Il racconto autentico e pieno di vita dell'infanzia di 3 bambini, tra crescita e scoperta della propria individualità. Recensione di Tommaso Moscati, legge Giovanni Cannata.
di A cura della redazione
Quando eravamo fratelli racconta la vita di tre fratelli portoricani e il loro rapporto coi genitori: un affetto spesso interrotto da litigi furibondi e dagli abbandoni di un padre impulsivo e manesco. I bambini si fanno strada nella loro infanzia, ma Jonah rispetto ai fratelli inizia un cammino più impervio, ma sicuramente più libero.
Il film è girato in pellicola 16mm, che con la sua grana spessa conferisce un senso materico alla luce che solca i visi dei bambini. Questa luce suggestiva e avvolgente avvicina il film allo stile etereo di Terrence Malick. La macchina da presa non perde mai di vista i bambini, che sono sorprendentemente attori non professionisti.
Zagar dimostra una capacità fuori dal comune nel costruire un racconto autentico e pieno di vita sull'infanzia, riuscendo, in maniera delicata ma schietta, a introdurre il tema della scoperta della propria sessualità.
In occasione dell'uscita al cinema di Quando eravamo fratelli, Giovanni Cannata interpreta la recensione di Tommaso Moscati.