giampa
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sabato 24 marzo 2018
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dio e' donna
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Può certamente colpire le coscienze dei Cristiani ortodossi o meno o appartenenti a tale cultura ma almeno riequilibra un rapporto da secoli espresso solo al maschile. Chi può affermare che Dio e solo espressione maschile? In una società pluralistica, libera e osservante i principi della parola di Cristo siamo tutti uguali e abbiamo le stesse opportunità, sopratutto se tocchiamo l'aspetto spirituale/religioso. Quindi ben venga il rivalutare culturalmente, anche tramite il cinema, la figura di Maria di Magdala apostola tra gli apostoli. Donna piena di Fede e di vero Amore Cristiano.
Attendiamo con fiducia dalla chiesa cattolica una donna Papa.
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maumauroma
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sabato 24 marzo 2018
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maria maddalena
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Nel suo Maria Maddalena Garth Davis rievoca l' ultimo periodo della vita di Gesu' di Nazareth. E la sofferta parabola del Nazzareno viene filtrata attraverso la complessa figura di Maria di Magdala,il personaggio femminile forse piu' discusso dell' intero Nuovo Testamento. Donna generosa e pia seguace del Messia secondo i Vangeli Canonici, prostituta redenta, poi divenuta amante o addirittura moglie del Profeta secondo alcune testimonianze riportate negli Scritti Apocrifi. Fino a essere definita oggi Apostola tra gli Apostoli dalla Chiesa Cattolica. Nel suo film, Davis ci offre una Maria Maddalena per cosi dire protofemminista, che si rifiuta di sottostare alle imposizioni maschiliste del padre e dei parenti, e che nonostante le minacce, decide di seguire il Cristo, di cui certamente subisce il Carisma, abbracciando la sua dottrina, fino a essere testimone del suo Calvario e,forse, della sua Resurrezione.
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Nel suo Maria Maddalena Garth Davis rievoca l' ultimo periodo della vita di Gesu' di Nazareth. E la sofferta parabola del Nazzareno viene filtrata attraverso la complessa figura di Maria di Magdala,il personaggio femminile forse piu' discusso dell' intero Nuovo Testamento. Donna generosa e pia seguace del Messia secondo i Vangeli Canonici, prostituta redenta, poi divenuta amante o addirittura moglie del Profeta secondo alcune testimonianze riportate negli Scritti Apocrifi. Fino a essere definita oggi Apostola tra gli Apostoli dalla Chiesa Cattolica. Nel suo film, Davis ci offre una Maria Maddalena per cosi dire protofemminista, che si rifiuta di sottostare alle imposizioni maschiliste del padre e dei parenti, e che nonostante le minacce, decide di seguire il Cristo, di cui certamente subisce il Carisma, abbracciando la sua dottrina, fino a essere testimone del suo Calvario e,forse, della sua Resurrezione.
La pellicola del regista australiano risulta purtroppo molto deludente. Banalmente convenzionale e pedissequamente agiografico, il film si caratterizza per un ritmo di montaggio di una lentezza esasperante. I dialoghi sono quelli tipici di quasi tutti i lavori cinematografici inerenti la vita di Gesu', cioe' mettono in bocca ai personaggi, presumibilmente del tutto analfabeti, la tipica fraseologia evangelica, forbita, elegante e ricca di simbolismi trascendenti, quasi essi si sentissero gia' nei libri di storia o all' interno delle Sacre Scritture. Mediocre risulta anche la prova interpretativa di Rooney Mara e di Joaquin Phoenix.,La prima offre di Maria Maddalena un' immagine sbiadita, monocorde e poco espressiva, il secondo conferisce alla figura del Redentore un' impronta da santino-santone, un po' imbolsito e invecchiato, nonostante lo sguardo ceruleo che ogni tanto fulmina gli astanti. Credo che se non si hanno idee innovative da mettere su pellicola inerenti la vita di Gesu Cristo, forse sarebbe meglio non affrontare questo delicato argomento e pensare ad altro. Eppure in passato, anche se con risultati piu' o meno convincenti, alcuni registi almeno hanno tentato di seguire strade nuove per delineare la complessa figura del Messia. Da ricordare sicuramente Pasolini, con il suo bel Vangelo secondo Matteo, Damiani con l' interessante L' Inchiesta, Scorsese con il discusso L' ultima tentazione di Cristo. Perfino Mel Gibson, con la sua sanguinosa e violenta Passione ha cercato un percorso alternativo facendo parlare gli attori in aramaico.Peccato, una occasione persa
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flyanto
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giovedì 22 marzo 2018
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la vera storia di maria maddalena
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E' perfettamente plausibile che in periodo pasquale escano nelle sale cinematografiche pellicole concernenti temi legati alla religione Cristiana ed alle Sacre Scritture ed ora è la volta di "Maria Maddalena".
