Momenti di trascurabile felicità

Film 2019 | Commedia, +13 93 min.

Regia di Daniele Luchetti. Un film Da vedere 2019 con Pif, Thony, Renato Carpentieri, Angelica Alleruzzo, Francesco Giammanco. Cast completo Titolo internazionale: Ordinary Happiness. Genere Commedia, - Italia, 2019, durata 93 minuti. Uscita cinema giovedì 14 marzo 2019 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,99 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 5 aprile 2019

La storia di Paolo, cui rimangono solo 1 ora e 32 minuti per fare i conti con i punti salienti della sua vita. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Momenti di trascurabile felicità ha incassato 1,9 milioni di euro .

Momenti di trascurabile felicità è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
2,99/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,50
PUBBLICO 2,96
CONSIGLIATO SÌ
Una storia leggera e profonda, elegante nella forma e poetica nei contenuti.
Recensione di Paola Casella
venerdì 8 marzo 2019
Recensione di Paola Casella
venerdì 8 marzo 2019

Paolo conduce una vita tranquilla a Palermo con moglie e due figli, lavorando come ingegnere. Ad aggiungere pepe alle sue giornate non sono le relazioni extraconiugali che si concede di tanto in tanto, o le sedute al bar con gli amici a fare il tifo per la squadra rosa e nera, ma alcuni istanti di pura gioia, come attraversare in motorino un incrocio urbano nel momento esatto in cui tutti i semafori sono rossi. Peccato che arrivi la volta in cui Paolo "manca" il momento di una frazione di secondo, e viene investito in pieno da un'auto ritrovandosi catapultato in Cielo, nello stanzone adibito allo smistamento delle anime. Da qui comincerà quella rivalutazione della sua intera vita che lo metterà di fronte alla sua medietà e alle sue mancanze.

Francesco Piccolo, coadiuvato da Daniele Luchetti, ha scelto di attingere a due suoi libricini di grande successo editoriale, "Momenti di trascurabile felicità" e "Momenti di trascurabile infelicità", e di dare loro una struttura narrativa del tutto assente dalla collezione di brevi notazioni che costituiva l'ossatura (disarticolata) dei libricini.

È un atto di coraggio che si rivela premiante, perché Piccolo ha saputo estrarre l'anima e lo spirito dalla parola scritta, costruendo una storia leggera e profonda, elegante nella forma e poetica nei contenuti.

C'è un deus ex machina virtuale dell'intera operazione, ed è quel Nanni Moretti di cui Piccolo è frequente sceneggiatore e Luchetti è stato allievo: la storia di Paolo riesce a farci sentire "una minoranza di due", ovvero unisce in spirito il protagonista ad ogni singolo spettatore disposto a riconoscersi nelle sue umane debolezze e nella sua visione particolare (ma umanamente universale). E la non-recitazione, nonché la dizione straniata e straniante, di Pif sono qui altrettanto efficaci della presenza di Moretti nei suoi film: una presenza stralunata e incongrua, soggetta a fissazioni e paranoie, sfuggente eppure sempre al centro della scena. In più il personaggio di Paolo (e l'interpretazione di Pif) aggiungono una nota di tenerezza e di bonaria indolenza "siciliana" che ben dispongono il pubblico all'accettazione del suo infantilismo dichiarato. Il resto del cast aggiunge freschezza (Thony nel ruolo delizioso della moglie, Angelica Alleruzzo e Francesco Giammanco in quelli dei figli) e solida professionalità (l'imprescindibile Renato Carpentieri, angelo custode di Paolo).

Ma è la struttura narrativa, coerente per tono e misura, a dare verità alla storia, ed è la regia agile ed esperta di Luchetti a contenerla in una forma filmica convincente da commedia francese, più americana (alla Lubitsch, per intenderci). Alcuni dettagli - il miraggio dell'aperitivo per le coppie con figli, il tormentone "Ma ce l'hai con me?" - fanno parte del tessuto quotidiano di molti, eppure non entrano quasi mai nella narrazione, perché contengono una dose di imbarazzo esistenziale che non siamo pronti a rivelare.

Il tema non è tanto quello della morte, ma quello dell'assurdità di vivere come se non si dovesse morire mai, ed è trattato con una originalità che ne attutisce lo spavento. Un paio di ricordi di Paolo - uno per tutti: l'episodio estivo - sono davvero ispirati, e traducono in immagini quella trascurabile felicità (e insieme infelicità) che caratterizza certi momenti pronti a ripresentarsi alla mente: magari non tutti i giorni, ma per sempre.

