misser
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mercoledì 20 giugno 2018
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ambiziosamente ridicolo
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Totale assenza di buon gusto e competenza tecnica trasformano questa ambiziosa produzione di genere italiana in un involontario scivolone nel trash, dove attori internazionali di serie Z, blande riprese col drone, inutili e pasticciate scene d'azione ad alto frame rate e una narrazione disordinata dovrebbero convincerci di star guardando Hollywood a Torino, quando l'unica cosa che si riesce a vedere sono gli errori di messa in scena, la mediocrità della fotografia e le occasioni mancate. Il cinema di genere in Italia non potrà mai rinascere in maniera convincente finché chi lo fa cederà alle manie di grandezza di voler a tutti costi provare a fare il blockbuster action che imita i clichè americani ma ignora totalmente la radice socio-culturale del proprio paese di origine, piuttosto che sforzarsi di utilizzare bene le poche risorse a disposizione già in fase di sceneggiatura: così ci si mette solo in ridicolo.
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Totale assenza di buon gusto e competenza tecnica trasformano questa ambiziosa produzione di genere italiana in un involontario scivolone nel trash, dove attori internazionali di serie Z, blande riprese col drone, inutili e pasticciate scene d'azione ad alto frame rate e una narrazione disordinata dovrebbero convincerci di star guardando Hollywood a Torino, quando l'unica cosa che si riesce a vedere sono gli errori di messa in scena, la mediocrità della fotografia e le occasioni mancate. Il cinema di genere in Italia non potrà mai rinascere in maniera convincente finché chi lo fa cederà alle manie di grandezza di voler a tutti costi provare a fare il blockbuster action che imita i clichè americani ma ignora totalmente la radice socio-culturale del proprio paese di origine, piuttosto che sforzarsi di utilizzare bene le poche risorse a disposizione già in fase di sceneggiatura: così ci si mette solo in ridicolo. Il buon gusto, d'altronde, non ha niente a che vedere con il budget.
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riccardo
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lunedì 18 giugno 2018
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strepitoso
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Un bellissimo film, avvincente, moderno, davvero una novità nel panorama cinematografico italiano (ci voleva!), che ti lascia in suspense sino all'ultimo per sapere come andrà a finire! L'idea di una rivisitazione attuale dell'Odissea è semplicemente geniale, intrigante per lo spettatore anche l'interrogarsi e scoprire man mano nel corso della proiezione quali personaggi omerici ricalchino quelli messi in scena oggi dal regista in questa Dark Odyssey; bellissima la fotografia e gli effetti, bravissimi tutti gli attori, un cenno particolare al protagonista Andrea Zirio ed alla sua innata bravura e capacità di recitare (non di certo una novità d'altronde), anche in quest'occasione magnificamente diretto dall'altrettanto bravissimo Federico Alotto.
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Un bellissimo film, avvincente, moderno, davvero una novità nel panorama cinematografico italiano (ci voleva!), che ti lascia in suspense sino all'ultimo per sapere come andrà a finire! L'idea di una rivisitazione attuale dell'Odissea è semplicemente geniale, intrigante per lo spettatore anche l'interrogarsi e scoprire man mano nel corso della proiezione quali personaggi omerici ricalchino quelli messi in scena oggi dal regista in questa Dark Odyssey; bellissima la fotografia e gli effetti, bravissimi tutti gli attori, un cenno particolare al protagonista Andrea Zirio ed alla sua innata bravura e capacità di recitare (non di certo una novità d'altronde), anche in quest'occasione magnificamente diretto dall'altrettanto bravissimo Federico Alotto.
Lo consiglio vivamente a tutti, andrò sicuramente a rivederlo (come di regola faccio solo per i film che mi sono veramente piaciuti).
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lunedì 18 giugno 2018
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un film ambizioso che non delude!
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molto interessante questo ultimo lavoro del collaudato binomio alotto (regia) - zirio (attore protagonista), ambizioso nel suo intento di reinterpretare uno dei tesi fondanti della cultura occidentale, l'odissea, in chiave contemporanea, anzi quasi futuristica. in una torino distopica ma ben riconoscibile nei suoi luoghi più evocativi, si dipana il viaggio di un ex soldato senza memoria: alla deriva in questo mediterraneo cittadino, abitato da personaggi inquietanti, lo spettatore segue il protagonista nella sua ricerca di se', della sua identità, del suo passato. il ritmo è incalzante, le scene e gli episodi si susseguono in un crescendo di tensione, aiutati da un'ottima fotografia e da un'azzeccatissima colonna sonora.
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molto interessante questo ultimo lavoro del collaudato binomio alotto (regia) - zirio (attore protagonista), ambizioso nel suo intento di reinterpretare uno dei tesi fondanti della cultura occidentale, l'odissea, in chiave contemporanea, anzi quasi futuristica. in una torino distopica ma ben riconoscibile nei suoi luoghi più evocativi, si dipana il viaggio di un ex soldato senza memoria: alla deriva in questo mediterraneo cittadino, abitato da personaggi inquietanti, lo spettatore segue il protagonista nella sua ricerca di se', della sua identità, del suo passato. il ritmo è incalzante, le scene e gli episodi si susseguono in un crescendo di tensione, aiutati da un'ottima fotografia e da un'azzeccatissima colonna sonora. molto suggestivo anche l'utilizzo della grafica. menzione d'onore per un cast che mescola validi attori italiani con vecchie glorie del cinema internazionale. un film non certo facile, ma una sfida vinta per un cinema italiano giovane che cerca di offrire un prodotto internazionale senza snaturarsi.
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serenaf
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giovedì 21 giugno 2018
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un capolavoro concettuale in chiave moderna.
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Questo è un film da vedere almeno due volte.
La regia e il soggetto sono ricchi di simbolismi adatti a menti e occhi attenti e consapevoli. Il concetto è avanguardistico, ma adatto a un pubblico che ama il cinema d’azione con concetti profondi.
Vasti I focus, dalla sensibilità amorosa, alla corruzione dell’anima e del corpo, dall’accettazione della sessualità per quella che è, alla realizzazione che non siamo soli dopo la morte. Un film creato su colpi di scena con colori multietnici, fotografia e costumi ricercate, che toccano le varie filosofie di vita esistenti in un probabile
prossimo che basa la sua storia su passato epico, ma senza approfittarsene troppo.
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Questo è un film da vedere almeno due volte.
La regia e il soggetto sono ricchi di simbolismi adatti a menti e occhi attenti e consapevoli. Il concetto è avanguardistico, ma adatto a un pubblico che ama il cinema d’azione con concetti profondi.
Vasti I focus, dalla sensibilità amorosa, alla corruzione dell’anima e del corpo, dall’accettazione della sessualità per quella che è, alla realizzazione che non siamo soli dopo la morte. Un film creato su colpi di scena con colori multietnici, fotografia e costumi ricercate, che toccano le varie filosofie di vita esistenti in un probabile
prossimo che basa la sua storia su passato epico, ma senza approfittarsene troppo.
Affrontato con gusto il tema interrazziale e l’etica professionale che si distacca dalla corruzione.
Un cast misto di attori emergenti, e attori solidi e consolidati da onorificenze del panorama artistico.
Sono rimasta sorpresa dalle interpretazioni di Andrea Zirio, con ruolo da protagonista che ha portato forza a un personaggio complicato quanto romantico.
E’ un film da vedere almeno due volte. Cosa che farò
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