Anno | 2020 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Regia di | Paolo Cipolletta |
Attori | Miriam Candurro, Francesco Di Leva, Ernesto Mahieux, Gianfranco Gallo, Gianni Parisi Santa De Santis, Giuseppe Pirozzi, Ivan Castiglione, Luca Saccoia, Paola Sambo. |
Uscita | giovedì 4 novembre 2021 |
Distribuzione | 102 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 4 novembre 2021
Un film sul desiderio che muove i passi da una storia di mancanza.
CONSIGLIATO NÌ
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Napoli, oggi. Andrea Terranova ha un buon lavoro, una moglie e un figlio, ma alla sera si trasforma nella drag queen Octavia Meraviglia. Quando la moglie Lucia lo scopre lo caccia di casa e Andrea va a rifugiarsi dall'amico Enzo, anche lui una drag queen ma apertamente gay. Lucia cerca di tenere il figlio Tommaso lontano dal padre e intraprende le pratiche per il divorzio chiedendo l'affido esclusivo del bambino. Andrea è sempre meno efficiente sul lavoro e deve molti soldi a Ciro, un gigolo per anziane signore.
Fino ad essere felici è il lungometraggio di esordio di Paolo Cipolletta e mette al centro il tema della felicità personale contrapposta agli impegni famigliari.
Ancor più interessante è però una tematica sotterranea che riguarda tutti i personaggi in scena, uomini e donne, ed è quello della femminilità: una femminilità negata, umiliata, percossa, rivendicata, presa a prestito, interpretata su un palcoscenico con una vistosa parrucca, ma anche sublimata lavorando all'uncinetto.
Tutti i personaggi hanno in qualche modo paura di quella femminilità che spesso evoca un'assenza: il più della volta quella di un padre che sappia trattare con rispetto le donne, o che sappia gestire il proprio ruolo maschile. Dunque anche Andrea non sa bene dove collocarsi, da uomo attratto dalle donne ma spinto ad interpretarne una assai vistosa in palcoscenico.
È evidente che il tema sta a cuore al regista e sceneggiatore (insieme a Silvia Franco), ed è affrontato con sincerità e coraggio. Quello che manca è la cinematografia: la regia conserva gli stilemi televisivi, la musica appartiene più alla sceneggiata teatrale che al cinema, e non bastano le riprese effettuate con il drone o i panorami della città di Napoli per far uscire la storia dalla dimensione in cui sembra essere suo malgrado confinata.
Persino il notevole talento di Francesco Di Leva, Miriam Candurro e Gianfranco Gallo (qui irriconoscibile in un'improbabile parrucca) vengono appiattiti e banalizzati dalla fotografia bidimensionale (di Francesco Morra) e dai movimenti di macchina rigidi e impacciati. Si salva solo Luca Saccoia nel ruolo di Enzo perché mantiene un codice recitativo personale che sfugge alle estremizzazioni della sceneggiatura e alla monocromia espressiva della messa in scena.
Anche se non ci sono le canzoni, Fino ad essere felici riprende gli elementi del mélo partenopeo, tra Brescia e Grassia, Mario Merola e Nino D'Angelo. Marito e moglie si parlano appena: Andrea ha un segreto e di notte si trasforma in una celebre drag queen. Viene scoperto e il matrimonio va a rotoli. Si parte con la citazione di Prévert sui titoli di testa ed entra in campo anche Eduardo (Le voci di [...] Vai alla recensione »
Quindi, cosa è la felicità, come si raggiunge, siamo sicuri sia il frutto dei sacrifici e delle rinunce? Ancora una volta si rischia di finire in un equivoco, nel credere sia sufficiente avere un lavoro, una casa, una famiglia, tutto il campionario della persona integrata e realizzata, e ben inserita nel sistema di sopravvivenza. Forse invece lei siede lì, accanto a noi, ci porge la mano e vuole portarci [...] Vai alla recensione »