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Millennium - Quello che non uccide, una Lisbeth Salander sempre più letale e vendicativa

Nella scelta del Cinema di Sky il film incentrato sull'omonimo romanzo di David Lagercrantz, sequel della trilogia letteraria di Stieg Larsson scomparso nel 2004.
di Alessandro Buttitta

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Claire Foy (Claire Elizabeth Foy) (39 anni) 16 aprile 1984, Stockport (Gran Bretagna) - Ariete. Interpreta Lisbeth Salander nel film di Fede Alvarez Millennium - Quello che non uccide.
lunedì 5 agosto 2019 - Sky

Pochi personaggi negli ultimi anni sono diventati così iconici come quello di Lisbeth Salander. Nata dalla penna di Stieg Larsson, è un'implacabile hacker che, nella Svezia dei primi anni Duemila, riporta la giustizia dove questa manca. Memore del suo passato pieno di abusi e privazioni, si schiera a favore delle donne contro uomini che non conoscono cosa siano il rispetto e la considerazione verso il corpo e l'animo femminili. Una vendicatrice, non priva di contrasti interiori, che annulla sé stessa e il suo dolore in una lotta che lascia più di una cicatrice sulla pelle.

Figura imprescindibile della saga letteraria di Millennium, Lisbeth ha avuto al cinema tre volti. Il primo fu quello di Noomi Rapace in tre film (Uomini che odiano le donne, La ragazza che giocava con il fuoco, La regina dei castelli di carta) che nel 2009 hanno riscosso un successo notevole in Scandinavia e non solo. L'affermazione all'interno dei confini europei ha spinto diversi produttori americani a realizzare un remake a stelle e strisce. Nel 2011 alla regia c'è un talento assoluto, David Fincher, già firma di opere del calibro di Seven, Fight Club, The Social Network e Mindhunter. Stavolta il ruolo è affidato a Rooney Mara.

Nel 2018 un altro cambio della guardia. È il turno di Millennium - Quello che non uccide, film incentrato sull'omonimo romanzo scritto da David Lagercrantz, sequel della trilogia letteraria di Stieg Larsson scomparso nel 2004. Dietro alla macchina da presa c'è l'uruguaiano Fede Álvarez (La casa, Man in the Dark); la parte della protagonista va invece a Claire Foy, attrice inglese di grande spessore, conosciuta per esser stata la Regina Elisabetta II nelle prime due stagioni di The Crown e per aver prestato le fattezze a Janet Armstrong nel pregevole First Man di Damien Chazelle.

In onda su Sky Cinema Uno a partire da lunedì 5 agosto alle 21.15, disponibile anche on demand, Millennium - Quello che non uccide rilancia il personaggio ideato da Larsson in modo molto dinamico. Sempre letale, sempre vendicativa, sempre risoluta, la donna è costretta però a regolare i conti con la sua torbida adolescenza. Del resto, come recita una delle battute più significative del film, "il passato è come un buco nero: se ti avvicini troppo ti risucchia e scompari".
Alessandro Buttitta

In una trama che si sviluppa freneticamente, l'oscura eroina si ritrova a fronteggiare un'organizzazione criminale che vuole impossessarsi di alcune testate nucleari. Vengono coinvolti così servizi segreti, brillanti ingegneri, malviventi vari ed eventuali. C'è spazio anche per Mikael Blomkvist, giornalista noto ai fan della saga, stavolta con un ruolo e un minutaggio da comprimario. In quest'occasione gli presta le fattezze Sverrir Gudnason, ultimamente apprezzato con la racchetta in mano nel Borg McEnroe (2017) di Janus Metz Pedersen.

In Millennium - Quello che non uccide, pur non venendo meno lo spirito dei romanzi e dei film precedenti, il regista e la sua squadra di sceneggiatori non affondano mai il colpo. Si fermano sempre un attimo prima rinunciando programmaticamente alle scelte che avevano reso il lavoro di Fincher un'opera disturbante. Si vedano i risvolti della sessualità della protagonista interpretata da Claire Foy. Riprendendo una celebre dichiarazione di Alfred Hitchcock, Alvarez ha spesso posto l'attenzione su come egli abbia cercato di girare le scene d'amore al pari delle scene di morte, e viceversa. Le intenzioni però, a ben vedere, sono rimaste tali.

Tra le prime visioni di Sky Cinema di agosto, il film privilegia l'azione all'approfondimento psicologico. Messe in un angolo le più diverse pretese autoriali, punta sul ritmo incalzante, sulle esplosioni, sulle fughe rocambolesche, su scontri che ricordano per certi versi quelli già visti nell'antitetico Atomica bionda (guarda la video recensione) o negli ultimi capitoli di James Bond. Grande merito va dato in tal senso alla fotografia di Pedro Luque e al montaggio ottimamente curato da Tatiana S. Riegel.


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In foto una scena del film Millennium - Quello che non uccide.
In foto una scena del film Millennium - Quello che non uccide.
In foto una scena del film Millennium - Quello che non uccide.

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