giuseppe morra
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giovedì 5 gennaio 2023
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siani non si smentisce mai e continua a scadere
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Come comico non si discute ma il resto e' noia, dovrebbe fare solo l'attore comico e non dedicarsi alla regia (Pessimo) creando film banali con musichette infantili e storie senza attrattiva, sembra un pesce fuor d'acqua, gli basterebbe fare semplici film comici con musiche veloci e divertenti e storie piu' elaborate. In conclusione osservo che "chi troppo vuole nulla stringe".
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marco bianchini
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martedì 15 giugno 2021
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lieto fine... senza impegno!
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“Il giorno più bello del mondo” è una commedia Italiana diretta e interpretata nel ruolo di protagonista, da Alessandro Siani, comico, sceneggiatore, regista, scrittore e produttore cinematografico di Napoli. Il film parla di Arturo Meraviglia, un organizzatore di spettacoli sommerso dai debiti, che riceve un'eredità da un lontano zio, con la quale spera di risistemare la sua vita. Si ritrova però a doversi occupare di due bambini: Gioele e Rebecca. La commedia è per lo più in dialetto napoletano, ed anche sulla contrapposizione tra la finezza di alcuni personaggi e la grossolanità di altri, si sviluppano storie importanti all’interno del film.
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“Il giorno più bello del mondo” è una commedia Italiana diretta e interpretata nel ruolo di protagonista, da Alessandro Siani, comico, sceneggiatore, regista, scrittore e produttore cinematografico di Napoli. Il film parla di Arturo Meraviglia, un organizzatore di spettacoli sommerso dai debiti, che riceve un'eredità da un lontano zio, con la quale spera di risistemare la sua vita. Si ritrova però a doversi occupare di due bambini: Gioele e Rebecca. La commedia è per lo più in dialetto napoletano, ed anche sulla contrapposizione tra la finezza di alcuni personaggi e la grossolanità di altri, si sviluppano storie importanti all’interno del film. Come già visto in “Si accettano miracoli” e “Il principe abusivo”, il regista mette in scena una commedia, che non si ferma a far ridere la gente, ma va più nel profondo, ed evidenzia una morale: <Non sempre quelli che sembrano problemi, poi si rivelano tali, anzi magari ciò che inizialmente appare come una complicazione, in realtà può diventare un’opportunità per uscire da quella condizione. E se guardandoti intorno, ti sembra di vedere soltanto il buio, in realtà non bisogna mai perdere la speranza, perché c’è sempre il modo di tornare alla luce.>
Nel film sono concentrate più situazioni di carattere differente, poiché la trama, come in ogni favola, non è costantemente tranquilla e luminosa, ma per arrivare al lieto fine bisogna sempre passare attraverso il male. In questa magic-comedy, definita così dall’autore, sono presenti due tipi diversi di amore: quello di parentela, tra Arturo e i due ragazzi; e quello insolito, tra il rozzo produttore di spettacoli e la raffinata scienziata Flavia. Gioele, il più piccolo dei due fratelli è un bambino speciale, dotato di grandi poteri, che però non parla, o meglio parla esclusivamente in pochissime occasioni. La prima volta che si sente parlare, pronuncia il motto che spesso urla il protagonista, una parola inventata dallo stesso Siani: “Uanemebabb”, che viene usata per esprimere una grande gioia.
La scena iniziale, ci mostra il piccolo Arturo che assiste da dietro le quinte allo spettacolo organizzato dal padre, e gli viene confidato che un giorno, sarà proprio lui a doversi occupare del teatro, con il gesto simbolico di tramandare al figlio il proprio cappello, che nonostante la sbadataggine, il protagonista non dimentica mai di portare con se. L’affezione per questo cappello svanisce solo quando, dopo più attimi di incertezza, con il più grande atto d’amore possibile, Arturo decide di consegnarlo a chi un giorno come lui, dovrà portare avanti e vigilare sulla sorte del teatro. Uanemebabb!
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marco bianchini
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martedì 15 giugno 2021
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lieto fine... senza impegno!
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“Il giorno più bello del mondo” è una commedia Italiana diretta e interpretata nel ruolo di protagonista, da Alessandro Siani, comico, sceneggiatore, regista, scrittore e produttore cinematografico di Napoli. Il film parla di Arturo Meraviglia, un organizzatore di spettacoli sommerso dai debiti, che riceve un'eredità da un lontano zio, con la quale spera di risistemare la sua vita. Si ritrova però a doversi occupare di due bambini: Gioele e Rebecca. La commedia è per lo più in dialetto napoletano, ed anche sulla contrapposizione tra la finezza di alcuni personaggi e la grossolanità di altri, si sviluppano storie importanti all’interno del film.
