genesi74
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martedì 26 marzo 2019
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delusione
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considerando il tempo speso, il regista il produttore l'investimento gli attori, e i notevoli effetti speciali mi aspettavo di piu? sì decisamente! comprendo le enormi difficoltà ci mancherebbe....anche perchè, il film è godibile scorre velocemente (troppo) ma quando finisce, poi rimane quel "vuoto" quella senzazione del "manca qualcosa", (finale affidato alla seconda teorica parte sè mai si farà) quano ho finito di guardarlo ero quasi "esaltato", pesando ad una produzione americana che riesce a trasportare, anche un manga giapponese (avrebbe già di suo dell'incredibile viste le culture differenti),poi faccio mente locale, e manca qualcosa, ma che cosa.
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considerando il tempo speso, il regista il produttore l'investimento gli attori, e i notevoli effetti speciali mi aspettavo di piu? sì decisamente! comprendo le enormi difficoltà ci mancherebbe....anche perchè, il film è godibile scorre velocemente (troppo) ma quando finisce, poi rimane quel "vuoto" quella senzazione del "manca qualcosa", (finale affidato alla seconda teorica parte sè mai si farà) quano ho finito di guardarlo ero quasi "esaltato", pesando ad una produzione americana che riesce a trasportare, anche un manga giapponese (avrebbe già di suo dell'incredibile viste le culture differenti),poi faccio mente locale, e manca qualcosa, ma che cosa..ah! sì i personaggi (alita a parte )mancano, in tutto! arrivano, appaiono,scompaiono, ritorano per poi scomparire nuovamente, senza creare alcuna empatia, mancano sì 50-60minuti di film ed un pezzo di trama, speriamo vivamente in una versione home,"supermegaultraextended", e nel seguito per il finale.
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martedì 26 marzo 2019
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tutti questi anni di attesa.....
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una delusione, sinceramente visto il lavoroil tempo e le risorse impiegate, il regista, il cast e tutto, come estimatore di anime e manga non posso che essere deluso per un altro tetantivo in parte sprecato, splendidi effetti speciali, ottime musiche, tutto bene e poi? mancano dei pezzi di film e la trama è ridotta ad una serie di combattimenti (ben realizzati) con una storiella d'amore in sottofondo, e tutti gli altri pesonaggi appaiono e scompaiono senza lasciare traccia o creare empatia, confido sinceramente in una versione estesa in home video, ma molto estesa di almeno 60minuti aggiuntivi, ed ovviamente nonostante tutto sarebbe bello vedere anche un finale degno di questo nome.
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william
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mercoledì 6 marzo 2019
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ottimo lavoro.
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Buona recensione, hai evidenziato i punti di forza del film e le sue - credo "inevitabili" - debolezze; anche se avrei preferito un maggiore accenno sulla parte su cui di più si è concentrata la pellicola, ovvero la costruzione del personaggio principale (le sue "origini"), a mio avviso eccellente, che si fortifica man mano che ricorda il suo passato, contrappone la freddezza negli scontri alla sua grande umanità in tutti gli altri momenti. Gran film.
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edododo
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lunedì 4 marzo 2019
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alita
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Ha una storia potenzialmente bella se non fosse per certe falle che non ti fanno capire bene cosa stia succedendo nel film, tutto ciò a mio parere è quasi totalmente coperto dalla spettacolarità degli effetti speciali e delle scenografie che rendono Alita un grande spasso
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zapanisth
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lunedì 25 febbraio 2019
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come omologare un manga di nicchia
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Premesso che sono un fan del manga dalla sua uscita nel 97. Senza soffermarmi a dettagli più superficiali che sicuramente saranno analizzati da mille altre recensioni, io vedo delle enormi problematiche nel film, le solite di ogni colossal degli ultimi anni.
Prima di tutto un Rodriguez assolutamente irriconoscibile, piatto, che non riesce ad imprimere quella crudezza che lo ha sempre caratterizzato ma, sicuramente responsabile J.Cameron, omologa il livello della narrazione quasi ad un teen movie per far cassa al botteghino (purtroppo più vicino a Spy Kids che a Sin City). E già tanto basta per distruggere un potenziale capolavoro. (Se J.Cameron in "Alien - Scontro finale" si fosse fatto il problema di renderlo un film adatto ad ogni genere di pubblico, oggi non avremmo un cult movie epico).