La storia di questo controverso personaggio della Bibbia viene molto ben dettagliatamente raccontata in questo film, ribaltando l'iconografia classica di questa donna, ritenuta per lo più una peccatrice che Cristo perdona per la sua promiscuità.
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E' perfettamente plausibile che in periodo pasquale escano nelle sale cinematografiche pellicole concernenti temi legati alla religione Cristiana ed alle Sacre Scritture ed ora è la volta di "Maria Maddalena".
La storia di questo controverso personaggio della Bibbia viene molto ben dettagliatamente raccontata in questo film, ribaltando l'iconografia classica di questa donna, ritenuta per lo più una peccatrice che Cristo perdona per la sua promiscuità. Invece, come si evince dalla storia rappresentata sullo schermo, ella è stata una delle prime donne apostoli che, affascinata dalla figura di Gesù Cristo, ha abbandonato la propria famiglia, ribellandosi alla volontà del padre che, com'era consuetudine, l'aveva già promessa in sposa ad un uomo, al fine di seguire il Messia e diffondere, insieme agli altri compagni il Verbo del Redentore e dispensare opere di carità ai bisognosi. E' stata anche colei che, insieme alla Madonna, ha scoperto per prima il corpo di Nostro Signore risorto.
Pellicola, dunque, estremamente interessante e molto ben girata con una fotografia alquanto suggestiva in luoghi altrettanto intensi ed affascinanti che riproducono in maniera precisa quelli in cui, si pensa, siano avvenuti gli importatni insegnamenti legati alla figura di Cristo. L'attrice Rooney Mara impersona molto efficacemente Maria Maddalena e, con la sua figura esile ed il suo volto di una bellezza esteticamente raffinata ben incarna la rivisitazione di questo singolare e mal conosciuto personaggio biblico. L'andamento della sua evoluzione è lento ma quanto mai confacente alla tipologia della materia che si sta narrando e, di conseguenza,atto anche ad immergere lentamente lo spettatore in un'atmosfera sacra e religiosa.
Consigliabile a chi è interessato ad argomenti biblici.
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carloalberto
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giovedì 22 marzo 2018
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tentativo fallito
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Garth Davis dirige l’ennesimo film sul Cristo, assumendo però, come novità, il punto di vista di Maria Maddalena, Rooney Mara, che dovrebbe, almeno nelle intenzioni dell’autore, risultare la cooprotagonista, non solo del plot narrativo, ma addirittura della storia sacra narrata nei Vangeli. Ardita e velleitaria aspirazione. Ovviamente, quando il protagonista è Dio è difficile, anzi impossibile, decentrarne la posizione e nonostante si cerchi di sminuirlo ed umanizzarlo fino a renderlo, nell’interpretazione, occorre sottolineare, coerente di Joaquin Phoenix, uomo tra gli uomini, senza nessun carisma soprannaturale, il Cristo non può che rimanere il protagonista assoluto in una storia sacra che è radicata da millenni nella cultura occidentale e nella coscienza di ciascuno di noi, che, detto crocianamente, non può non dirsi cristiano.
