Se son rose

Film 2018 | Commedia, +13 90 min.

Anno2018
GenereCommedia,
ProduzioneItalia
Durata90 minuti
Regia diLeonardo Pieraccioni
AttoriLeonardo Pieraccioni, Michela Andreozzi, Elena Cucci, Caterina Murino, Claudia Pandolfi Gabriella Pession, Mariasole Pollio, Antonia Truppo, Nunzia Schiano, Sergio Pierattini, Gianluca Guidi.
Uscitagiovedì 29 novembre 2018
DistribuzioneMedusa
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,32 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Leonardo Pieraccioni. Un film con Leonardo Pieraccioni, Michela Andreozzi, Elena Cucci, Caterina Murino, Claudia Pandolfi. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2018, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 29 novembre 2018 distribuito da Medusa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,32 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 14 gennaio 2019

Cosa succederebbe se qualcuno mandasse di nascosto alle tue ex dal tuo cellulare: "Sono cambiato. Riproviamoci!"...? In Italia al Box Office Se son rose ha incassato 4,3 milioni di euro .

Se son rose è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato nì!
2,32/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 1,83
PUBBLICO 2,63
CONSIGLIATO NÌ
La riflessione sincera di un eterno Peter Pan: i personaggi appassionano ma il film cede troppo all'implausibilità della trama.
Recensione di Paola Casella
martedì 27 novembre 2018
Recensione di Paola Casella
martedì 27 novembre 2018

Leonardo è un cinquantenne ostinatamente single che fa il giornalista di successo sul web occupandosi di alte tecnologie e ha una figlia di 15 anni, Yolanda, lascito di un matrimonio naufragato. Yolanda è stanca di vedere il padre nutrirsi di involtini primavera surgelati e crogiolarsi nel suo infantilismo regressivo, e pensa che la chiave di volta possa essere una relazione stabile. Per metterlo di fronte ai suoi innumerevoli fallimenti in materia sentimentale Yolanda decide di mandare a tutte le ex di Leonardo un sms che dice: "Sono cambiato. Riproviamoci!". E le sue ex rispondono, ognuna secondo la propria modalità.

La premessa di questa ennesima avventura cinematografica di Leonardo Pieraccioni contiene in sé un numero esorbitante di implausibilità, a cominciare dall'agiatezza economica di un giornalista web, per continuare con la disponibilità di una serie di donne adulte a rispondere ad un messaggino da parte del tipo che le ha lasciate per proseguire la sua strada di serial lover.

Ma come premessa comica è curiosa, e ha il potenziale per una di quelle farse alla francese cui il cinema d'oltralpe ci ha abituati negli ultimi anni. Il punto debole è la struttura narrativa creata da Pieraccioni insieme a Filippo Bologna, che cede spesso al buonismo e al moralismo di facciata e si lascia andare a svolte e dialoghi via via più improbabili.

I punti di forza invece sono una serie di personaggi che, pur nella loro assurdità, rivelano angolazioni interessanti, anche perché sono affidati all'interpretazione di una galleria di attori competenti, fra cui Antonia Truppo, Gianluca Guidi e soprattutto Gabriella Pession, che regala tenerezza e tempi comici impeccabili al ruolo di Elettra sul quale si sarebbe potuta costruire un'intera commedia: la virago pragmatica con un perverso ascendente su un farloccone di provincia come il Pieraccioni cinematografico.

La sceneggiatura, pur nelle sue derive demagogiche (fra cui il ritratto maschilista di un'oca giuliva detta 48 per il suo presunto numero di neuroni), lascia spazio all'improvvisazione vernacolare di Pieraccioni, vero punto di forza del comico. E apre a quella vena malinconica che, in un paio di occasioni (l'incontro con la fidanzatina del liceo, il dialogo finale con l'ex moglie), lascia intravvedere qualche sprazzo di autenticità autobiografica e un principio di vera autocritica.

La domanda centrale della storia, ovvero "Quando e perché finiscono gli amori?", nasconde uno strazio sincero, soprattutto nei confronti di un'unione matrimoniale terminata nonostante una figlia molto amata. Considerato che il suo nume tutelare dichiarato è Monicelli, Pieraccioni fa bene ad esplorare il lato amaro del proprio personaggio, smarcandosi occasionalmente dalla melassa.

