Horror del 2019 diretto da Gil Anderson con un soggetto che ricorda molto da vicino Chained di Jennifer Lynch del 2012 ed un plot costruito sul logoro schema dell’escape room alla stregua della saga dei Saw con analoghe immancabili truculente scene di torture fisiche per i malcapitati prigionieri del solito misterioso assassino sadico che porta una maschera tipo Leatherface di Non aprite quella porta. Un cast mediocre in cui spicca il caratterista inglese Richard Brake nella parte del mostro psicopatico completa l’opera. Nel complesso un B-movie riuscito che attinge ai topos del genere senza farsi mancare nel finale una sequenza tipica da horror adolescenziale alla Scary movie.