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Premesso che sono un fan del manga dalla sua uscita nel 97. Senza soffermarmi a dettagli più superficiali che sicuramente saranno analizzati da mille altre recensioni, io vedo delle enormi problematiche nel film, le solite di ogni colossal degli ultimi anni.
Prima di tutto un Rodriguez assolutamente irriconoscibile, piatto, che non riesce ad imprimere quella crudezza che lo ha sempre caratterizzato ma, sicuramente responsabile J.Cameron, omologa il livello della narrazione quasi ad un teen movie per far cassa al botteghino (purtroppo più vicino a Spy Kids che a Sin City). E già tanto basta per distruggere un potenziale capolavoro. (Se J.Cameron in "Alien - Scontro finale" si fosse fatto il problema di renderlo un film adatto ad ogni genere di pubblico, oggi non avremmo un cult movie epico).
Il montaggio è macchinoso, sembra di ripercorrere diverse angolature di una narrazione complessa che però non si incastrano tra loro, rendono la visione frammentata in episodi e non danno modo di caratterizzare nessun personaggio. Neanche la protagonista riesce ad avere quella profondità emotiva data dal fumetto.
Alcune sequenze sono state riadattate nel film per colmare alcune piccole lacune del manga, e questo è comprensibile, ma non se questo porta ad altre incongruenze, tanto valeva lasciare quelle originali.
Non capisco invece quale sia la necessità di stravolgere personaggi ed episodi che non fanno altro che rendere il film l'ennesimo dejavu di un plot cyberpunk, impedendo ai protagonisti di far esplodere le motivazioni delle proprie azioni. Ogni singolo personaggio dovrebbe essere mosso dall'oppressione per il senso d'impotenza in cui vivono, che esplode in rabbia e si trasforma in azione. Nel film tutto questo si perde completamente, per lasciarlo nelle mani di un burattinaio (Nova) che ne semplifica ogni movente. Da critica ad una società divisa in due macro-classi a lotta contro il cattivo di turno.
Sicuramente dal lato tecnico delle immagini è stato fatto un gran lavoro (una stella), magnifici attori fanno il possibile per rendere più credibile il loro personaggio, senza riuscirci troppo (un'altra stella dai). ma in tutto questo turbinio di azioni si perde la ragione che spinge ogni personaggio a lottare per la sopravvivenza.
Dopo aver rovinato inspiegabilmente "Ghost in the Shell" sarebbe stato bello che per una volta, i filmaker statunitensi avessero provato ad osare di più, per dar forma ad una storia cruda, passionale, credibile. Invece, dopo ventotto anni di attesa, siamo costretti a subirci l'ennesimo polpettone senza spina dorsale, spianata dallo schiacciasassi dello show business.
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kimkiduk
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venerdì 22 febbraio 2019
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più cameron che rodriguez
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Beh per uno che ama i film classici e le mattonate d'essai forse ha difficoltà a commentare questo genere, ma si deve anche capire che il cinema cambia, si evolve ed al di la di Avengers esiste ormai un genere da vedere e anche, perchè no, apprezzare. Questo è un esempio.
Film divertente, anche piacevole come storia, senza eccessivi effetti speciali, ma con un forte richiamo ad un film amato da noi anzianotti ..... Rollerball.
La storia del Manga giapponese non la conosco, ma il personaggio di Alita tradusa simpatia e come in tutti i Manga il bene vince sempre sul male anche se sempre con grande fatica e con tanti dolori.
Rodriguez si è sicuramente trattenuto nel sangue e nella crudezza, forse anche perchè Alita non è reale e quindi per lui meno "divertente"; oppure in realtà perchè la mano di Cameron è più decisa della sua, preponderante.
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Beh per uno che ama i film classici e le mattonate d'essai forse ha difficoltà a commentare questo genere, ma si deve anche capire che il cinema cambia, si evolve ed al di la di Avengers esiste ormai un genere da vedere e anche, perchè no, apprezzare. Questo è un esempio.