L'unica nota di demerito è il finale, che avverrebbe naturalmente "a fondo scala" (per non fare spoiler), e invece prosegue con un sermone inutile e una scenetta stucchevole, sopra una delle canzoni più melense di Adriano Celentano. Un peccato capitale, in conclusione ad una favola così ben raccontata.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 16 marzo 2019
CineFoglio

Una commedia semplice e spensierata che gioca ironicamente con la Morte per far prendere coscienza delle cose realmente importanti della vita, a volte non adeguatamente valorizzate e date per scontato.   Il simpatico e «sempre giovane» Pif ritorna sul grande schermo, diretto dal regista Daniele Luchetti ed accompagnato, qui in veste di attrice, da una romantica Federica Victoria [...] Vai alla recensione »

mercoledì 27 marzo 2019
Isabella Lustrati

L'uomo si é da sempre rapportato con l'idea della precarietà e brevità della propria esistenza e ha da sempre fatto i conti con una vita troppo breve e la percezione di una morte che lentamente si avvicina. Da tale riflessione era nato il carpe diem oraziano, il "cotidie morimur senecano e da qui si potrebbero elencare un numero esorbitante di poesie ed opere d'arte che trattano del medesimo argomentom. [...] Vai alla recensione »

lunedì 18 novembre 2019
L''Imbecille

Definirlo un film originale e una sceneggiatura estremamente singolare è poca roba. Occorre aggiungere che è di certo un film bellissimo! Ma non basta, l’attenzione che suscita nello spettatore cresce man mano che il film va avanti, e perché no, grazie alla singolarità della narrazione e ad una scenografia degna di miglior cronaca; una Palermo che di rado si vede nei [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 marzo 2019
samanta

"Redimentes Tempus" diceva San Paolo ai fedeli di Efeso  e cioé impiegate bene il tempo anzi "mercanteggiate con il tempo"  e questo motto potrebbe adattarsi al film che narra la vicenda di Paolo (Pif) che muore all'improvviso in un incidente, va nel al di là e viene rimandato sulla terra perché il suo custode che lo accompagnerà  (Rena [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 marzo 2019
Michele Camero

  Nonostante un eccesso di voce narrante, il film è da vedere. Commedia elegante che conserva una sua meritoria leggerezza trattando con il sorriso un interrogativo disarmante: cosa farebbe ognuno di noi se sapesse di avere a disposizione poco più di un’ora prima di morire? Soprattutto, calato improvvisamente nella tragedia della propria esistenza che va a terminare imprevedibi [...] Vai alla recensione »

domenica 14 aprile 2019
vanessa zarastro

“Momenti di trascurabile felicità” è una commedia divertente, ma sottesa da un’insopportabile ideologia conservatrice. Il film è un libero adattamento dei due libri omonimi di Francesco Piccolo del 2010 e del 2015. Piccolo e Luchetti hanno curato la sceneggiatura. Il film è un perfetto esempio di cinema della leggerezza, e inizia con una raffica di battute [...] Vai alla recensione »

martedì 26 marzo 2019
MAURIDAL

    Il film trae origine dai racconti di Francesco Piccolo anche sceneggiatore con il regista ,del film interpretato dal divertente Pif molto credibile nella parte del protagonista Paolo, un uomo ancora giovane ma vissuto, con famiglia e figli che subito  muore sul motorino per un incidente. La chiave narrativa è SURREALE quando rivediamo Paolo dopo morto in paradiso per [...] Vai alla recensione »

domenica 24 marzo 2019
steve3iv

Se fosse stato fatto da una classe elementare avrei capito lo sforzo e la poca esperienza che dei bambini possono avere su fare un film che deve divertire e far pensare .....ma questo non ha scusanti.... è fatto davvero male.Mi spiace per Pif che spero di rivedere in film del calibro " in guerra per amore" e " la mafia uccide solo d' estate".

