L'Uomo che Uccise Don Chisciotte

Ma Terry Gilliam rincorre ancora il suo cavaliere

And now, alter 25 years of making and unmaking...": così la scritta iniziale introduce un progetto fra i più disgraziati della storia del cinema, funestato da morti, cicloni, traversie produttive. Sullo schermo, però, si ha l'impressione di guardare qualcosa che è il fantasma di se stesso. Il film forse avrebbe avuto un senso allora (all'epoca della Leggenda del Re Pescatore, che un po' ricorda), ma Gilliam sembra oggi esserci arrivato sfiancato. Un regista pubblicitario torna sui luoghi di un suo film di gioventù su Don Chisciotte, e scopre che il protagonista (un abitante del luogo) nel frattempo si è identificato con il cavaliere errante. Il ritmo è blando, e ci si distrae a pensare che forse, il vero Don Chisciotte di/con Gilliam c'era già, ed era il documentario sulla sua lavorazione, Lost in La Mancha (2002!) in cui il cavaliere era proprio lui, il regista, che inseguiva il suo film impossibile contro ogni fortuna avversa.
Da La Repubblica, 27 settembre 2018


di Emiliano Morreale, 27 settembre 2018