Film divertente, anche piacevole come storia, senza eccessivi effetti speciali, ma con un forte richiamo ad un film amato da noi anzianotti ..... Rollerball.
La storia del Manga giapponese non la conosco, ma il personaggio di Alita tradusa simpatia e come in tutti i Manga il bene vince sempre sul male anche se sempre con grande fatica e con tanti dolori.
Rodriguez si è sicuramente trattenuto nel sangue e nella crudezza, forse anche perchè Alita non è reale e quindi per lui meno "divertente"; oppure in realtà perchè la mano di Cameron è più decisa della sua, preponderante.
Pensare a Rodriguez di Sin City o di Dal Tramonto all'Alba direi qui si riconosce poco, mentre si legge più Cameron di Avatar e di Titanic.
Ci dobbiamo abituare a non vedere un film alla Bergman e se tanti saranno come questo rimpiangeremo il passato, ma nemmeno tanto, aspettando ogni tanto qualcosa di speciale .... in bianco e nero magari.
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umberto
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giovedì 21 febbraio 2019
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alita
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Quando nei credits di un film si legge la sceneggiatura di James Cameron e la regia di Robert Rodriguez ci si aspetta di essere davanti non solo ad un'opera ricca di azione ed effetti speciali, ma anche ad una storia appassionante che coinvolga lo spettatore. Ebbene, alla fine della visione, si rimane ampiamente soddisfatti. Il film è bello, ricco di azione, per niente scontato, ma la chicca rimangono gli effetti speciali, straordinari, per niente invasivi, ma molto naturali tant'è che il personaggio di Alita sembra quasi una persona vera, soprattutto nelle espressioni del viso.
Voto: 9
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marco m.
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giovedì 21 febbraio 2019
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recensione del film [ alita – angelo della battaglia ].
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Se questa settimana eravate indecisi su cosa vedere al cinema, ci penso io a rinfrescarvi le idee: portare con voi le armature robotiche e recatevi subito al cinema a vedere Alita. E tranquilli ! Se il ragazzo o la ragazza vicino a voi vi dice “che occhi grandi che ha”, non siete andati a vedere cappuccetto rosso, statene certi. Se avete amato il manga di Yukito Kishiro, il capitolo “L’Angelo della Battaglia”, sceneggiato da James Cameron e Jon Landau, famosi per i capolavori del cinema come Avatar e Titanic e girato da Robert Rodriguez che diresse il magnifico Sin City, Alita parla di di una ragazza cyborg trovata da un dottore (o meglio), un meccanico, in una discarica a cielo aperto, nella periferia della “Città di ferro” sotto Zalem, la città sospesa.
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Se questa settimana eravate indecisi su cosa vedere al cinema, ci penso io a rinfrescarvi le idee: portare con voi le armature robotiche e recatevi subito al cinema a vedere Alita. E tranquilli ! Se il ragazzo o la ragazza vicino a voi vi dice “che occhi grandi che ha”, non siete andati a vedere cappuccetto rosso, statene certi. Se avete amato il manga di Yukito Kishiro, il capitolo “L’Angelo della Battaglia”, sceneggiato da James Cameron e Jon Landau, famosi per i capolavori del cinema come Avatar e Titanic e girato da Robert Rodriguez che diresse il magnifico Sin City, Alita parla di di una ragazza cyborg trovata da un dottore (o meglio), un meccanico, in una discarica a cielo aperto, nella periferia della “Città di ferro” sotto Zalem, la città sospesa. L’Angelo della Battaglia, una volta ricostruito, non ricorda nulla del suo passato ma durante alcune scene del film riesce ad avere dei flashback che le riportano alla mente la sua vita precedente da combattente. La ragazza, dopo alcune battaglie, scopre di avere una forza incredibile, tanto da sconfiggere tutti i braccatori della città di ferro. Alita inoltre, dovrà vedersela con Grewiskha, un gigantesco Cyborg creato da Vector, che pagato profumatamente insieme agli altri malvagi mezzi-robot/umani, cercheranno di uccidere la ragazza ad ogni costo. Durante il