Il colpevole - The Guilty

Film 2018 | Thriller, +13 85 min.

Regia di Gustav Möller. Un film Da vedere 2018 con Jakob Cedergren, Jessica Dinnage, Omar Shargawi, Johan Olsen, Jacob Lohmann. Cast completo Titolo originale: The Guilty. Genere Thriller, - Danimarca, 2018, durata 85 minuti. Uscita cinema giovedì 7 marzo 2019 distribuito da Bim Distribuzione, Movies Inspired. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,70 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 febbraio 2020

Asger Holm è l'operatore telefonico di un servizio di emergenza. Un giorno deve affrontare un caso di criminalità estrema. Il film ha ottenuto 3 candidature agli European Film Awards, In Italia al Box Office Il colpevole - The Guilty ha incassato 343 mila euro .

Il colpevole - The Guilty è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato assolutamente sì!
3,70/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,50
PUBBLICO 3,61
CONSIGLIATO SÌ
Implacabile thriller telefonico messo in scena in tempo reale, tra due stanze e un corridoio.
Recensione di Andrea Fornasiero
sabato 24 febbraio 2018
Recensione di Andrea Fornasiero
sabato 24 febbraio 2018

Asger Holm è un agente di polizia che si è messo nei guai e per questo è stato confinato a rispondere al numero d'emergenza insieme a più anziani colleghi. Vive questo lavoro con insofferenza e agitazione, anche perché l'indomani lo aspetta il processo che deciderà della sua carriera. Quando riceve la telefonata disperata di una donna che dice di essere stata rapita, Asger decide di mettersi in gioco e fare il possibile, fino a scavalcare le regole, per non tralasciare alcuna possibilità. Il suo desiderio di redenzione si incaglia però in un caso che è molto più complesso di quello che sembra e le sue buone intenzioni rischiano di avere effetti controproducenti per sé e per gli altri.

Messo in scena in tempo reale, tra due stanze e un corridoio, con quasi un solo interprete in scena perennemente al telefono, The Guilty ha vinto agli scorsi Sundance Film Festival e Rotterdam Film Festival il premio del pubblico.

Thriller sulla coscienza e la parola, questo primo lungometraggio del danese Gustav Möller è una vera sorpresa, che si può inserire sulla scia di Locke con Tom Hardy, per via di un uomo al telefono come fulcro della vicenda, ma in realtà piuttosto diverso e originale. Siamo infatti in un territorio più di genere, a partire dall'ambientazione poliziesca, inoltre al centro di tutto c'è il tema di una colpa inconfessabile che riguarda tanto Asger quando uno dei suoi interlocutori telefonici. Il film è fin dal titolo (che significa appunto "i colpevoli") figlio di una cultura protestante squisitamente nordica, che ama mettere i personaggi alle strette fino a denudarli delle loro barriere e porli di fronte alla verità su loro stessi.

Il passato di Asger è inoltre un ostacolo narrativo ai suoi buoni propositi, perché la delicata situazione in cui si è messo fa sì che i suoi colleghi non sappiano fino a che punto fidarsi di lui. Questo inevitabilmente aumenta la sua frustrazione e il suo carattere fumantino è un'ulteriore problema che dovrà controllare, mentre tenta di risolvere quello che forse sarà il suo ultimo caso da poliziotto. Il tempo reale della sceneggiatura e della regia funziona quindi efficacemente, perché quella di Asger è una lotta contro il tempo, che si estende oltre il suo orario di lavoro e lo vede nascondersi in una stanza buia. Una sorta di discesa agli inferi dove la luce si fa rossastra e la situazione sempre più disperata.

Ne è unico mattatore Jakob Cedergren, in Italia vagamente noto per essere il protagonista della serie Omicidi a Sandhamn, qui costretto a reggere l'intera tensione del film con il proprio volto e la parte superiore del corpo, visto che le gambe sono nascoste dietro la scrivania. La sua è una prova efficace, così come sono convincenti le altre voci che sentiamo al telefono, ma naturalmente un film come questo sembra perfetto per un remake, sia per il già comprovato apprezzamento del pubblico verso una sceneggiatura a orologeria, sia perché un ruolo così intenso e prolungato è un sogno per molti attori.