Se son rose è la riflessione di un Peter Pan sulle proprie responsabilità nei fallimenti sentimentali collezionati nel tempo, ma anche sulla fragilità strutturale di una generazione maschile autocompiaciuta e programmaticamente immatura. Con un po' di coraggio in più Pieraccioni potrebbe uscire dalla dimensione fintamente fanciullesca ed entrare con successo in quella cinico-romantica alla Bill Murray, versione toscana.

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Pieraccioni ci spiega perché una storia finisce e ci si lascia.
Overview di Claudia Catalli
venerdì 24 agosto 2018

Leonardo Pieraccioni è tornato dietro la macchina da presa per la sua nuova commedia dal titolo Se son rose, dal 29 novembre in sala. Questa volta mira a indagare con il sorriso i motivi per cui una storia d'amore finisce e ci si lascia. Il protagonista, interpretato da Pieraccioni, è un giornalista per il web ma anche il padre di Yolanda (Mariasole Pollio). Sarà proprio quest'ultima, stufa di vedere il padre davanti alla tv, a ricontattare le sue ex con un sms che contiene la proposta di riprovarci.

Alla sua tredicesima prova da regista il comico ha scelto di tornare a girare nella sua Toscana, selezionando accuratamente un cast tutto al femminile.

Troviamo Claudia Pandolfi, nei panni della ex moglie, e il quartetto di interpreti Caterina Murino, Michela Andreozzi, Gabriella Pession e Antonia Truppo nei panni - che più curiosi e diversi non si può - delle ex fidanzate. Non solo ricordi viventi, ma promotrici di cambiamento: sono pronte a farlo riflettere tanto sui complicati meccanismi amorosi e relazionali, quanto sul suo ruolo di padre di una ragazza adolescente.

Così Micaela Andreozzi racconta a MYmovies.it la sua esperienza sul set: "Io interpreto il primo amore del protagonista, ma anche la ex legata al tradimento. Il bello è che non mi ricordo neanche di averlo tradito! Il set di Leonardo è rilassato e spassoso, mi ha fatto piacere che mi abbia coinvolto in un episodio così dolce: anche se entrambi siamo comici è venuto fuori qualcosa di molto tenero e a tratti serio".

Tutt'altro che serio il personaggio affidato all'ex bond girl Caterina Murino: "Io sono Benedetta, donna che non mi somiglia per niente... Sarò una suora laica, ho fatto una fatica per parlare in quel modo, mi vedrete buffa e divertente"

Un film a capitoli, a incontri, con volti di donna che si alternano tra passato e presente. Un viaggio sentimentale nel tempo, nel passato, per raccontare come la noia, la litigiosità, il tradimento e il cambiamento possano corrompere anche la più rosea storia d'amore.

Nota a margine: il film è dedicato alla figlia di Pieraccioni, Martina, di sette anni, a detta sua "l'unica donna della mia vita".

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 2 dicembre 2018
samanta

Leonardo è un giornalista del web con un certo successo professionale, ma è un disastro da punto di vista sentimentale e umano. Cordiale ma in fin dei conti solo, con una graziosa figlia di 15 anni Yolanda (Mariasole Pollio) un ex moglie Fabiola (Claudia Pandolfi), un legame piuttosto saltuario con la ricca e svampita Ginora (Elena Cucci), pochi veri legami con gli altri salvo con la [...] Vai alla recensione »

domenica 2 dicembre 2018
Begoloz

Film divertente e di una simpatia unica, i suoi film sono una garanzia di leggerezza e comicità mai volgare. Bella la musica e le location fatta di borghi con panorami mozzafiato. La scena con il cameo di Vincenzo Salemme da morire dal ridere. così  come la scena della cena con la quarta ex. Certo che abusa nel fare film sui suoi rapporti con le donne, ma lo fa veramente con grande [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 luglio 2020
Eloisa

 “Tornassi indietro sarei più paziente! Saprei apprezzare di più le donne che avevo accanto. Sono cambiato!”Quante volte nella vita abbiamo fatto una riflessione di questo genere? Ci siamo mai chiesti come sarebbe andata se avessimo affrontato le situazioni del nostro passato con le consapevolezze attuali?Avere il potere di tornare indietro e di non commettere più [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 aprile 2020
elgatoloco