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Garth Davis dirige l’ennesimo film sul Cristo, assumendo però, come novità, il punto di vista di Maria Maddalena, Rooney Mara, che dovrebbe, almeno nelle intenzioni dell’autore, risultare la cooprotagonista, non solo del plot narrativo, ma addirittura della storia sacra narrata nei Vangeli. Ardita e velleitaria aspirazione. Ovviamente, quando il protagonista è Dio è difficile, anzi impossibile, decentrarne la posizione e nonostante si cerchi di sminuirlo ed umanizzarlo fino a renderlo, nell’interpretazione, occorre sottolineare, coerente di Joaquin Phoenix, uomo tra gli uomini, senza nessun carisma soprannaturale, il Cristo non può che rimanere il protagonista assoluto in una storia sacra che è radicata da millenni nella cultura occidentale e nella coscienza di ciascuno di noi, che, detto crocianamente, non può non dirsi cristiano. Il confronto con Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini è inevitabile per la scelta della identica location, i sassi di Matera, ma le analogie si fermano qui. Il paragone sarebbe impietoso. Quello è un capolavoro assoluto, il film più bello realizzato sulla figura del Messia. Questo è un tentativo fallito di raccontare la stessa storia in modo diverso incentrando il racconto sul personaggio della Maddalena, con un approccio forse politicamente corretto ma sbagliato concettualmente. La voce di Enrico Maria Salerno rimarrà per sempre la voce del Cristo cinematografico, mentre qui il doppiatore biascica, farfuglia, sibila, accentuando la figura di un Cristo minore, al cospetto di una Maria Maddalena sicura di sé, algida e nobile eroina, quasi antesignana di Ingrid Bergman nella Giovanna d’Arco di Fleming del ’48, che sopravanza per fede e per intelligenza gli apostoli, ridotti a uomini rozzi che hanno travisato completamente il messaggio cristiano. Un film da archiviare o nella migliore delle ipotesi una pietra di paragone in negativo per futuri tentativi, meno maldestri e superficiali, di rivisitare la storia sacra in modo originale.
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federico
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giovedì 22 marzo 2018
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incito a vederlo ... e mie riflessioni ..
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Innanzitutto, premetto, non lasciatevi influenzare da chi vuole farvi credere che il film in questione costituisca una bandiera del femminismo, utilizzando come vessillo il sublime e carismatico personaggio di Maria Maddalena. L'inferiorità della donna nei confronti dell'uomo, era cultura per l'epoca e l'atteggiamento di rivalsa da lei espresso, riscontrabile in alcune scene, è giustificato dal suo stesso carisma e ne sottolinea il ruolo di autentica apostola del Cristo.
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Innanzitutto, premetto, non lasciatevi influenzare da chi vuole farvi credere che il film in questione costituisca una bandiera del femminismo, utilizzando come vessillo il sublime e carismatico personaggio di Maria Maddalena. L'inferiorità della donna nei confronti dell'uomo, era cultura per l'epoca e l'atteggiamento di rivalsa da lei espresso, riscontrabile in alcune scene, è giustificato dal suo stesso carisma e ne sottolinea il ruolo di autentica apostola del Cristo. Il film è sintetico al punto giusto, riguardo l'esposizione dei fatti. Tale sintesi, tralasciando i fatti particolari della passione di Cristo, permette di concentrare l'attenzione sul significato teologico, cioè sul senso profondo e complesso del perdono, dell'amore e della misericordia, come uniche armi per ottenere giustizia e pace interiore. Queste le caratteristiche della struttura trascendentale, identificabile con il regno di Dio. Il comportamento essenziale dell'uomo, secondo le suddette caratteristiche, già permette la realizzazione di tale Regno, qui sulla terra.I personaggi del film sono realistici, visi non belli all'estremo come è caratteristico di un certo vecchio stile cinematografico Holliwoodiano.Nel film Pietro è rappresentato da un uomo di pelle nera con denti storti e macchiati come a voler sottolineare il realismo del personaggio;ciò, in relazione al contesto storico, marca l'efficacia del significato teologico.Curiosa è l'alienazione da certi schemi di trama: notare il contesto del suicidio di Giuda.Individuato anche un riferimento ai vangeli apocrifi, nella scena che descrive, con veridicità, la paternità di Pietro. Ciò linteressa perchè conferisce un ulteriore valore agli scritti gnostici, rendendo loro giustizia. Un plauso merita il regista per aver precisato, nelle righe che compaiono a fine film, che Maria Maddalena non fu affatto una prostituta; definirla tale fu un ignobile e volgare atteggiamento di un vecchio papa di cui non ricordo e non voglio ricordare il nome. La Chiesa ha smentito questa calunnia nei confronti di Maria Maddalena,rifacendosi ai reali contenuti delle Scritture.Questo film, in maniera concordante con i contenuti delle Sacre Scritture, dimostra la legittimità dell'apertura della chiesa al sacerdozio femminile.