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“Il giorno più bello del mondo” è una commedia Italiana diretta e interpretata nel ruolo di protagonista, da Alessandro Siani, comico, sceneggiatore, regista, scrittore e produttore cinematografico di Napoli. Il film parla di Arturo Meraviglia, un organizzatore di spettacoli sommerso dai debiti, che riceve un'eredità da un lontano zio, con la quale spera di risistemare la sua vita. Si ritrova però a doversi occupare di due bambini: Gioele e Rebecca. La commedia è per lo più in dialetto napoletano, ed anche sulla contrapposizione tra la finezza di alcuni personaggi e la grossolanità di altri, si sviluppano storie importanti all’interno del film. Come già visto in “Si accettano miracoli” e “Il principe abusivo”, il regista mette in scena una commedia, che non si ferma a far ridere la gente, ma va più nel profondo, ed evidenzia una morale: <Non sempre quelli che sembrano problemi, poi si rivelano tali, anzi magari ciò che inizialmente appare come una complicazione, in realtà può diventare un’opportunità per uscire da quella condizione. E se guardandoti intorno, ti sembra di vedere soltanto il buio, in realtà non bisogna mai perdere la speranza, perché c’è sempre il modo di tornare alla luce.>
Nel film sono concentrate più situazioni di carattere differente, poiché la trama, come in ogni favola, non è costantemente tranquilla e luminosa, ma per arrivare al lieto fine bisogna sempre passare attraverso il male. In questa magic-comedy, definita così dall’autore, sono presenti due tipi diversi di amore: quello di parentela, tra Arturo e i due ragazzi; e quello insolito, tra il rozzo produttore di spettacoli e la raffinata scienziata Flavia. Gioele, il più piccolo dei due fratelli è un bambino speciale, dotato di grandi poteri, che però non parla, o meglio parla esclusivamente in pochissime occasioni. La prima volta che si sente parlare, pronuncia il motto che spesso urla il protagonista, una parola inventata dallo stesso Siani: “Uanemebabb”, che viene usata per esprimere una grande gioia.
La scena iniziale, ci mostra il piccolo Arturo che assiste da dietro le quinte allo spettacolo organizzato dal padre, e gli viene confidato che un giorno, sarà proprio lui a doversi occupare del teatro, con il gesto simbolico di tramandare al figlio il proprio cappello, che nonostante la sbadataggine, il protagonista non dimentica mai di portare con se. L’affezione per questo cappello svanisce solo quando, dopo più attimi di incertezza, con il più grande atto d’amore possibile, Arturo decide di consegnarlo a chi un giorno come lui, dovrà portare avanti e vigilare sulla sorte del teatro. Uanemebabb!
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dino c
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giovedì 16 aprile 2020
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da vedere assolutamente a tv spenta..
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Piu che un film fatto per ragazzi e/o per bambini, mi sembra un film fatto da ragazzini.
Interpreti mediocri, tranne la bambina, unica vera attrice del film... Battute che non fanno ridere grandi, ma nemmeno piccini, anzi volevo piangere dopo mezz'ora di film... Riprese da filmfestival di san giorgio a cremano... Ogni tanto qualche effetto speciale che invece di rafforzare e dare spessore al film, lo hanno reso ancora piu noioso e fastidioso. Più che una favola per bambini mi sembra "n'incubo'... Battute, frasi e versi napoletani vecchi e banali.. Io non voglio pensare che lui pensi davvero che le battute riportate nel film possano far ridere.. Mi dispiace ma la vicinanza con Bisio non ha portato frutti.
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Piu che un film fatto per ragazzi e/o per bambini, mi sembra un film fatto da ragazzini.
Interpreti mediocri, tranne la bambina, unica vera attrice del film... Battute che non fanno ridere grandi, ma nemmeno piccini, anzi volevo piangere dopo mezz'ora di film... Riprese da filmfestival di san giorgio a cremano... Ogni tanto qualche effetto speciale che invece di rafforzare e dare spessore al film, lo hanno reso ancora piu noioso e fastidioso. Più che una favola per bambini mi sembra "n'incubo'... Battute, frasi e versi napoletani vecchi e banali.. Io non voglio pensare che lui pensi davvero che le battute riportate nel film possano far ridere.. Mi dispiace ma la vicinanza con Bisio non ha portato frutti.... La cosa positiva è stata la scena dove lui prende fuoco, ecco, li ho spento la tv...
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vepra81
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martedì 14 aprile 2020
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più bello... anche no!
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Qiuando è finito il film ho applaudito. Si, davvero! A chi? A me stesso per essere riuscito ad arrivare alla fine di una storia noiosa, irreale e fatta male. Si parla di cinema italiano e la recitazione è in Napoletano e fin qui ci siamo abituati ormai. L'italiano come lingua pochi lo sanno. Per fare la cosa ancora più interessante ci mettono numerose scene in inglese. Ma perchè? Il comico che non fa ridere, ma sul serio. Mi dispiace che non sia una uscita azzeccata.