In questo"Se son rose"(Leopardo Pieraccioni, come sempre anche autore della sceneggaitura, qui con Filippo Bologna coautore, 2018)è il tema del ricordo, della memoria, attraverso le ex ritrovate per un attimo, complici le mails inviate dalla figlia alle ignare , appunto, ex e ignaro il papà, a tenere banco, Film un po'stanco, ma complessivamente gradevole, anche con quella [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 marzo 2019
Onufrio

Uomo di mezza età, con un divorzio alle spalle ed una figlia adolescente, vive la propria vita impegnato fra il lavoro ed inconstanti rapporti sentimentali. Allora la figlia decide di rimettere in gioco il padre, mandando un messaggino a tutte le sue ex. Inizia così un'avventura che lo porterà a rivedere le sue vecchie fiamme, in una sorta di amarcord sentimentale.

lunedì 10 dicembre 2018
Roby 82

Pieraccioni signori è un poeta. C'è poco da dire. E il suo raccontare riguarda tutti noi. Noi siamo come lui, noi siam cresciuti con lui, con il suo Levante, il suo Ciclone, i suoi Fuochi d'artificio e i suoi Laureati. Ma appunto...siam cresciuti, e il tempo passa, passa per tutti inesorabile. Ciò che è nel passato rimarrà nel passato, anche se crescere e [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 giugno 2019
Felicity

Nel film appare evidente un lavoro intenso di ricerca della battuta, più o meno fiorita, della trovata comica che occhieggia all’attualità o anche a un pubblico più colto e smaliziato. Ma le risate stentano a fare capolino. Pieraccioni attore non ha una grande verve, e si sente poi in questa occasione la mancanza di una spalla più sguaiata e irredimibile.

domenica 2 dicembre 2018
shagrath

Pieraccioni ci propone il personaggio dello scapolo seduttore di mezza età che frequenta una “trombamica” di cui non si ricorda il nome, che non ha legami affettivi a parte che con la figlia che gli rinfaccia di essere un adorabile ozioso menefreghista. Esatto, il solito soggetto trito e ritrito. Proprio la figlia birbacciona dà il via alla commedia inviando, di nascosto, [...] Vai alla recensione »

sabato 22 aprile 2023
Lovemovies

Bravo Pieraccioni. Commedia divertente che pretende soltanto di far ridere e che ci riesce, e bene, senza cadere nella volgarità gratuita. Inutile stare a disquisire sulla "debolezza" della trama, che poi così tanto debole a me nemmeno sembra. Simpatici e imprevedibili gli incontri del cinquantenne (rimasto adolescente) con le 6 ex.

martedì 4 dicembre 2018
Ilamar

Dopo una lunga assenza torna Pieraccioni...con la solita solfa. Mi aspettavo qualcosa di diverso è invece sembra uno devi dei suoi vecchi film rivisitato e corretto. Lui che non si capisce perchè è sempre o single o separato mai con una famiglia. L'unica parte che ho trovato divertente è lo scambio di battute a doppio senso con Salemme, il resto volgarità buttate [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 novembre 2018
fro95

Come al solito Pieraccioni non delude mai, è una commedia romantica tutta da gustare. Per gli addetti al mestiere si nota la presenza di Bologna alla sceneggiatura e da quello che il regista aveva mostrato durante le pubblicità del film e nel trailer si era già capito che fosse un film interessante. Consigliato e adatto ai bambini!

sabato 12 febbraio 2022
ghinos

Ho coniato questo termine per l'unico motivo che non saprei trovare un altro termine per definire questo film, che vorrebbe segnare il "nuovo corso" del fantasioso regista-sceneggiatore-attore. Ebbene, diciamo subito che il film si lascia vedere, ben recitato, bella fotografia ma....finito lì. Con tutta la buona volontà, non si capisce cosa Pieraccioni voglia sottointendere, [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 giugno 2020
Veronica Nunziata

Un Pieraccioni decisamente invecchiato che fatica a decollare. Ritmo stanco, recitazione imbarazzante. Soprattutto quella femminile. Salvo la recitazione della Pandolfi, della signora Coscia e dell'attrice che lavora in convento, perché hanno quella professionalità che manca a tutte le altre. Ancora con le belle ragazze che vengono inserite per dare vita al film.