Federico Canziani (Bergamo)
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martedì 20 marzo 2018
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soporifero
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Film lentissimo con dialoghi forzati. Regia e fotografia soporiferi
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cardclau
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domenica 18 marzo 2018
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terribilmente noioso
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Garth Davis deve essere stato bocciato alla scuola di dottrina della sua parrocchia, nei suoi anni più verdi. Per quanto ce l'abbia messa tutta, non deve essere mai passato agli esami di riparazione. Adesso tenta di essere reintegrato dalla sua comunitò religiosa con un "pio" film su Maria Maddalena. Alla fine del film scopriamo che nel 519 dc papa Gregorio 1 l'aveva dichiarata, spregevolmente, "una prostituta". E che nel 2016 il Vaticano l'aveva dichiarata "l'apostola degli apostoli". Ma ci risiamo, abbiamo sempre la vetusta versione del padre nostro "... non ci indurre in tentazione ...", per cui Dio ci avrebbe fornito in mezzo le gambe di un coso o una cosetta solo per metterci alla prova? Maria Maddalena fosse anche stata un prostituta, cosa sarebbe cambiato? Le prostitute non sono degli esseri umani come gli altri, capaci di provare emozioni, gioia e dolore, di gesti di solidarietà, o di egoismo? Per dirla alla Shakespeare, se si pungono, non sanguinano? Per riprendere papa Francesco, chi sono io per giudicare? Non c'è che dire, il film è politically correct: Gesù, anche se anzianotto, è chiaramente anglo-saxon, un guru che sembra saperla lunga, ma che, come certi medici, imbroglia le carte, in modo che gli altri non capiscano un tubo, forse anche lui.
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Garth Davis deve essere stato bocciato alla scuola di dottrina della sua parrocchia, nei suoi anni più verdi. Per quanto ce l'abbia messa tutta, non deve essere mai passato agli esami di riparazione. Adesso tenta di essere reintegrato dalla sua comunitò religiosa con un "pio" film su Maria Maddalena. Alla fine del film scopriamo che nel 519 dc papa Gregorio 1 l'aveva dichiarata, spregevolmente, "una prostituta". E che nel 2016 il Vaticano l'aveva dichiarata "l'apostola degli apostoli". Ma ci risiamo, abbiamo sempre la vetusta versione del padre nostro "... non ci indurre in tentazione ...", per cui Dio ci avrebbe fornito in mezzo le gambe di un coso o una cosetta solo per metterci alla prova? Maria Maddalena fosse anche stata un prostituta, cosa sarebbe cambiato? Le prostitute non sono degli esseri umani come gli altri, capaci di provare emozioni, gioia e dolore, di gesti di solidarietà, o di egoismo? Per dirla alla Shakespeare, se si pungono, non sanguinano? Per riprendere papa Francesco, chi sono io per giudicare? Non c'è che dire, il film è politically correct: Gesù, anche se anzianotto, è chiaramente anglo-saxon, un guru che sembra saperla lunga, ma che, come certi medici, imbroglia le carte, in modo che gli altri non capiscano un tubo, forse anche lui. Di contaltare un Simon Pietro nero, ma che come tutti i suoi colleghi maschi, non riesce a vedere al di là del proprio naso. Infine Maria Maddalena, tanto osteggiata dalla famiglia perché donna, in un trionfo femminista, giustamente casto, l'unica a capire. Film lentissimo e inutilmente sentimentale, degno della visione della classe dominante, assoluta ma ridicola.
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giajr
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venerdì 16 marzo 2018
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maria di magdala e giuda le storie vere
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Un film che fornisce una necessaria e doverosa rilettura della storia.
E proprio grazie a questa operazione di correzione, si rende necessaria un recensione impostata in modo diverso rispetto ad una tradizionale trattazione.
Simbologia pulita, fedele in ogni riferimento che ne consente l'introduzione di questa figura (la simbologia, appunto)...
Maria di Magdala la prima femminista del cristianesimo...
Maria di Magdala l'apostolo degli apostoli...
Giuda, un uomo sofferente ma buono.
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Un film che fornisce una necessaria e doverosa rilettura della storia.
E proprio grazie a questa operazione di correzione, si rende necessaria un recensione impostata in modo diverso rispetto ad una tradizionale trattazione.
Simbologia pulita, fedele in ogni riferimento che ne consente l'introduzione di questa figura (la simbologia, appunto)...
Maria di Magdala la prima femminista del cristianesimo...
Maria di Magdala l'apostolo degli apostoli...
Giuda, un uomo sofferente ma buono...
ANDIAMO CON ORDINE:
La società ebraica di quel tempo (33 Dopo Ctisto): un perfetto parallelismo con la società islamica/musulmana di oggi: la donna velata, la donna di proprietà del marito o del padre o dei fratelli con tutti gli usi ed abusi correlati...
