Il ritratto del disorientamento dei giovani messicani e la ricerca di una cultura nazionale. Recensione di Francesca Ferri, legge Francesco Buttironi.
di A cura della redazione
Eterni studenti, Juan e Benjamin pianificano un colpo grosso: entrare nel Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico e rubare alcune preziose opere. La missione va a buon fine ma dovranno presto fuggire per salvare il bottino e la propria pelle.
Ispirato ad eventi realmente accaduti nel 1985, il film riconduce a quell'evento per raccontare una storia messicana e universale al tempo stesso.
Il regista Ruizpalacios riflette su una generazione di ragazzi di Città del Messico senza meta. Ragazzi disorientati e indecisi che si lasciano vivere senza vocazioni né ambizioni.
I protagonisti si trasformano così in perfetti Bonnie e Clyde ed il loro viaggio si trasforma in un vagabondaggio senza senso sull'onda del vento, in cui anche il regista si lascia spesso trascinare.
In occasione dell'uscita al cinema di Museo - Folle rapina a Città del Messico, in sala dal 31 ottobre, Francesco Buttironi interpreta la recensione di Francesca Ferri.