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enzo70
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lunedì 13 aprile 2020
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una favola semplice e gradevole
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Siani fa ridere; c’è poco da fare. Utilizza bene il dialetto, riuscendo ad utilizzare il peggior vernacolo senza mai essere volgare, ha dei format comici che funzionano e, soprattutto, ha sempre pretese semplici: far passare al suo pubblico un’ora e mezza di spensieratezza. Arturo Meraviglia è un impresario squattrinato, pieno di debiti, uno dei tanti uomini che cercano di sopravvivere nel sottoposto dell’avanspettacolo; il padre gli ha lasciato un teatro, ma il povero Arturo ha ben altri problemi. Alla notizia di un’eredità le cose sembrano finalmente migliorare, ma il ricco zio ha donato tutto alla badante; e l’unica cosa che rimane al povero Arturo è la tutela dei due figli adottivi: Rebecca e Gioele.
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Siani fa ridere; c’è poco da fare. Utilizza bene il dialetto, riuscendo ad utilizzare il peggior vernacolo senza mai essere volgare, ha dei format comici che funzionano e, soprattutto, ha sempre pretese semplici: far passare al suo pubblico un’ora e mezza di spensieratezza. Arturo Meraviglia è un impresario squattrinato, pieno di debiti, uno dei tanti uomini che cercano di sopravvivere nel sottoposto dell’avanspettacolo; il padre gli ha lasciato un teatro, ma il povero Arturo ha ben altri problemi. Alla notizia di un’eredità le cose sembrano finalmente migliorare, ma il ricco zio ha donato tutto alla badante; e l’unica cosa che rimane al povero Arturo è la tutela dei due figli adottivi: Rebecca e Gioele. La bambina è precisa, puntuale nel rilevare le incongruenze dell’incongruente zio, mette becco in tutto; mentre Giole non parla, ma ha un dono, sposta gli oggetti con il pensiero: e quale occasione migliore di questa per Arturo di tornare a calcare le scene con successo. Una bella favola in cui Siani ci mette la sua simpatia e il suo mestiere. Nessuna pretesa, ma credo che chi veda un film di Siani non si aspetti altro che di passare un paio di ore di spensieratezza.
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luigi
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domenica 16 febbraio 2020
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inguardabile
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Ma quelli che lasciano recensioni positive sono parenti di Siani?
Film inguardabile , solite battute che ormai non fanno ridere nemmeno a noi Napoletani , in alcune scene goffo tentativo di imitare Troisi , trama inconsistente , meglio andare a mangiarsi una pizza che andare al cinema.
Siani in caduta libera.
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calogero licata
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martedì 24 dicembre 2019
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dispiace
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Dispiace vedere un comico come siani costretto a mettere barzellette molto vecchie in un film. Dispiace anche la recitazione sopra le righe e mai verosimile di tutto il corollario di attori. Dispiace perché c’era una bella struttura tecnica di mezzi dietro questi film e si vede, ma te lo dimentichi a causa dei problemi sopracitati. Dispiace
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venerdì 15 novembre 2019
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avvilente
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Uno dei film più insulsi che io abbia mai visto. Una delusione assoluta, dato che ho sempre apprezzato la comicità di Siani. Peccato.
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livio
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mercoledì 13 novembre 2019
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film imbarazzante mi e' bastato il trailer
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partendo dal presupposto che ho visto solo il trailer ,,,,,mi e' bastato per confermare ancora una volta quello che penso di Siani cioe'di un bravo ragazzo un po'furbetto PUNTO. ma mi chiedevo inoltre ..... un minimo di imbarazzo per le battute nessuno l ha provato?parlo da napoletano (quello vero)restiamo una macchietta grazie a comici come lui .....dopo massimo troisi di comicita' geniale non esiste piu'nulla .....solo qualche furto di battute tutto qui!!!!...andare a vedere un film come questo ed uscirne entusiasti significa solo non aver capito niente di cinema e di comicita' vera sopratutto napoletana.ps se volete ridere davvero venite a napoli basta entrare in un bar prendere un caffe' e troverete tutto il repertorio di Siani a 90 centesimi.
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partendo dal presupposto che ho visto solo il trailer ,,,,,mi e' bastato per confermare ancora una volta quello che penso di Siani cioe'di un bravo ragazzo un po'furbetto PUNTO. ma mi chiedevo inoltre ..... un minimo di imbarazzo per le battute nessuno l ha provato?parlo da napoletano (quello vero)restiamo una macchietta grazie a comici come lui .....dopo massimo troisi di comicita' geniale non esiste piu'nulla .....solo qualche furto di battute tutto qui!!!!...andare a vedere un film come questo ed uscirne entusiasti significa solo non aver capito niente di cinema e di comicita' vera sopratutto napoletana.ps se volete ridere davvero venite a napoli basta entrare in un bar prendere un caffe' e troverete tutto il repertorio di Siani a 90 centesimi.
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