Nel nome della Terra

Film 2019 | Drammatico, 103 min.

Regia di Edouard Bergeon. Un film Da vedere 2019 con Guillaume Canet, Veerle Baetens, Anthony Bajon, Rufus, Samir Guesmi. Cast completo Titolo originale: Au Nom de la Terre. Genere Drammatico, - Francia, 2019, durata 103 minuti. Uscita cinema giovedì 9 luglio 2020 distribuito da Movies Inspired. - MYmonetro 3,29 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 16 giugno 2020

Pierre ha 25 anni quando torna dal Wyoming per trovare Claire, la sua fidanzata e assumere la fattoria di famiglia. Il film ha ottenuto 3 candidature a Cesar, In Italia al Box Office Nel nome della Terra ha incassato 7,7 mila euro .

Consigliato sì!
3,29/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,38
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Una saga familiare che riflette sulla vita e sulle battaglie di chi è legato alla terra.
Recensione di Giancarlo Zappoli
giovedì 9 luglio 2020
Recensione di Giancarlo Zappoli
giovedì 9 luglio 2020

Pierre a 25 anni torna nella natia Francia dal ranch in cui ha lavorato nel Wyoming per sposarsi e rilevare la fattoria paterna di cui continuerà a pagare l'affitto. Lo ritroveremo vent'anni dopo con due figli e un'attività di allevamento di capre ormai avviata ma i problemi non tarderanno ad arrivare imponendo delle scelte che avranno delle conseguenze sulla vita di coloro che gli sono vicini.

Si potrebbe definire questo film come una saga familiare se non ci fosse il timore di farlo considerare come una fiction televisiva di medio valore. Perché gli elementi ci sono tutti.

Abbiamo un padre che ha sacrificato la propria vita nel lavoro dell'agricoltura e dell'allevamento che non intende 'regalare' il frutto delle sue fatiche al figlio, pretendendo la remunerazione di un affitto. Un figlio che deve affrontare le difficoltà della modernizzazione assumendo dei rischi d'impresa non di secondaria importanza. Una moglie e due figli che lo amano ma che, da un certo punto in poi, faticano a reggere il passo con la sua progressiva identificazione con i problemi che insorgono.

Il film di Edouard Bergeon però va oltre tutto ciò e, partendo da dati autobiografici, ci spinge a riflettere sulla vita di chi è legato, anche per cultura, alla terra ed è costretto a combattere con una società in cui il profitto sta al primo posto e nella quale anche chi vuole intraprendere è sottoposto a gioghi sotto cui è difficile passare.

Le svolte della narrazione sono sostenute dalla verosimiglianza anche quando si presenta il cosiddetto colpo di scena grazie anche a una tradizione del cinema francese che, a differenza di altre cinematografie sostanzialmente 'urbanizzate', non ha mai dimenticato di raccontare la propria provincia e la vita di chi abita in campagna con le sue luci e le sue ombre.

Qui poi, a fare la differenza, c'è una straordinaria interpretazione di Guillaume Canet che offre a Pierre tutte le variazioni di intensità espressiva necessarie rendendo assolutamente credibile il suo personaggio nei passaggi che vanno dalla determinazione allo sconforto. Non sarà difficile per chi, anche se non francese, conosce quel tipo di problematiche empatizzare con lui.

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NEL NOME DELLA TERRA disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 13 luglio 2020
vanessa zarastro

Vedendo il film ho pensato che la sceneggiatura è degna di un romanzo di William Faulkner. Ho riscontrato una strana coincidenza (voluta?) nel sentire cantare Woody Guthrie, il quale si ispirò proprio a Tom Joad, personaggio principale del famoso romanzo Furore, per comporre l’omonima canzone. Il regista Eduard Bergeon - alla sua prima esperienza di film di finzione - ha scritto [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 9 luglio 2020
Roberta Loriga
Sentieri Selvaggi

Nel nome della Terra non è una poesia, ma una promessa: nata da un bisogno, ormai improrogabile, di rivelare al mondo la dolorosa realtà agricola francese tra la fine del secolo scorso e gli anni duemila, omaggiando le vittime schiacciate dalla durezza del processo di globalizzazione del settore e al tempo stesso magnificando la bellezza della vita di campagna, dove la terra è il vero casolare, dove [...] Vai alla recensione »

mercoledì 15 luglio 2020
Leonardo Gregorio
Duels.it

Quando Guillaume Canet, figlio di un allevatore di cavalli e con un trascorso giovanile nell'equitazione prima di un incidente che lo avrebbe definitivamente dirottato sulla recitazione, vide in tv il documentario Les fils de la terre, pensò che avrebbe voluto ricavarne un'opera di fiction. Si sarebbe invece poi ritrovato a essere diretto come protagonista nell'esordio nel lungometraggio di finzione [...] Vai alla recensione »

martedì 7 luglio 2020
Roberto Manassero
Film TV

Partiamo dalla fine, e dalla vita vissuta: in Francia, dice la didascalia finale, ogni due giorni un agricoltore si toglie la vita. Il padre del regista, Christian Bergeon, è stato uno di questi: in una notte di marzo del 1999 ingoiò del pesticida e morì fra le braccia del figlio. Era pieno di debiti, stremato da un lavoro logorante e in perdita, legato alla terra ma snaturato dalla logica del profitto. [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 luglio 2020
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

L'anima rurale della Francia è sotto assedio. La comunione con la natura, il lavoro nei campi, ormai sullo schermo vengono descritti come una maledizione. Senza andare troppo lontano, lo avevamo visto tre anni fa in Petit Paysan di Hubert Charuel. L'azienda agricola, un'epidemia che infetta gli animali, l'abbandono da parte dello Stato. Allora, come oggi, l'ispirazione arrivava dalla storia dei genitori. I [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
martedì 16 giugno 2020
 

Regia di Edouard Bergeon. Un film con Guillaume Canet, Veerle Baetens, Anthony Bajon, Rufus, Samir Guesmi. Da giovedì 9 luglio al cinema. Guarda il trailer e il poster »

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lunedì 15 giugno 2020
 

Pierre ha 25 anni quando torna dal Wyoming per trovare Claire, la sua fidanzata e assumere la fattoria di famiglia. Vai all'articolo »

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