Una commedia popolare che elogia il gioco di squadra e la perseveranza di una donna cocciuta e sognatrice. Da giovedì 1 luglio al cinema.
di Roberto Manassero
Dalla vera storia di Jan Vokes e del suo fenomenale Dream Alliance, vincitore del Welsh National nel 2009, una commedia che racconta la classica parabola vincente dell'underdog, elogiando il gioco di squadra e la perseveranza di una donna cocciuta e sognatrice.
Senza cercare particolari qualità al film, o al contrario senza soffermarsi sulla sua prevedibilità (non tanto della vicenda, che è reale, ma del mondo in cui è messa in scena), Dream Horse è un esempio di cinema medio e popolare come gli inglese sanno ancora fare, celebrazione del popolo inteso come comunità di persone e intenti.
Dream Horse non è un film sull'equitazione e sulla cura dei purosangue (sull'argomento rimandiamo al bellissimo romanzo "Lo sport dei re" di C.E. Morgan), ma una classica storia di riscatto che mette in parallelo la competizione sportiva e la realizzazione esistenziale, trovando nel cavallo sfavorito e vincente il riflesso dei suoi padroni, ciascuno coi propri desideri frustrati.