The Guilty procede implacabile verso un progressivo disvelamento, fino a costringere i personaggi a confessare le proprie azioni. Per quanto l'incedere sia impietoso arriva a una soluzione catartica senza essere consolatoria, la cui forza è anche nella messa in scena con l'emergere dall'oscurità e dalla stazione di polizia. Non si esce a riveder le stelle, perché il destino non promette comunque niente di buono, ma almeno Asger potrà affrontarlo conoscendo a fondo se stesso, temprato da una sfida contro tutti e contro se stesso: un'ora e venticinque minuti che possono cambiare più di una vita.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 2 dicembre 2018
Alex2044

Sorprendente ! Mi sono accostato a questo film con una certa titubanza e le prime scene sembravano confermare questa sensazione . Quello che avevo letto in sede di presentazion era tutto vero , un solo attore , praticamente una sola inquadratura , una sola location , con in più una sensazione di di claustrofobia non proprio esaltante . Poi, e sono bastati pochi minuti , l'attenzione ha incomincia [...] Vai alla recensione »

domenica 2 dicembre 2018
Laura Menesini

Film incredibile, riesce a presentarti delle persone delle situazioni e un paese senza farti mai uscire da un grigio centralino telefonico della polizia. Il protagonista, unico e solo, è sempre inquadrato e spesso con macro riprese. L'uomo è stato travolto dal suo carattere irruento che gli ha fatto compiere un gesto inconsulto e per questo confinato al telefono in attesa del processo. [...] Vai alla recensione »

domenica 10 marzo 2019
CineFoglio

Gustav Möller, dal cuore della capitale danese, ci regala un’ora e mezza di pura suspense poliziesca, in stile minimalista ed orientato alla suggestione interiore dello spettatore attraverso un processo di astrazione della storia.  Il film si costruisce come un one-room, one-character e real-time movie, che ricorda, almeno nell’idea registica, Buried (2010), 127 Ore (2010) [...] Vai alla recensione »

domenica 22 settembre 2019
Lucio Di Loreto

Dal Nord Europa arriva un film speciale, non originale e nuovo, ma assolutamente particolare e di cui si aveva bisogno! Claustrofobia allo stato puro in 86 minuti di noir tradizionale, action thriller e dramma introspettivo, girato, diretto e sceneggiato perfettamente in tre metri dentro una centrale operativa di polizia, dove telefonicamente si ricevono le chiamate d’emergenza, pronte poi ad [...] Vai alla recensione »

mercoledì 20 marzo 2019
loland10

“The Guilty. Il Colpevole” (The Guilty, 2018) è il primo lungometraggio del regista di Goteborg Gustav Möller.              Buio, un trillo che continua, una voce, una risposta, un volto.            Una stanza, una attigua e un corridoio, un solo personaggio qualche raro scambio con altri.

giovedì 7 marzo 2019
Riccardo Tavani

Cuffie e microfono telefonico. A fior di labbra, a fior d’orecchie, di cervello. A fior di sangue – freddo, trattenuto e incandescente, sparso – tra una casa, un raccordo autostradale e una centrale operativa di polizia. Una vicenda che ti afferra immediatamente dalle sinapsi cerebrali fino alle unghie dei piedi e non ti molla più – neanche e soprattutto nell’ultima [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 marzo 2019
nadia meden

film stupendo, thriller psicologico molto ben riuscito.  film danese , credo anche un'opera prima  con un unico protagonista molto molto bravo. Dopo essere stato un agente di polizia ,il sig. Asger viene messo a rispondere al numero delle emergenze 112. E' un film che si svolge tutto i un unico ambiente dove l'uomo, unico protagonista, riceve un sacco di telefonate di persone [...] Vai alla recensione »

domenica 10 marzo 2019
Maurizio.Meres

Un film che sorprende per la capacità e soprattutto il coraggio del regista di girare il tutto in due stanze grigie e tristi,la sceneggiatura gira tutta intorno all'attore Jakob Cedergren splendido e unico interprete di questo noir psicologico,accattivante,le sue espressioni in presa diretta parlano,si entra nel suo complicato stato d'animo attraverso una depressione esistenziale di [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 marzo 2020
Fabiana Rocchi

Ci siamo avvicinati, io e la mia famiglia, con una certa titubanza che, purtroppo, è stata pure sottovalutata.  Sconsigliato come thriller, decisamente conciliante per il relax. 

giovedì 18 luglio 2019
Kyotrix

Che ti appassiona, pur essendo praticamente tutto il film girato sul primo piano del protagonista, seduto al telefono al pronto intervento 112 in danimarca. Altra dimostrazione che per fare un bel film, non serve un grosso budget.

sabato 30 marzo 2019
Clod

ottimo film, splendidamente recitato e curatissimo nella regia minimalista che al massimo si esprime con un cambio di fuoco. Da vedere.

