michele
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martedì 20 febbraio 2024
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molto bello
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Bello, cinema genuino! Bella la storia, bravi gli attori. Niente effetti speciali, la sostanza c'è e basta.
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jonnylogan
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sabato 4 settembre 2021
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felicità
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A poche settimane dal crollo del Muro di Berlino, un trio di amici: Pago, Rice e Bibi; decide di partire dalla natia Cesena per una decina di giorni di vacanza in est Europa. Arrivati a Budapest i tre decidono di aiutare Emil, un profugo rumeno, che preoccupato per la sua famiglia domanda loro di consegnare una valigia alla moglie e alla figlia che risiedono a Bucarest. Da quel momento il loro viaggio in direzione Romania si trasforma in un’analisi sullo stato nel quale versano gli abitanti di quei luoghi.
Liberamente ispirato dal romanzo scritto a quattro mani da Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi “Addio Ceausescu. Tre giovani romagnoli alla scoperta e all'avventura oltre la Cortina di Ferro" e narrato fuori campo dalla voce di Ivano Marescotti, la pellicola diretta da Antonio Pisu, attore trentasettenne qui alla sua seconda regia, rappresenta fedelmente l’agonia delle popolazioni dell’est Europa a un passo dalla fine delle rispettive dittature e della ricerca di aiuto che queste intravedevano nei volti di tre Cesenati certi di passare le vacanze girando fra monumenti e la disponibilità delle ragazze locali e invece si trovarono invischiati in storie piene di soprusi e miseria, non umana ma economica.
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A poche settimane dal crollo del Muro di Berlino, un trio di amici: Pago, Rice e Bibi; decide di partire dalla natia Cesena per una decina di giorni di vacanza in est Europa. Arrivati a Budapest i tre decidono di aiutare Emil, un profugo rumeno, che preoccupato per la sua famiglia domanda loro di consegnare una valigia alla moglie e alla figlia che risiedono a Bucarest. Da quel momento il loro viaggio in direzione Romania si trasforma in un’analisi sullo stato nel quale versano gli abitanti di quei luoghi.
Liberamente ispirato dal romanzo scritto a quattro mani da Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi “Addio Ceausescu. Tre giovani romagnoli alla scoperta e all'avventura oltre la Cortina di Ferro" e narrato fuori campo dalla voce di Ivano Marescotti, la pellicola diretta da Antonio Pisu, attore trentasettenne qui alla sua seconda regia, rappresenta fedelmente l’agonia delle popolazioni dell’est Europa a un passo dalla fine delle rispettive dittature e della ricerca di aiuto che queste intravedevano nei volti di tre Cesenati certi di passare le vacanze girando fra monumenti e la disponibilità delle ragazze locali e invece si trovarono invischiati in storie piene di soprusi e miseria, non umana ma economica. A impersonare i tre amici: ‘Lodo’ Guenzi, membro del gruppo Lo Stato Sociale, e i due giovani attori Matteo Gatta e Jacopo Costantini, entrambi con alcuni anni di teatro sulle spalle, tutti capaci di calarsi nelle peregrinazioni dei tre venticinquenni romagnoli che a Est portarono la loro Cesena e ne tornarono inevitabilmente cambiati al termine di un viaggio nato quasi per gioco, o come diceva Pago alla fidanzata: “alla ricerca di una dimensione capace di modificarmi”, e terminato con la fame di quelle popolazioni vessate da uno stato di Polizia e le canzoni di Albano e Romina a fare loro da sottofondo sognando la libertà dell’ovest incarnato dalla nostra penisola. Pisu, con l’aiuto dei tre protagonisti, riesce a restituire la fine di una decade e i sogni di una generazione che in bilico fra l’adolescenza e l’età adulta cambierà la propria prospettiva sul mondo. Piacevole sorpresa fuori concorso della Mostra di Venezia 2020 e al tempo stesso un’occasione persa per una pellicola snobbata dalla distribuzione in sala ma da recuperare per tutti coloro che amano le narrazioni on the road a metà fra Le vite degli altri e Good Bye, Lenin!
