Cetto c'è, senzadubbiamente. Ma non fa ahinoi né ridere, né sorridere e nemmeno divertire
di Davide Turrini Il Fatto Quotidiano
Meno Albanese per tutti. Cetto c'è, senzadubbiamente non fa ahinoi né ridere, né sorridere. E nemmeno divertire. Visto però che ad Antonio Albanese vogliamo bene, perché Alex Drastico ed Epifanio sono momenti indimenticabili di un evo storico del cabaret tv che teniamo custoditi nel cuore, gli chiediamo cinematograficamente di fermarsi. Cetto è un personaggio del grande schermo oramai vuoto, spompo, finito. Talmente infiocchettato, caratterizzato, e ancorato mani e piedi alla ciucca paraberlusconiana fin dall'inizio della sua creazione (Qualunquemente è del 2011; Tutto tutto niente niente è del 2012) che nel terzo tempo del 2019, dopo oramai otto anni di vita, è un po' come entrato nel porto delle nebbie di quando "si rideva su Silvio". [...]
di Davide Turrini, articolo completo (4536 caratteri spazi inclusi) su Il Fatto Quotidiano 22 novembre 2019