re censore
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sabato 25 aprile 2020
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una commedia ariosa, divertente e strutturata
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Non è facile vedere in giro delle commedie made in Italy così ben orchestrate. Si nota un grande lavoro di scrittura, non a casa parte da un romanzo, che matcha - come solo Tinder sa fare - la consistenza della struttura narrativa con veri animali da palcoscenico, a cominciare da un grande Gianni Ferreri e un sempre spassoso Peppe Iodice. Meritano una citazione anche i giovani Balsamo e Di Maria. Più di una citazione meritano Serena Rossi, sempre più la Scarlett Johansson Italiana, e Vincenzo Salemme, molto molto meglio quando è diretto da altri, in questo lavoro davvero spassosissimo e senza sbavature. Un plauso infine va a Giampaolo Morelli che ha saputo mettere su questa meravigli, insieme a Lucisano, storico produttore di Troisi.
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Non è facile vedere in giro delle commedie made in Italy così ben orchestrate. Si nota un grande lavoro di scrittura, non a casa parte da un romanzo, che matcha - come solo Tinder sa fare - la consistenza della struttura narrativa con veri animali da palcoscenico, a cominciare da un grande Gianni Ferreri e un sempre spassoso Peppe Iodice. Meritano una citazione anche i giovani Balsamo e Di Maria. Più di una citazione meritano Serena Rossi, sempre più la Scarlett Johansson Italiana, e Vincenzo Salemme, molto molto meglio quando è diretto da altri, in questo lavoro davvero spassosissimo e senza sbavature. Un plauso infine va a Giampaolo Morelli che ha saputo mettere su questa meravigli, insieme a Lucisano, storico produttore di Troisi. Un ultimo pensiero va a Napoli, al suo mare. Speriamo di ritrovarlo presto. G.
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felicity
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giovedì 18 giugno 2020
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morelli cita trosi in una napoli solare
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Non c’è niente di realmente nuovo in 7 ore per farti innamorare.
Eppure questa commedia romantica ammiccante quanto prevedibile è una delle ultime cartoline prima della crisi. Gente che s’ama e s’innamora, gira per le strade di una Napoli solare e trafficata.
L’esordio alla regia di Giampaolo Morelli è pieno di intuizioni scombinate, ma anche attraenti. Il ritmo è quello di una commedia statunitense. L’anima del film invece cerca invece un’altra declinazione dei sentimenti e il primo pensiero va a Massimo Troisi.
Ma la regia ha il suo punto di forza nell’innegabile alchimia tra i due protagonisti.
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Non c’è niente di realmente nuovo in 7 ore per farti innamorare.
Eppure questa commedia romantica ammiccante quanto prevedibile è una delle ultime cartoline prima della crisi. Gente che s’ama e s’innamora, gira per le strade di una Napoli solare e trafficata.
L’esordio alla regia di Giampaolo Morelli è pieno di intuizioni scombinate, ma anche attraenti. Il ritmo è quello di una commedia statunitense. L’anima del film invece cerca invece un’altra declinazione dei sentimenti e il primo pensiero va a Massimo Troisi.
Ma la regia ha il suo punto di forza nell’innegabile alchimia tra i due protagonisti.
La forma vale più del contenuto: in fin dei conti, la storia sembra uno schema per esprimere altro nella cornice di una Napoli talmente raggiante da risultare sfacciatamente alternativa alla prevalente narrazione criminale degli ultimi anni.
Anzitutto un’idea di mascolinità languida e fragile, incarnata da un Morelli in sottrazione che guarda alle malinconie dell’icona Troisi.
E, di convesso, una donna del tutto consapevole dei propri mezzi, dominante anche quando sceglie di seguire le ragioni del cuore.
Una coppia a cui crediamo subito nonché ben sostenuta da uno stuolo di comprimari davvero indovinati per facce e vitalità.
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jonnylogan
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lunedì 31 agosto 2020
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nulla di nuovo sotto il sole di napoli
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Giulio, giornalista esperto di economia e prossimo al matrimonio con Giorgia, sua fidanzata e collega storica, scopre che questa lo tradisce con il suo capo e per questo decide di cambiare vita iniziando a lavorare per una rivista di gossip. Al tempo stesso Giulio inizia a seguire le lezioni di Valeria, esperta di seduzione e con la quale intreccerà una collaborazione professionale.
Giampaolo Morelli, attore originario di Napoli, città splendidamente esaltata dalla fotografia firmata da Duccio Cimatti che ce ne dona scorci d’immensa bellezza, trae spunto dal suo romanzo omonimo del 2013, dismette, anche se per poco, gli occhiali da sole che lo hanno reso famoso nei panni del ‘braccio maldestro della Legge’, ovvero L’Ispettore Coliandro, e confeziona una seconda prova in cabina di regia, ma la prima a dirigere un lungometraggio, che si perde solamente sulle ultime curve, portando sì il cast verso una conclusione prevedibile ma altresì smarrendosi nei meandri di un finale scontato che sino a quel momento era stato evitato grazie alla coralità delle varie interpretazioni, preziosa in questo senso la partecipazione di Vincenzo Salemme al solito ispirato in un ruolo capace di esaltarne la vis comica e di Massimiliano Gallo che invece ha preferito abdicare alle sue capacità di attore brillante.
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Giulio, giornalista esperto di economia e prossimo al matrimonio con Giorgia, sua fidanzata e collega storica, scopre che questa lo tradisce con il suo capo e per questo decide di cambiare vita iniziando a lavorare per una rivista di gossip. Al tempo stesso Giulio inizia a seguire le lezioni di Valeria, esperta di seduzione e con la quale intreccerà una collaborazione professionale.