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misesjunior
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venerdì 13 agosto 2021
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la storia del comunismo non è "una bella storia"
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Bella solo astraendo dal contesto, che ancora oggi i comunisti nostrani reivindicano...
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(di spione)
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alessandro de felice
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sabato 29 maggio 2021
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una bella sorpresa
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In Italia si fa del buon cinema...basta andarlo a cercare! Tratto da una storia incredibilmente vera...un film che ti fa sorridere, ti fa scoraggiare, ti fa commuovere. Un trio di giovani attori ben assortiti si calano perfettamente ruoli loro assegnati rendendo credibile la vicenda. Un doveroso riconoscimento va anche al regista e ai suoi collaboratori che hanno saputo ricreare un mondo ormai estinto. Da vedere.
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alessandro paggi
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domenica 2 maggio 2021
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un film assolutamente da vedere. consigliatissimo
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Ottimo film Indipendente di produzione italiana sopra alla media nel panorama del cinema italiano. Il film è tratto da una storia vera ambientata a poche settimane dalla caduta dei regimi dei paesi dell'Est e lascia messaggi molto belli, dalla formazione dei tre giovani protagonisti romagnoli, alla solidarietà , alla spensieratezza nel decidere delle azioni senza valutarne le eventuali conseguenze. Molta bella la fotografie, così come la colonna sonora arricchita dalle musiche di Battiato, così come l'inserimento dei video dell'epoca danno un valore aggiunto al film. Consigliato, soprattutto ai giovani. Il cinema italiano è vivo!
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massimiliano venditti
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domenica 7 febbraio 2021
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porta la mente indietro nel tempo
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Non può essere valutato come un capolavoro, ma sicuramente è un ottimo film (4 stelle per me)
Il Film riporta con la mente indietro nel tempo, agli anni '80, quando un viaggio in macchina all'estero era ancora per pochi, quando l'Est dell'Europa era per pochissimi.
Il regista, con un fantastico mix tra immagini dell'epoca girate con una Telecamera a cassetta, e le scene del film, ha saputo ricreare quelle atmosfere, quelle ansie di chi viaggiava in un mondo praticamente sconosciuto
Quel misto tra preoccupazione e sfrontatezza che comportava l'essere avvicinati da sconosciuti, che il più delle volte volevano soltanto essere aiutati (nel film manca un must di quei viaggi: il cambio in nero).
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Non può essere valutato come un capolavoro, ma sicuramente è un ottimo film (4 stelle per me)
Il Film riporta con la mente indietro nel tempo, agli anni '80, quando un viaggio in macchina all'estero era ancora per pochi, quando l'Est dell'Europa era per pochissimi.
Il regista, con un fantastico mix tra immagini dell'epoca girate con una Telecamera a cassetta, e le scene del film, ha saputo ricreare quelle atmosfere, quelle ansie di chi viaggiava in un mondo praticamente sconosciuto
Quel misto tra preoccupazione e sfrontatezza che comportava l'essere avvicinati da sconosciuti, che il più delle volte volevano soltanto essere aiutati (nel film manca un must di quei viaggi: il cambio in nero). Quella voglia di aiutare, ma allo stesso tempo l'impossibilità di farlo, se non si volevano avere problemi ben gravi.
E poi l'amicizia, il viaggio, il gruppo, la macchina, l'avventura.
C'è tutto
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jaythebase
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venerdì 5 febbraio 2021
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molto molto bello
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Un film molto bello, girato egregiamente e che racconta una bella storia, non così lontano da noi, sia geograficamente che temporalmente. Gli attori sono tutti molto bravi, finalmente dei volti nuovi a fare da protoagonisti e la ricostruzione del 1989 è piacevole e accurata. Bellissima la fotogrofie e belle e azzeccate le musiche, sia quelle di repertorio, sia quelle composte per il film
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