Una storia poco conosciuta ma a suo modo importante per la costruzione di un'Italia nuova. Dal 30 settembre al cinema.
di Giancarlo Zappoli
Pochi anni dopo la presa del potere da parte del fascismo Benito Mussolini decide di chiudere tutte le associazioni che si distinguono rispetto a quelle ufficiali del regime. L’associazione degli scout italiani cattolici rientra tra queste. Un gruppo di loro che opera a Milano decide di non piegarsi al diktat: si chiameranno Aquile Randagie, continueranno a riunirsi in Val Codera, una valle secondaria della Valchiavenna e a distinguersi, nella misura del possibile, dal fascismo dominante. Quando scoppierà la guerra la loro opposizione si farà ancora più netta fino a sfociare in un movimento denominato OSCAR che fiancheggerà, dopo il 1943, la Resistenza.
Viviamo in un un’epoca in cui c’è chi vorrebbe farci credere che tra i fascisti (in particolare quelli convintamente schierati a fianco dei nazisti) e i loro oppositori non ci fosse differenza morale e che la Resistenza sia stata soltanto combattuta da chi credeva nel credo comunista.