Giampaolo Morelli, attore originario di Napoli, città splendidamente esaltata dalla fotografia firmata da Duccio Cimatti che ce ne dona scorci d’immensa bellezza, trae spunto dal suo romanzo omonimo del 2013, dismette, anche se per poco, gli occhiali da sole che lo hanno reso famoso nei panni del ‘braccio maldestro della Legge’, ovvero L’Ispettore Coliandro, e confeziona una seconda prova in cabina di regia, ma la prima a dirigere un lungometraggio, che si perde solamente sulle ultime curve, portando sì il cast verso una conclusione prevedibile ma altresì smarrendosi nei meandri di un finale scontato che sino a quel momento era stato evitato grazie alla coralità delle varie interpretazioni, preziosa in questo senso la partecipazione di Vincenzo Salemme al solito ispirato in un ruolo capace di esaltarne la vis comica e di Massimiliano Gallo che invece ha preferito abdicare alle sue capacità di attore brillante. Il film per quanto prevedibile e pur non narrando nulla di nuovo, riesce a far sorridere per merito di una trama mai volgare, non certo scontata, fatta eccezione, come già detto, per il finale e anche grazie a un cast nel quale si staglia anche la figura da coprotagonista di Serena Rossi. Vedremo se in un futuro Morelli vorrà mettersi nuovamente alle spalle di una macchina da presa cercando magari di narrare storie differenti e con finali ben più convincenti, ma per adesso comunque godiamoci questa sua commedia brillante assolutamente da non cestinare.
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fabrizio friuli
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giovedì 2 giugno 2022
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l'' allievo che conquista la maestra.
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l protagonista della vicenda è un giornalista che scopre il tradimento della sua futura consorte, ed oltre al danno del tradimento egli scopre anche che lei lo ha tradito con il suo datore di lavoro, quindi lui si licenzia , ed inizia a lavorare per un giornale diverso e col tempo conosce una giovane donna di nome Valeria che tiene dei corsi per rendere gli uomini dei veri " seduttori " , ed anche il personaggio principale decide di diventare il suo studente , ed è abbastanza evidente rendersi conto che entrambi formeranno lo yin e lo yang.
L' attore Giampaolo Morelli è anche il regista di questa commedia napoletana che richiama le commedie romantiche americane , per via della scena dove entrambi i personaggi principali comprendono di amarsi reciprocamente ed esternato I loro sentimenti in maniera sgangherata, dato che si trovano nel mezzo del mare ,sia Giampaolo Morelli che Serena Rossi sono stati bravi ad interpretare i loro personaggi, tuttavia, non sono dei personaggi molto difficili da impersonare, dato che il primo è un uomo dai modi impacciati mentre Serena Rossi impersona una donna che sa il fatto suo , però, rappresenta, dal punto di vista estetico, la tipica donna che è costituita dalla bellezza mediterranea, inoltre , lei pur cercando di cambiare i suoi allievi , lei ha solamente reso dei " disattati " dei buzzurri o dei tamarri di periferia campana.
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l protagonista della vicenda è un giornalista che scopre il tradimento della sua futura consorte, ed oltre al danno del tradimento egli scopre anche che lei lo ha tradito con il suo datore di lavoro, quindi lui si licenzia , ed inizia a lavorare per un giornale diverso e col tempo conosce una giovane donna di nome Valeria che tiene dei corsi per rendere gli uomini dei veri " seduttori " , ed anche il personaggio principale decide di diventare il suo studente , ed è abbastanza evidente rendersi conto che entrambi formeranno lo yin e lo yang.
L' attore Giampaolo Morelli è anche il regista di questa commedia napoletana che richiama le commedie romantiche americane , per via della scena dove entrambi i personaggi principali comprendono di amarsi reciprocamente ed esternato I loro sentimenti in maniera sgangherata, dato che si trovano nel mezzo del mare ,sia Giampaolo Morelli che Serena Rossi sono stati bravi ad interpretare i loro personaggi, tuttavia, non sono dei personaggi molto difficili da impersonare, dato che il primo è un uomo dai modi impacciati mentre Serena Rossi impersona una donna che sa il fatto suo , però, rappresenta, dal punto di vista estetico, la tipica donna che è costituita dalla bellezza mediterranea, inoltre , lei pur cercando di cambiare i suoi allievi , lei ha solamente reso dei " disattati " dei buzzurri o dei tamarri di periferia campana. Inoltre , tra gli attori presenti nella commedia napoletana non poteva non mancare Vincenzo Salemme , dato che se un film italiano si svolge a Napoli non può non mancare l' attore emblematico delle commedie napoletane Vincenzo Salemme , anche se appare in un certo numero di scene che si possono contare sulla punta delle dita. La sceneggiatura del film è più o meno accettabile senza essere pienamente soddisfacente, la regia è abbastanza buona , anche se sono presenti delle inquadrature del Vesuvio che ricordano quelle dei documentari sul capoluogo della Campania, però , sono ben fatte , su questo non c'è nulla da eccepire, però, il film in qurstionevrimane pur sempre una di quelle commedie italiane che non ti lasciano nulla, non è deprimente, non è uno spasso, è un film che sicuramente punta molto sulle riprese della soleggiata ed esotica Napoli , con dei personaggi abbastanza scontati , ed il primo personaggio ad essere scontato è proprio il personaggio interpretato da Serena Rossi , perciò, 7 ore per farti innamorare, rientra nella categoria dei film che vedi una volta e poi li dimentichi permanentemente, e forse sarebbe meglio non finanziare più film come questi , dato che ovviamente non ha nulla di speciale.
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