martedì 11 agosto 2020
Laura Cavalcanti

Inaspettatamente, lo spettatore che  all'iniziodel film pensa di perdere due ore della propria vita nella mediocrità,si trova trascinato in una storia tutt'altro che noiosa. E alla fine,dopo un lungo sospiro di sollievo,guarda la sagoma del protagonista e si ritrova legato empaticamente a lui,alle sue vicessitudini . Poco da dire,ci sono persone qui e online che hanno fatto recensioni [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 luglio 2020
figliounico

Prevedibile, noioso, claustrofobico, girato in due stanze con un perenne primo piano del protagonista. Scimmiotta The Call di Brad Anderson ma non ne è all’altezza. Ci vuole coraggio per fare un film del genere ma più coraggio ci vuole per vederlo.

lunedì 18 maggio 2020
Onufrio

L'Agente Asger Holm in attesa di giudizio è stato momentaneamente declassato a lavoro di centralinista per le emergenze. Suo malgrado si ritroverà in una situazione complicata da gestire esclusivamente per via telefono. Thriller danese ambientato in  due stanze, con un unico attore protagonista presente in scena e un paio che prestano la voce dietro la cornetta del telefono. Vai alla recensione »

mercoledì 24 luglio 2019
cinefila part time

Film danese ad alta tensione Un film teatrale. Tutto si svolge con le parole che poi lavorano nella mente degli spettatori che si costruiscono il film in testa. Quindi che abbiamo? Primi piani di un poliziotto che risponde al telefono delle emergenze di una centrale operativa di polizia. Il poliziotto e le telefonate dei disperati che chiamano. Qualche primo piano dei colleghi e niente altro.

martedì 23 luglio 2019
Michele Massimo Portoghese

Drammatico e coinvolgente la sorpresa è dramma famigliare

lunedì 6 maggio 2019
Emanuele 1968

Sicuramente un film particolare, ansioso, un film nel film, il regista ti invita ad immaginare la scena, ti coinvolge, e quando finisce tiri un sospiro di sollievo, clienti divertiti e contenti, però non ho ben capito il significato del cerotto sul dito?

giovedì 28 marzo 2019
Marco

Film estremamente particolare che si svolge tutto in una stanza:un poliziotto buono ma con alle spalle una situazione da chiarire si trova imprigionato in una escalation: un'emergenza nella quale non si capisce chi sia in pericolo e chi sia da salvare,chi si possa perdere e che ritrovare,fino alla fine,tensione palpabile e pugni nello stomaco. frasi degne di nota: "saresti da sopprimere"  [...] Vai alla recensione »

lunedì 11 marzo 2019
Flaw54

Un bel film girato tutto in una stanza e con un telefono. Grande recitazione dell'unico attore presente sulla scena in un crescendo di tensione inaspettato. Il dramma personale si mescola e si sovrappone a quello della tragedia telefonica e la veritá emerge lentamente, ma progressivamente dopo errori e incomprensioni. Il film però non è una novità nel suo genere, ma [...] Vai alla recensione »

lunedì 19 ottobre 2020
Rikitikitawi

Credo di aver resistito poco più di mezz'ora poi ho abbandonato il campo : film noioso , teatrale , scontato . Potevano mandarlo per radio e forse reggeva, La storia  seppur nell'intenzione del regista, drammatica , non riesce a prendere le spettatore  e scivola in una noia mortale . Non è da tutti  confezionare un bel film  girato in due stanze  con [...] Vai alla recensione »

domenica 2 febbraio 2020
Ennio

Il maggior pregio de "il colpevole" è l'originaltà dell'ambientazione, trovandoci dall'inizio alla fine nell'ambiente chiuso di una centrale di polizia. La suspence c'è, il colpo di scena pure, ma l'attento spettatore lo intuisce ben prima dell'improvvido e generoso poliziotto protagonista. Tutto sommato il film è soprattutto un viaggio [...] Vai alla recensione »

domenica 10 marzo 2019
cardclau

Il film di Gustave Möller Il colpevole, The guilty, è sorprendente. Si tratta di un thriller psicologico, a mio parere bellissimo, che coinvolge profondamente, ne fa galoppare la mente, e tiene legato lo spettatore alla sedia, sulle spine fino alla fine. E questo senza bagni nel sugo di pomodoro e in effetti speciali orrorifici che ti costringono a sbirciare il film fra le dita della mano [...] Vai alla recensione »

