marcoricciotti
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domenica 30 settembre 2018
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marche e montefeltro dopo il papa.
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Ho un'eta' in cui gli entusiamii, normalmente, lasciano il posto alla critica ed al dubbio. Il film di Ripalti invece ha risvegliato in me l'euforia dei tempi andati. Ripalti ci ha raccontato una storia vera, una storia della nostra gente, una storia di sofferenza e di prepotenze subite dagli ultimi, una storia di fame ma anche di orgogloglio, di voglia di riscatto.
Bellssima la fotografia, magnifici i costumi, autentiche le facce degli attori, tra i quali spicca quella feroce di Santino Frontini.
Un film che e' la prova provata di come con un budget estremamente risicato si possa fare un gran bel lavoro. Naturalmente quando si coniugano capacita' ed intelligenza.
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Ho un'eta' in cui gli entusiamii, normalmente, lasciano il posto alla critica ed al dubbio. Il film di Ripalti invece ha risvegliato in me l'euforia dei tempi andati. Ripalti ci ha raccontato una storia vera, una storia della nostra gente, una storia di sofferenza e di prepotenze subite dagli ultimi, una storia di fame ma anche di orgogloglio, di voglia di riscatto.
Bellssima la fotografia, magnifici i costumi, autentiche le facce degli attori, tra i quali spicca quella feroce di Santino Frontini.
Un film che e' la prova provata di come con un budget estremamente risicato si possa fare un gran bel lavoro. Naturalmente quando si coniugano capacita' ed intelligenza.
Conoscendo la storia della Banda mi complimento con la sceneggiatura, la quale, pur adattando la storia con le esigenze di una fiction, non ha perso di vista i passaggi piu' importanti della parabola della Banda.
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alesimoni
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domenica 4 novembre 2018
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fantastici i banditi marchigiani!
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Gran esordio del giovanissimo Claudio Ripalti, che con poche risorse, attori semi-professionsisti ma tante idee e una terra meravigliosa come sfondo, sforna un'eccellente opera prima. La storia è credibile, gli attori bravissimi e calati nel ruolo, ma è la fotografia la principale protagonista: le riprese in campo lungo sono sensazionali, e paragonabili a quelle di film con budget ben più cospicui. Ci sono perdonabilissimi errori di gioventù, come forse l'eccessiva lunghezza e qualche piccola falla nella sceneggiatura, ma questo ragazzo va tenuto d'occhio. Ottimo lavoro, speriamo che venga apprezzato anche dai vari direttori di festival.
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dariapaoletti
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lunedì 8 ottobre 2018
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un film che parla di tutti noi, della nostra storia e delle origini del nostro paese. da non perdere!
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ebbene si, siamo in Italia. Chi l'avrebbe mai detto?! Si tratta di un western 100% made in Italy che nulla ha da invidiare alle grandi pellicole americane. Quegli scorci mozzafiato non sono i canyon statunitensi ma sono l'orgoglio di una poesia tutta nostrana. E la storia è VERA sotto ogni punto di vista; oltre a narrare le vicende di una banda di briganti che abitavano le nostre terre all'alba dell'unità d'Italia, il film racconta uno spaccato di vita vissuta all'interno di un'epoca che ha segnato profondamente la nostra storia. In questo clima risorgimentale ideali di libertà, lealtà, giustizia, coraggio e amicizia si fanno strada fra i peggiori vizi che ammorbano da sempre l'esistenza umana e ci mostrano il lato virtuoso del "brigante" (e qui mi verrebbe da dire "fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza", in effetti).
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ebbene si, siamo in Italia. Chi l'avrebbe mai detto?! Si tratta di un western 100% made in Italy che nulla ha da invidiare alle grandi pellicole americane. Quegli scorci mozzafiato non sono i canyon statunitensi ma sono l'orgoglio di una poesia tutta nostrana. E la storia è VERA sotto ogni punto di vista; oltre a narrare le vicende di una banda di briganti che abitavano le nostre terre all'alba dell'unità d'Italia, il film racconta uno spaccato di vita vissuta all'interno di un'epoca che ha segnato profondamente la nostra storia. In questo clima risorgimentale ideali di libertà, lealtà, giustizia, coraggio e amicizia si fanno strada fra i peggiori vizi che ammorbano da sempre l'esistenza umana e ci mostrano il lato virtuoso del "brigante" (e qui mi verrebbe da dire "fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza", in effetti). L'intero film è Poesia pura, dai dialoghi alle immagini, la fotografia sublime e la musica mozzafiato concorrono alla riscoperta di un pezzo della nostra storia che auspico venga riscoperto anche dai più giovani e nuovamente apprezzato grazie a questo film. Lo consiglio anche ai ragazzi che poco conoscono, ahimè, della nostra storia e della fatica quotidiana che i nostri nonni e i nostri bisnonni affrontavano con immensa dignità, nonostante tutto. UN FILM DA VEDERE INSOMMA.
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