film, Alita incontrerà un ragazzo di nome Hugo, tra di loro sboccerà un amore che però risulterà fatale. Hugo, amico di Vector, è un appassionato di Motorball, uno sport estremo dove tutto è possibile, nel quale i giocatori per vincere mettono in gioco la propria vita. Il ragazzo ha un sogno: lasciare la “città di ferro” e andare nella “città sospesa” dove si vive da benestante. Per andare fin lassù però avrà bisogno di molti soldi che per ora fatica ad avere. (Piccolo Off-Topic): Chi diventa campione di Motorball ha diritto di accedere alla Città Sospesa senza pagare dei crediti. (Fine Off-Topic). Il giovane, conosce il team di un noto campione della disciplina Motorball. Alita incuriosita, vuole diventare una campionessa. Ci riuscirà ? La trama del film è un intreccio di curiosità, flashback e tradimenti. Non mancheranno i colpi di scena e le numerose battaglie tra Cyborg. Una piccola curiosità dei combattimenti è che i partecipanti non posso usare armi da fuoco, in quanto bandite dalla legge. Nel lungometraggio, l’arma più potente di tutte è una spada. Il proprietario di quest’ultima è Zapan, un sanguinario braccatore al quale Alita sottrarrà l’arma dopo averlo sconfitto davanti una cattedrale della città. Il film è ambientato nel 2563 in un periodo quasi post-apocalittico. Per fare alcuni paragoni, ricorda lo stile di Blade Runner, la protagonista il maggiore di Ghost in The shell e i combattimenti di Matrix con un tocco di rallenting che solo Neo poteva avere. Gli effetti audio sono eccezionali e le riprese in stile videogame mi hanno fatto ricordare alcune scene del film Ready player one, dove i protagonisti sono reali ma (se così possiamo dire) “renderizzati” con una grafica digitale super dettagliata. In questo caso per il film “Alita” è stata usata la tecnologia Real D 3D. Il lungometraggio mi è piaciuto davvero tanto anche se a volte ci sono stati alcuni errori che a mio avviso si potevano evitare. Non vorrei essere troppo severo ma come faceva Alita a mangiare del cibo se non era dotata di organi umani ma artificiali ? Inoltre, com’era possibile che in uno sport come il Motorball tutto era lecito ? Le uccisioni durante le gare mi hanno ricordato il film l’implacabile con Arnold Schwarzenegger, dove il protagonista finiva in un gioco, nel quale altri concorrenti criminali dovevano cercare di eliminarlo usando ogni mezzo possibile ed inimmaginabile. Per quanto riguarda il finale, devo dire che mi ha lasciato un po’ d’amaro in bocca. Perché il regista ha deciso di fermare la pellicola in quel modo ? Forse un sequel ? Nell’attesa di scoprire se Alita riuscirà ad arrivare a…. No ! Aspettate un momento. Devo fermarmi qui, questo non posso proprio dirvelo. Farei spoiler e vi rovinerei la sorpresa. Comunque nell’attesa che esca Alita 2, vi consiglio vivamente di recarvi al cinema ed andare a vedere questo nuovo capolavoro ad alta tecnologia firmato “20th Century Fox”. Uscirete dalla sala con occhi diversi. Penserete per tutta la serata ai grandi occhi da manga che avete fissato per 122 minuti: grandi come il suo cuore, artificiale e robotico ma sopratutto altruista ed umano. Il cuore di Alita.
– Marco Meloni – ( marco93meloni - Mr. Emme)
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inesperto
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lunedì 18 febbraio 2019
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se la fanciulla si arrabbia son guai...
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Una gran bella sorpresa. Azione e fantascienza distopica (a tratti noir punk) si mescolano l'una con l'altra nel rafforzare una trama molto ben congegnata, ma anche arricchita da splendidi effetti speciali. In una società post-apocalittica popolata da macchine d'ogni genere ed umani con protesi robotizzate, Alita è una ragazza-cyborg, il cui nucleo ancora vivo è stato trovato in una discarica da un poliedrico dottore, la cui attività diurna è appunto quella di curare, mentre quella notturna afferisce maggiormente alla sfera dei ricercati dalla legge (il classico cacciatore di taglie). Non ricordando nulla della sua esistenza, la nostra eroina cerca di conoscersi un passo dopo l'altro, finendo per scoprirsi come una dotatissima guerriera.