lunedì 22 aprile 2019
Emanuele 1968

Carino, filosofico, deve piacere, personalmente mi aspettavo di piu, poi tutto e soggettivo, il pubblico mi pareva contento,  per alcuni sara sicuramente un capolavoro, io mi sono stufato e sono andato via dopo un'oretta, mah

domenica 24 marzo 2019
Isabella Bacci

Questo film mi ha delusa, mi aspettavo sempre che decollasse con qualche emozione o situazione particolare, mentre è rimasto piatto è abbastanza scontato. Proprio nulla di che

martedì 19 marzo 2019
Squasher

Questa volta Pif ha proprio toppato. Film sconclusionato, confuso, collezione di amenità scontate e poco divertenti, ma soprattutto la cosa più imperdonabile che si possa imputare ad un film, noioso. Vabbè, non poteva sempre andare bene.

martedì 2 luglio 2019
Lizzy

 Che il film non provenga da un singolo e ben definito progetto lo si capisce subito, ma che chi lo ha immaginato in questo modo non sappia bene dove andare a parare, a parte, appunto, sceneggiare alcuni brandelli sparsi di pensiero, lo si intuisce lungo tutta la durata del film. L’ idea di rivivere tutta l’esistenza passata (o parte di essa) non è certo cosa originale: [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 settembre 2020
nicoladimi

Devo dire che il film mi ha sorpreso in positivo. Sono quei film dai quali non ti aspetti più di tanto e che invece ti rendi conto che sono realizzati bene, tentano anche di dire qualcosa e soprattutto non sono del tutto scontati. La fine per me é l’unica cosa che non ho del tutto gradito ma in un modo doveva pur finire e francamente non so una fine diversa sarebbe stata migliore.

lunedì 28 ottobre 2019
Lunik

Un bel film che evidenzia con leggerezza pregi e difetti, debolezze ed egoismi a volte inconsapevoli, nei quali chi più chi meno si può riconoscere. Da vedere

lunedì 1 aprile 2019
Fabio

La vita è una sequela di errori: quando sono finiti gli errori è finita anche la vita; allora sarebbe meglio non farne e se proprio non è possibile almeno bisognerebbe imparare a perdonarsi. Il perdono, ritrovare la nostra l'umanità e riconciliarsi: sembra questo il messaggio riposto in questo film. Pif incarna nuovamente il personaggio che più gli riesce meglio: [...] Vai alla recensione »

martedì 19 marzo 2019
florita

Come te la raccolta Pif, con quella voce a tono unico rassicurante, quell'ora e trentadue minuti sembra la lettura di un articolo di giornale il giorno dopo una partita finita pari di due squadre a metà classifica di serie B e, quel tempote lo fa trascorrere come se niente fosse, con l'andatura statica della ripetitiva vita quotidiana.

domenica 24 marzo 2019
Paola

È proprio nella quotidianità che perdiamo di vista il senso di quello che facciamo ma basta una frazione di secondo per sconvolgere tutto. Film gradevole e leggero. Forse siamo tutti un po’ come i protagonisti di questa storia. 

domenica 24 marzo 2019
Salvatore

Piacevole da seguire. Un gran bel film. Da andare a vedere

domenica 17 marzo 2019
Micky49

Il film parte da una buona idea (non ho letto i libri) che sviluppa in maniera decorosa. Pif è bravo alla pari, più o meno, di tutti gli altri. Il tutto si svolge abbastanza bene ma, io, mi sono un pò annoiata, come se non ci fosse stato sufficiente approfondimento preparatorio e si avesse fretta di fare il film. Comunque ritengo che sia un film da vedere

mercoledì 20 marzo 2019
Paola

Film delicato e coinvolgente .In quell’ora e trentadue minuti si ha la percezione di vivere le emozioni e i sentimenti del protagonista come se lo spettatore fosse nei suoi panni.Anzi lo spettatore finisce emotivamente imbrigliato dentro la situazione e vive intensamente tutto soprattutto la disperazione degli ultimi minuti e non sa staccarsene fino alla fine .

domenica 17 marzo 2019
Gianna

Un film bellissimo.

FOCUS
FOCUS
lunedì 11 marzo 2019
Claudia Catalli

Se avessi a disposizione gli ultimi 92 minuti per risolvere, rimediare, restituire verità e dignità alla tua vita come li impiegheresti? È costretto a rispondere a questa domanda il povero Paolo, marito medio ed egocentrico della devota Agata, padre non proprio esemplare di due figli. Un incidente in motorino è lo spartiacque narrativo, dopo nulla potrà più essere come prima. E così un semaforo rosso ignorato dà vita a una serie di riflessioni ed eventi a catena per raccontare quei Momenti di trascurabile felicità che tutti, nella vita, sperimentiamo. Così il regista Daniele Luchetti, nell'illustrare il lavoro di scrittura con Francesco Piccolo:

"I libri sono pieni di materiale narrativo in cui ci si può identificare. Per valorizzare i trascurabili momenti di felicità e infelicità abbiamo pensato di metterli a contrasto con il momento più grave nella vita di un uomo, la morte. Quest'idea, che all'inizio ci sembrava solo una boutade, ha generato un film che, rispetto al libro, ha in più l'emotività di personaggi che passano insieme una vita tra mille peripezie".

