Maternal |
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Un film di Maura Delpero.
Con Lidiya Liberman, Renata Palminiello, Denise Carrizo, Agustina Malale.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 91 min.
- Italia, Argentina 2019.
- Lucky Red
uscita giovedì 13 maggio 2021.
MYMONETRO
Maternal
valutazione media:
3,13
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Vizi e virtù del focolare materno
di Fabio Ferzetti L'Espresso
L' esordio forse più meditato e risolto di questi anni viene dall' Argentina ma lo firma l' italiana Maura Delpero, classe 1975, vari documentari alle spalle. E soprattutto un lungo soggiorno a Buenos Aires come docente di cinema in un centro di accoglienza per ragazze madri. Come quello che qui ospita suor Paola, novizia venuta dall' Italia per prendere i voti perpetui (la luminosa Lidiya Liberman, come sempre eccellente in un ruolo quasi muto).
Rigidamente articolato nei tempi e negli spazi, l' Hogar - cioè focolare - di Buenos Aires è un microcosmo reale e insieme simbolico, un condensato di vizi e virtù, passioni e elevazioni, in cui convivono tempestosamente tre mondi e tre età. Le anziane religiose con i loro modi composti e la loro dottrina anche visivamente molto evidente. Le ragazze madri, selvatiche e ingestibili, dominate da un disagio che spesso nasconde storie tremende (appena accennate, con gran senso drammaturgico). Infine i bambini di quelle adolescenti spesso inadeguate al loro ruolo di madri.
Tra questi tre mondi (tra questi tre modi di vivere il corpo) si muove suor Paola, straniera ma non straniata, orecchie aperte e occhi che parlano, ancora giovane dunque sensibile al richiamo degli affetti, attenta alle sue superiori ma anche a non far mancare nulla alle ospiti dell' Hogar e ai bambini.
A costo di calpestare qualche regola, assumendo su di sé ruoli e sentimenti preclusi a chi ha scelto l' amore di Dio. Anche se nemmeno lei è il centro esclusivo di un film che abbraccia con sorprendente sapienza drammaturgica e visiva tre protagoniste: suor Paola, la scatenata Luciana, madre di una bimba che trascura, e la mite Fatima, al suo secondo parto nell' Hogar (le non attrici Agustina Malale e Denise Carrizo). Schivando le mille trappole che un soggetto simile contiene per trovare sempre la giusta distanza fra lo sguardo della regia e quel cumulo di contraddizioni - fisiche, sociali, spirituali, sentimentali - che "Maternal" rende vive e vere senza perdersi dietro tesi o denunce.
Un piccolo, mirabile miracolo, premiatissimo nel mondo, che evoca altri film conventuali, dal capolavoro "Teresa" di Alain Cavalier al troppo dimenticato "In memoria di me" di Saverio Costanzo. E come quelli non parla di religione quanto di uno dei concetti oggi più difficili da pensare oltre che da applicare. Le regole.
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