Un film d'autore epico, brutale e spettacolare, giustamente ambizioso, unico nel suo genere. Recensione di Andrea Fornasiero, legge Matilda De Angelis.
di A cura della redazione
Romolo e Remo si ritrovano senza più terre né popolo. Catturati delle genti di Alba, sono costretti a partecipare a duelli in cui lo sconfitto viene dato alle fiamme. Quando è il turno di Remo, Romolo si offre come suo avversario e i due collaborando con astuzia riescono a scatenare una rivolta, che segnerà l'inizio della loro ascesa.
Epica barbara, mito di fondazione e tragedia classica. Attento alla natura incontaminata dell'alba della civiltà, Matteo Rovere ricostruisce un racconto eroico e tragico, senza dimenticare lo spettacolo. I protagonisti non trattengono i colpi e la violenza è spaventosa e credibile.
Il primo re trova una propria strada e porta a maturazione, anche autoriale, il nuovo cinema italiano di genere.
In occasione dell'uscita al cinema di Il primo re, in sala dal 31 gennaio, Matilda De Angelis interpreta la recensione di Andrea Fornasiero.