I due protagonisti sono Pif e la cantante Thony, già ammirata in Tutti i santi giorni di Paolo Virzì. Da subito tra i due attori è nata una buona alchimia, nonostante non avessero mai lavorato insieme prima. "Con Pif abbiamo trovato subito un buon legame, la mia Agata è stata studiata attentamente prima delle riprese insieme al regista Luchetti, è una che accetta tutto del suo uomo, bugie e tradimenti compresi", racconta Thony.

Dalla sua, Pif ammette di aver dovuto faticare non poco per entrare nel personaggio: "Io sono il re dei sensi di colpa, molto responsabile e severo: è stato faticoso per uno come me interpretare un uomo completamente privo di sensi di colpa, infantile e pieno di difetti, di quelli però che si fanno amare nonostante tutto".

Frasi
Non lo sai che quando giochi il tempo rallenta e la vita si allunga?
Una frase di Aurora (Angelica Alleruzzo)
dal film Momenti di trascurabile felicità - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 14 marzo 2019
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Che piacevole sorpresa: una Palermo senza mafia. Nel senso che non se ne parla neanche per sbaglio. E sì che il protagonista del bel film di Daniele Luchetti ha per protagonista Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, che nelle sue due opere da regista si è puntualmente battuto con temeraria veemenza contro la fin troppo onorata società. Ma questa è una commedia, tratta, piuttosto liberamente, da due [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 aprile 2019
Alessandra De Luca
Avvenire

Ogni giorno Paolo, un ingegnere sposato con Agata e padre di due figli, tornando a casa dal lavoro attraversa col rosso un incrocio dove i semafori, per un breve istante, bloccano il flusso delle macchine in tutte le direzioni. Un leggerissimo ritardo però gli è fatale: travolto da un camion, Paolo muore, ma nel caotico antiparadiso scopre che c'è stato un errore e ha il diritto di tornare tra i vivi [...] Vai alla recensione »

venerdì 29 marzo 2019
Simone Soranna
Duels.it

Liberamente ispirato dal dittico di romanzi di Francesco Piccolo (qui nel ruolo anche di cosceneggiatore), Momenti di trascurabile felicità (2010) e Momenti di trascurabile infelicità (2016), l'ultimo film di Daniele Luchetti è un progetto potenzialmente curioso e stimolante che tuttavia riesce a stento a chiudere anche solamente una delle molteplici sfide che cova al suo interno.

giovedì 14 marzo 2019
Alessandra Levantesi
La Stampa

Chi ha letto i due brillanti trattatelli esistenzialfilosofici di Francesco Piccolo (Einaudi), sa che i momenti di trascurabile felicità e infelicità dei titoli rappresentano metaforicamente il tessuto di cui è imbastita la vita. A quattro mani con l'autore stesso, che del resto è un noto sceneggiatore (Il caimano, Il capitale umano), Daniele Luchetti ha tradotto sullo schermo questo divertente catalogo [...] Vai alla recensione »

mercoledì 13 marzo 2019
Gianluca Vignola
Sentieri Selvaggi

Lo yoga e l'Autan sono in contraddizione? La luce del frigorifero si spegne veramente quando lo chiudiamo? Perché il martello frangi vetro è chiuso spesso dentro una bacheca di vetro? Parte da queste domande Momenti di trascurabile felicità, ultimo film di Daniele Luchetti, di nuovo dietro la macchina da presa per dirigere protagonisti diversi rispetto al club di fedelissimi proposto in questi anni [...] Vai alla recensione »

martedì 12 marzo 2019
Rocco Moccagatta
Film TV

Tutto si decide nei primi minuti, quando la voce di Pif si fa portavoce del brodo caldo per l'anima dei libri-zibaldone di Piccolo (quello del titolo e Momenti di trascurabile infelicità): lì si capisce se ti piacerà o meno il film. Che è un'operazione industriale neanche insensata nel cercare un suo pubblico: sovrapporre Pif a Piccolo (che co-sceneggia), con il primo a snocciolare le massime del secondo [...] Vai alla recensione »