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Una gran bella sorpresa. Azione e fantascienza distopica (a tratti noir punk) si mescolano l'una con l'altra nel rafforzare una trama molto ben congegnata, ma anche arricchita da splendidi effetti speciali. In una società post-apocalittica popolata da macchine d'ogni genere ed umani con protesi robotizzate, Alita è una ragazza-cyborg, il cui nucleo ancora vivo è stato trovato in una discarica da un poliedrico dottore, la cui attività diurna è appunto quella di curare, mentre quella notturna afferisce maggiormente alla sfera dei ricercati dalla legge (il classico cacciatore di taglie). Non ricordando nulla della sua esistenza, la nostra eroina cerca di conoscersi un passo dopo l'altro, finendo per scoprirsi come una dotatissima guerriera. Un vero angelo della battaglia perchè essa unisce in sè la dolcezza di una giovane che ama la vita e la determinazione incrollabile di una combattente ben addestrata a perseguire il suo obiettivo. E' su questi elementi che si incardina la nostra spettacolare vicenda, caratterizzata da colpi di scena avventurosi ed occasionali tenerezze. Il finale è aperto, quindi se il film andrà bene, potremo sperare in un sequel. Super consigliato.
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[+] film dalle tante potenzialità, non molto sfruttate
(di tom87)
[ - ] film dalle tante potenzialità, non molto sfruttate
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massenzio99
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domenica 17 febbraio 2019
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film distopico interessante
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Oggi sono andato a vedere Alita angelo della battaglia, devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo film distopico. La storia parla di un cyborg, i cui resti vengono trovati da un dottore, che decide di chiamarlo Alita, come la figlia. Il cyborg dovrà immergersi nella città di Ferro,la quale è situata al di sotto di Zalem,posto in cui tutti gli abitanti di sotto aspirano ad arrivare. Il film inoltre è stato prodotto dagli stessi produttori di successi come Titanic e Avatar, ed è stato diretto dal regista di Sin City. Le scene action sono fatte perfettamente,ed anche i combattimenti rispecchiano lo stile anime giapponese. Il film riesce ad intrattenere tutti i tipi di pubblico, di tutte le età, senza mai annoiare lo spettatore, anche perché la trama non è mai prevedibile, ma presenta sempre delle sorprese, che stupiscono lo spettatore.
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Oggi sono andato a vedere Alita angelo della battaglia, devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo film distopico. La storia parla di un cyborg, i cui resti vengono trovati da un dottore, che decide di chiamarlo Alita, come la figlia. Il cyborg dovrà immergersi nella città di Ferro,la quale è situata al di sotto di Zalem,posto in cui tutti gli abitanti di sotto aspirano ad arrivare. Il film inoltre è stato prodotto dagli stessi produttori di successi come Titanic e Avatar, ed è stato diretto dal regista di Sin City. Le scene action sono fatte perfettamente,ed anche i combattimenti rispecchiano lo stile anime giapponese. Il film riesce ad intrattenere tutti i tipi di pubblico, di tutte le età, senza mai annoiare lo spettatore, anche perché la trama non è mai prevedibile, ma presenta sempre delle sorprese, che stupiscono lo spettatore. Sugli effetti speciali personalmente non avevo molti dubbi che venissero bene, visto la partecipazione al film di James Cameron, già autore di uno straordinario capolavoro di effetti digitali come Avatar. Inoltre la pellicola presenta un ottimo cast, con attori del calibro di Christopher Waltz nei panni di Dr Dyson e uno degli attori più influenti nel panorama odierno, vincitore del premio Oscar con MoonLight , Mahershala Ali. Un film godibile,per tutti, fa passare due ore in maniera piacevole. Finale aperto che darà vita quasi certamente ad un secondo capitolo.
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