giovedì 13 febbraio 2020
enzo70

Pieraccioni interpreta Leonardo, un cinquantenne con un matrimonio fallito alle spalle, una figlia adolescente e nessuna voglia di lasciare la vita di single. Le insistenze della figlia per abbandonare una vita da irresponsabile lo porta a incontrare diverse donne, alcune già vecchie amanti, che, puntualmente, lo deludono. Il soggetto ci sta, ma il film è oggettivamente molto debole. Vai alla recensione »

domenica 16 dicembre 2018
Flaw54

Ormai i film di Pieraccioni sono questi e fa bene a farli, visti gli incassi che gli hanno permesso e gli permettono sicuramente una vita agiata. Pieraccioni è simpatico, divertente a vedersi, ma questo non è cinema. Una serie dii scenette ripetitive talvolta imbarazzanti ( l' episodio con la Pession per esempio ) che annoiano in modo indescrivibile.

lunedì 3 dicembre 2018
AlessandroG

Un Pieraccioni ormai spento e privo di verve dirige l'ennesima commedia che prova a vivere dei fasti che ebbe.  La sceneggiatura non è pessima ma il cast è senz'altro incapace di darle un'anima come testimoniano una Pandolfi decadente ed una Michela Andreozzi trapassata. Ho visto il film come ennesimo omaggio al Leonardo che fu, all'uomo che mi farà sempre [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 dicembre 2018
tersy

Francamente sono molto deluso da questi filmetto al punto di dire all'uscita che probabilmente mi sarei divertito di più vedendo un film-panettone!  così la pensano anche le tre amiche che erano con me per la scarsezza dei contenuti, le battute inesistenti, la scarsa comicità che manifesta un Pieraccioni evidentemente oramai arrivato alla fine.

sabato 1 dicembre 2018
Chiara2018

Il film che segna l'inizio della fine di Pieraccioni come regista. Comicità spicciola, non degna di questo nome, accento toscano esageratamente forzato, attrici a dir poco pessime: si salva solamente la figlia in quanto adolescente e forse inconsapevole di ciò che stava facendo. Pieraccioni se lo poteva risparmiare e le persone a lui vicine avrebbero potuto dirglielo invece di mandarlo al patibolo. [...] Vai alla recensione »

Frasi
Ma tutte le tue altre fidanzate che cosa avevano che non andava?
Una frase di Yolanda (Mariasole Pollio)
dal film Se son rose - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 29 novembre 2018
Maurizio Cabona
Il Messaggero

Leonardo Pieraccioni gira sempre lo stesso film toscano, ma ha esperienza di sceneggiatore e regista, cosi Se son rose è uno dei suoi lavori migliori. Ogni episodio ripropone a un giornalista di mezza età, già vincitore del premio Montanelli, un'ex fidanzata da riconquistare sotto gli occhi dell'ex moglie (Claudia Pandolfi) che s'è risposata. Il Nostro finge che ciò sia normale: parla di famiglia allargata, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 28 novembre 2018
Giulia Lucchini
La Rivista del Cinematografo

"Se son rose, fioriranno". Qui non solo non fioriscono le rose, perché i vecchi amori del protagonista, tirati improvvisamente fuori dal dimenticatoio, sono appassiti da anni. Ma (cosa ben più grave) non fiorisce proprio il film. O meglio neanche sboccia. L'intenzione di Pieraccioni è quella di portare sullo schermo una commedia sentimentale leggera.

giovedì 29 novembre 2018
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Squinternata commedia sentimentale di Leonardo Pieraccioni, forse la sua peggiore. Ma non è un conto facile. Qui è un giornalista web, separato, con una figlia adolescente, che riceve la visita di quattro ex, convocate dalla ragazzina. Per far cascare le braccia basta la prima, la suora laica Benedetta, pronta a dare una mano, in senso tutt'altra che metaforico, ai disabili in carrozzella.

NEWS
INFINITY
venerdì 30 ottobre 2020
 

Una galleria interessante di personaggi femminili per riflettere sui fallimenti in amore. Disponibile su Infinity. Vai all'articolo »

VIDEO RECENSIONE
mercoledì 5 dicembre 2018
A cura della redazione

Leonardo è un cinquantenne ostinatamente single che ha una figlia di 15 anni, Yolanda. La ragazza è stanca di vedere il padre crogiolarsi nel suo infantilismo regressivo, e pensa di metterlo di fronte ai suoi innumerevoli fallimenti in materia sentimentale. [...]

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