Fu Gregorio Magno a definire Maria di Magdala, arbitrariamente, una prostituta ma studiando i Vangeli si cspisce che non è per niente così...
Maria è citata solo dodici volte nei Vangeli canonici e mai da Paolo.
Nel giugno 2016 Papa Francesco ha elevato il giorno della celebrazione di Maria di Magdala da “memoria” a “festa”, il medesimo trattamento che é riservato ai dodici apostoli. Il motivo di questa decisione risiede nella necessità di riflettere più profondamente sulla dignità della donna e rafforzarne il ruolo nella Chiesa e nella società; una donna che è stata apostola e già definita da Tommaso d’Aquino “apostola degli apostoli”.
Maria Magdalena non è la prostituta che bagna i piedi di Gesù con le sue lacrime e li asciuga con i suoi capelli, lei è l'apostola di Gesù, la più forte e la più decisa.
Colei che aveva abbandonato la casa paterna ed i fratelli, venendo da loro ripudiata, in quanto non accettava di essere data in sposa all'uomo che loro avevano scelto per lei. Colei che non accettava che la donna fosse trattata come un oggetto senza Spirito.
I 12 versetti evangelici che narrano di Maria di Magdala non consentono certo la diffamazione che le aveva attribuito in modo totalmente errato Papa Gregorio Magno nel VI secolo e che ancora oggi nell'immaginario collettivo tutti ripetono.
Nel Vangelo di Luca 8,2-3, Maria di Magdala, detta Magdalena, era una donna benestante assuntasi il compito, insieme ad altre, di sostenere Gesù e i discepoli con i suoi beni come riconoscenza per essere stata guarita da una grave malattia a cui il Vangelo accenna dicendo che da lei «erano usciti sette demoni» (in realtà, si trattava delle crisi isteriche che la coglievano quando il padre ed i fratelli volevano imporle i mariti che sceglievano per lei).
Da allora Maria di Magdala seguì sempre Gesù, fino ai piedi della croce.
Gesù ebbe con lei un rapporto privilegiato, che ai nostri giorni ha ovviamente scatenato una serie di probabili ed umane conclusioni, ma che comunque nulla hanno a che fare con la pratica della prostituzione.
Nel II secolo nel Vangelo apocrifo di Filippo, è scritto (versetto 64): «La compagna del Figlio è Maria Maddalena. Il Signore amava Maria più di tutti i discepoli e spesso la baciava sulla bocca».
Il legame, seppur di grande affetto, di Gesù verso Magdalena è comprovato dal fatto che in tutti i quattro Vangeli canonici lei è sempre nominata per prima tra i pochi testimoni ai quali apparve il Risorto.
Nel Vangelo di Giovanni (20,16), nello struggente dialogo della mattina di Pasqua, Gesù il Risorto per farsi riconoscere la chiama per nome: “Maria!” e poi la manda ad annunciare la risurrezione agli apostoli consacrandola per l’appunto “apostola degli apostoli”, non senza il disappunto di Pietro che si domanda perché fosse stata scelta solo lei.
Questa è una delle scene finali del film.
E di Giuda Iscariota, figlio di Simone, che dire?
Giuda é stato l'apostolo più motivato, quello con la luce della speranza negli occhi... l'uomo di cui Gesù si fidava completamente, che gestiva le finanze di tutti gli apostoli.
L'uomo messo alla prova dalla sofferenza derivante dalla perdita della sua famiglia.
In Gesù, il suo seguace, cercava un segnale della vita eterna, la conferma che il Rabbi fosse l'unigenito figlio di Dio.
Povero Giuda...
Lui ha praticato il suo tradimento nella certezza che il Padre avrebbe comunque salvato suo figlio, Giuda ne era certo: nulla sarebbe successo!
Giuda é stato, tra tutti gli apostoli, il miglior compagno di Maria di Magdala e lei è stata capace di perdonarlo, così come il Rabbi andava insegnando.
Giuda, subito dopo la crocifissione di Gesù ed il perdono di Maria Magdalena, si uccide impiccandosi.
Il film di Garth Davis è un'opera sapiente, studiata, fedele ed armoniosa.
Fotografia, scenografie, inquadature e musiche sono eccellenti, fluide ed in perfetta combinazione tra loro.
Un film apparentemente lento, ma in realtà solamente riflessivo.
