Horror psicopatologico dall'andamento lento che confluisce in un finale macabro e grottesco. Recensione di Rudy Salvagnini, legge Roberta Azzarone.
di A cura della redazione
Maggie e sua madre si trasferiscono in una cittadina dell'Ohio. Maggie si fa subito dei nuovi amici in cerca di nuove emozioni e divertimento. Ad aiutarli è Sue Ann, una donna che offre ai ragazzi la possibilità di far festa nella cantina di casa sua, a patto che seguano alcune regole. I ragazzi se la spassano, ma ben presto si accorgeranno che le cose sono lontane dalla perfezione.
Lo spunto di partenza - per quanto poco credibile - è interessante e anche ben giocato. La parte finale in cui si scatena il delirio presenta alcuni aspetti grotteschi in cui prevale un apprezzabile umorismo macabro.
Psycho-thriller che vira nell'horror psicopatologico, Ma è un'opportunità in parte mancata. Si vede che Tate Taylor cerca strade nuove, ma, in questo caso, le trova solo in parte.
In occasione dell'uscita al cinema di Ma, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Rudy Salvagnini.