venerdì 8 marzo 2019
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Il cinema di Daniele Luchetti è spesso una questione di "tempo". L'imprenditore Numa Tempesta doveva lavorare per qualche mese in un centro di accoglienza (Io sono Tempesta), la struttura circolare (dal conclave all'elezione) di Chiamatemi Francesco - Il Papa della gente, l'incontro tra Sessantotto e "femminismo" nel 1974 di Anni felici, lo scorrere dell'esistenza in La nostra vita, gli anni Sessanta [...] Vai alla recensione »

sabato 16 febbraio 2019
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Giravolte della cultura popolare. "Momenti di trascurabile felicità" di Francesco Piccolo stava vicino alle casse in libreria, a portata di mano per "l'acquisto d' impulso" - così dice il marketing: è quando compri una cosa perché la vedi, non perché la cercavi. Impossibile resistere al titolo, come era impossibile resistere al bis: "Momenti di trascurabile infelicità" (che poi tanto infelici non [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 marzo 2019
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Dovrebbe morire in scooter, ma lassù qualcuno sbaglia, fotocopia di Il paradiso può attendere di Warren Beatty. In un'ora e mezza di proroga un ingegnere deve regolare i conti con la vita, moglie e figli in primis. La coscienza della finitudine sceglie tra sciocchezze e valori. Manifesto della buona commedia italiana: uno spettro s'aggira anche su questo film, lo spettro di Nanni Moretti.

giovedì 14 marzo 2019
Francesco Alò
Il Messaggero

Ingegnere siculo terribilmente sicuro di sé, muore investito mentre pensa alle file dei taxi (perché ci tocca l'ultimo e mai il primo?) o frasi imperscrutabili come: «Ti penso sempre ma non tutti i giorni». Per errori di un burocrate dell'aldilà (Renato Carpentieri sottoutilizzato) tornerà per 90 minuti per salutare moglie, amici e figli. Al tredicesimo lungometraggio Luchetti rischia assai unendo [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 marzo 2019
Emiliano Morreale
La Repubblica

Momenti di trascurabile felicità e Momenti di trascurabile infelicità sono due libri gemelli di Francesco Piccolo, raccolte di piccoli frammenti di vita quotidiana sui quali l'autore si sofferma con attenzione affettuosa. Piccolo e Luchetti hanno messo su un filo di trama da punteggiare con brani dei due libri: Pif è un padre di famiglia di mezza età che muore in un incidente di moto, ma nell'aldilà [...] Vai alla recensione »

NEWS
VIDEO RECENSIONE
giovedì 14 marzo 2019
A cura della redazione

Paolo conduce una vita tranquilla a Palermo con moglie e due figli. Ad aggiungere pepe alle sue giornate sono alcuni istanti di pura gioia, come attraversare in motorino un incrocio nel momento esatto in cui tutti i semafori sono rossi.

TRAILER
venerdì 22 febbraio 2019
 

Lo yoga e l'Autan non sono in contraddizione? La luce del frigorifero si spegne veramente quando lo chiudiamo? Perché il primo taxi della fila non è mai davvero il primo? Perché il martello frangi vetro è chiuso spesso dentro una bacheca di [...]

POSTER
giovedì 21 febbraio 2019
 

Lo yoga e l'Autan non sono in contraddizione? La luce del frigorifero si spegne veramente quando lo chiudiamo? Perché il primo taxi della fila non è mai davvero il primo? Perché il martello frangi vetro è chiuso spesso dentro una bacheca di vetro? E [...]

NEWS
lunedì 26 novembre 2018
 

A Paolo viene concesso, dopo la sua morte, di tornare sulla terra per un'ora e trentadue minuti. Novantadue minuti di bilanci. Avrà il tempo di fare i conti con le cose importanti della propria vita, o gli torneranno in mente solo momenti di trascurabile [...]

NEWS
martedì 5 giugno 2018
Francesca Ferri

Palermo si trasforma in un set a cielo aperto per Pif che torna nella sua città per girare alcune scene di Momenti di trascurabile felicità. Tratto dall'omonimo libro di Francesco Piccolo, il nuovo film di Daniele Luchetti con Pif protagonista racconta [...]

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