Giulio Sangiorgio
Film TV
Lione. Le vittime d'abuso sessuale di un sacerdote (padre Bernard Preynat) trovano oggi, da adulti, il coraggio di fare sentire la propria voce: una voce che chiede giustizia, e non può offrire perdono. Ozon ricostruisce con un film di fiction fatti realmente accaduti, seguendo il modo in cui la parola liberata (così si chiama, in francese, il movimento di denuncia) si propaga, si sostiene, mette alla prova l'omertà della chiesa e soprattutto le vittime stesse, agendo sui loro rimossi, scompaginando la bella prosa d'una vita borghese, riempiendo con ferocia il vuoto oscuro di chi preferiva dimenticare. [...]
di Giulio Sangiorgio, articolo completo (1709 caratteri spazi inclusi) su Film TV 15 ottobre 2019