Cetto c'è, senzadubbiamente |
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Un film di Giulio Manfredonia.
Con Antonio Albanese, Nicola Rignanese, Caterina Shulha, Gianfelice Imparato, Davide Giordano.
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Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 93 min.
- Italia 2019.
- Vision Distribution
uscita giovedì 21 novembre 2019.
MYMONETRO
Cetto c'è, senzadubbiamente ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Cetto la Qualunque diventa re ma i suoi sudditi ridono poco
di Roberto Nepoti La Repubblica
Cetto La Qualunque, due e un terzo. Arrivato sul grande schermo dopo una lunga carriera televisiva iniziata nel 2004 ma esplosa con la Gialappa's Band, il personaggio più popolare di Antonio Albanese è diventato protagonista di due film interi (Qualunquemente e questo), più un episodio di Tutto tutto niente niente. Cetto c'è, senzadubbiamente somiglia alla seconda avventura di Garfield; quella in cui il gatto rosso, diventato re per caso, impone ai sudditi di mangiare sempre il suo piatto preferito: le lasagne. D'accordo, estendere una macchietta nata per la misura breve degli sketch è sempre cosa delicata; però i sette anni passati a cercare il soggetto adeguato non hanno partorito grandi esiti. Il presupposto è che il faccendiere e malavitaro Cetto, corruttore e corruttibile, misogino e addicted de "lu pilu", ormai ritiratosi in Germania a curare i suoi affari mafiosi in ristoranti e pizzerie, venga richiamato in Calabria per visitare la zia morente. La quale zia gli rivela un segreto: Cetto è figlio illegittimo del principe Buffo (eh, eh) di Calabria; e un gruppo di nobilastri vuole eleggerlo re di una nuova monarchia, che sostituisca la tartassata repubblica italica. La Qualunque non si tira indietro; e qui inizia la parte migliore: l'educazione al trono, giocata sull'antitesi tra la cafoneria di Cetto e il formalismo dei suoi "pari". Per rubare un tormentone ricorrente nel film, Cetto c'è potrebbe essere "la minchiata giusta al momento giusto". S'intravede, tra una gag scatologica e l'altra, l'allusione agli avvenimenti politici odierni, quando il popolo italiano torna a farsi turlupinare e a bersi le promesse più demenziali (ma questi "italiani" siamo noi spettatori; e sentirsi definire di continuo amorali e qualunquisti non fa tanto piacere). Però il vero problema è l'orfananza: entrato nel cono d'ombra il leader politico che aveva "ispirato" il personaggio, i riferimenti diventano generici e Cetto fa meno ridere.
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Uscita nelle sale
giovedì 21 novembre 2019 Distribuzione Il film è oggi distribuito in 221 sale cinematografiche: |