Veramente bravi gli attori ed il doppiaggio ineccepibile.
Una sola pecca: non è un film emozionante che non tocca nel profondo le corde del cuore. Peccato...
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[+] rivisitazione di un mal noto personaggio biblico
(di antoniomontefalcone)
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[+] grazie dell'excursus, giajr...
(di maramaldo)
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kimkiduk
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venerdì 16 marzo 2018
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brutto anche per un ateo
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Film assolutamente diverso dalla recensione. Il trailer mi aveva coinvolto, il cast anche, ma sinceramente su 8 al cinema 3 almeno dormivano e 4 sbadigliavano.
Phoenix ormai forse lo perdiamo. Colpa forse del regista, ma la figura di Cristo (spero di non essere blasfemo) sembrava più narcolettico per non dire peggio.
E poi alcune scritte storiche, anche se non conosco bene la storia per mio scarso interesse, mi sembrano errori.
Gesù è andato in Galilea solo nel 33 d.C. (come scritto all'inizio), ha conosciuto Maria di Magdala solo negli ultimi mesi? Non lo sapevo.
Comunque da ateo mi attengo solo al giudizio cinematografico e si salva solo la fotografia ed i costumi per me, per il resto dialoghi scarsi, storia senza slanci nemmeno per chi ha fede.
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Film assolutamente diverso dalla recensione. Il trailer mi aveva coinvolto, il cast anche, ma sinceramente su 8 al cinema 3 almeno dormivano e 4 sbadigliavano.
Phoenix ormai forse lo perdiamo. Colpa forse del regista, ma la figura di Cristo (spero di non essere blasfemo) sembrava più narcolettico per non dire peggio.
E poi alcune scritte storiche, anche se non conosco bene la storia per mio scarso interesse, mi sembrano errori.
Gesù è andato in Galilea solo nel 33 d.C. (come scritto all'inizio), ha conosciuto Maria di Magdala solo negli ultimi mesi? Non lo sapevo.
Comunque da ateo mi attengo solo al giudizio cinematografico e si salva solo la fotografia ed i costumi per me, per il resto dialoghi scarsi, storia senza slanci nemmeno per chi ha fede. Figure degli apostoli quasi piatte, Pietro di colore e anche di questo ho qualche dubbio e Maria di Magdala che in fin dei conti racconta l'ascensione al cielo di Gesù quasi come fosse un miraggio.
Film sinceramente brutto, la storia si sa è quella quindi difficile inventare cose nuove, ma il buon Davis ha davvero speso poca fantasia.
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venerdì 16 marzo 2018
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per carita'
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Ma per carità... un Cristo dallo sguardo torvo che sembra alienato o un alieno, una storia senza una linea se non quella di accreditare la Maddalena come la "moglie" di Cristo e per far ciò travia tutto ciò che dai Vangeli (anche quelli apocrifi) riportano... frasi e contesti storici fuori tempo e fuori luogo (la parabole del grano di senape è stata pronunciata a tutti e non solo alla Maddalena, o come la elevazione ad Apostola degli Apostoli da parte del Vaticano che non risulta al vero: il Papa ha solo elevato la memoria di S.Maria Maddalena a festa - l'incipit Apostola degli Apostoli è più antico e riguarda l'ordine dei predicatori o domenicani, sono loro che la venerano come Apostola degli Apostolietc etc).
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Ma per carità... un Cristo dallo sguardo torvo che sembra alienato o un alieno, una storia senza una linea se non quella di accreditare la Maddalena come la "moglie" di Cristo e per far ciò travia tutto ciò che dai Vangeli (anche quelli apocrifi) riportano... frasi e contesti storici fuori tempo e fuori luogo (la parabole del grano di senape è stata pronunciata a tutti e non solo alla Maddalena, o come la elevazione ad Apostola degli Apostoli da parte del Vaticano che non risulta al vero: il Papa ha solo elevato la memoria di S.Maria Maddalena a festa - l'incipit Apostola degli Apostoli è più antico e riguarda l'ordine dei predicatori o domenicani, sono loro che la venerano come Apostola degli Apostolietc etc). Va bene che i film sono romanzati, che il regista ha voluto dare il suo tocco ma la fine è allucinante...La Vergine Maria ha seguito gli Apostoli e non Maria Maddalena come il film ha voluto far intendere. Pessimo assolutamente pessimo per storia, trama e scene
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