, si pente, promette, minaccia.

sabato 17 aprile 2021
Gabriele Malagoli
Cineforum

In un film di denuncia sociale vi è un confine molto labile fra ciò che dovrebbe essere il sollevare una riflessione su una problematica di fondo e il voler impartire una lezione. Lo sa molto bene Ken Loach, regista che da sempre ha posto al centro delle sue opere individui appartenenti allo strato più basso della società inglese attraverso le cui storie affrontare problemi sociali e politici nevralgici [...] Vai alla recensione »

sabato 24 ottobre 2020
Chiara Zuccari
Sentieri Selvaggi

Verso la fine di Herself, Conleth Hill fa riferimento a un certo heavy methal, un termine irlandese (e un doppio senso con il genere musicale) che indica quel profondo senso di comunità che spinge le persone ad aiutarsi a vicenda. Il significato del film sta tutto lì, in quella cooperazione tra persone comuni, un mutuo aiuto che riesce a colmare le lacune di un sistema burocratico ingolfato, a dare [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 ottobre 2020
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

È il terzo film in dodici anni per Phyllida Lloyd, La vita che verrà - Herself (in concorso ad Alice nella Città, che l'ha presentato in coproduzione con la Festa del Cinema di Roma), e il terzo ritratto femminile dopo Mamma mia! e The Iron Lady. Tre film molto diversi tra loro ma che, a ben vedere, hanno più di un elemento in comune: la centralità della donna nell'economia del racconto, un percorso [...] Vai alla recensione »

NEWS
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mercoledì 6 ottobre 2021
 

Phyllida Lloyd dirige un'opera che cerca di ispirare il pubblico. Vai all’articolo »

CELEBRITIES
venerdì 11 giugno 2021
Fabio Secchi Frau

Acclamata regista teatrale britannica, prestata sporadiche volte al cinema con estremo successo, Phyllida Lloyd torna al cinema dal 17 giugno con La vita che verrà - Herself. La Lloyd vede il suo mestiere come "una cosa piuttosto semplice, un misto di [...]

TRAILER
martedì 18 maggio 2021
 

Regia di Phyllida Lloyd. Un film con Clare Dunne, Harriet Walter, Conleth Hill, Ericka Roe, Cathy Belton. Da giovedì 17 giugno al cinema. Guarda il trailer »

FESTA DI ROMA
lunedì 14 giugno 2021
Marianna Cappi

Phyllida Lloyd parla direttamente al pubblico e cerca di ispirarlo. Da giovedì 17 giugno al cinema. Vai all'articolo »

NEWS
mercoledì 21 aprile 2021
 

Questa è la storia della giovane madre Sandra che sfugge al suo fidanzato violento e combatte contro un sistema abitativo corrotto. Vai all'articolo »

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