Frasi
Chi c'è insieme a lei? La persona che è con lei sa che ci ha chiamato?
Una frase di Asger Holm (Jakob Cedergren)
dal film Il colpevole - The Guilty - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 17 marzo 2019
Alberto Cattini
Gazzetta di Mantova

Un film di sceneggiatura, girato in due stanze della stazione di polizia di Copenaghen, al telefono delle emergenze. Spetta all'unico poliziotto presente, con gli scatti d'ira, l'irrequietezza e i fremiti dei sospetti, determinare le emozioni e accrescere il clima d'ansia, sino all'inevitabile soluzione del caso principale. E lo spettatore? Rimane in ascolto delle varie chiamate, e con l'aiuto delle [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 marzo 2019
Michele Menditto
Duels.it

Nell'essenzialità narrativa del film del danese Gustav Möller Il colpevole - The guilty, e in una messa in scena soffocante in spazi esigui, si sviluppa un intreccio che muove solo limitati passi dentro i confini dell'inquadratura, dove poco accade ma molto si immagina e si deduce, e che rimane confinato nello spazio impalpabile di un costante fuori campo veicolato soltanto da una voce al telefono. [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 marzo 2019
Tonino De Pace
Sentieri Selvaggi

Il nord Europa ha scoperto, ormai da qualche anno una vocazione di scrittura cinematografica volta a guardare al thriller, al noir, inteso in una larga concezione, e forse tutto questo trova una causa nel desiderio di proporre una specie di sintesi interpretativa di un malessere che da sempre, nonostante l'esemplare opulenza e benessere, quelle società vivono.

mercoledì 6 marzo 2019
Giampiero Frasca
Cineforum

Estremizzando, si può considerare ogni singolo momento di tensione all'interno di una narrazione una questione morale. Perché è vero, come sostiene uno dei padri nobili della tensione cinematografica, Noël Carroll, che nella maggior parte delle occasioni la suspense si attiva quando l'esito di una situazione incerta propende verso un risultato intollerabile da un punto di vista morale.

domenica 10 marzo 2019
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Due stanze contigue e ottantacinque minuti in tempo reale: questi sono i limiti di spazio e tempo in cui scorre Il colpevole (Den skyldige, Danimarca, 2018, 859. Cosceneggiato da Emil Nygaard Albertsen, il film del trentenne svedese Gustav Moller sta tutto dentro un centro di emergenza della polizia, a Copenhagen. Seduto alla sua postazione telefonica, Asger Holm Oakob Cedergren) non è solerte allo [...] Vai alla recensione »

sabato 9 marzo 2019
Matteo Galli
Close-Up

C'è voluto più di un anno, da quando, nel gennaio del 2018, venne presentato a Sundance ottenendo il premio del pubblico, ma finalmente il film danese Den skyldige, titolo italiano Il colpevole -The Guilty dell'esordiente Gustav Möller è arrivato anche in Italia, dopo esser stato visto a decine di festival, fra i quali Torino nel novembre scorso (dove ha raccolto almeno quattro premi, tra gli altri, [...] Vai alla recensione »

sabato 9 marzo 2019
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Thriller telefonico, girato con maestria in tempo reale da un regista svedese trapiantato in Danimarca (per gli insulti reciproci tra i due paesi, racconta ogni cosa "The Kingdom" di Lars Von Trier). Costruito sulla colonna sonora, e sulle voci che chiamano il 112 a Copenhagen. Una ragazza spiega che è caduta dalla bici facendosi male al ginocchio, viene liquidata con poche parole e un ammonimento: [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 marzo 2019
Massimo Lastrucci
Ciak

Seduto al centralino computer del servizio emergenze, in attesa l'indomani di comparire in tribunale per una brutta storia che lo riguarda, il poliziotto Asger Holm riceve tra le tante telefonate una che lo impressiona. Una donna in lacrime, spaventatissima, bofonchia un "ciao amore!" che chiaramente nasconde una richiesta d'aiuto. "Fai finta di parlare con tuo figlio" le suggerisce l'agente per poi [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 marzo 2019
Stefano Giani
Il Giornale

Asger Holm è un agente di polizia che si è messo nei guai ed è stato confinato al centralino. Raccoglie la telefonata di una donna vittima di sequestro e scopre un omicidio... Meraviglioso thriller ricco di suspense e colpi di scena, con lo spettatore che si ritrova alla consolle insieme al protagonista e ne vive i drammi attraverso le parole che pronuncia e ascolta.

giovedì 7 marzo 2019
Claudia Ferrero
La Stampa

Jakob Cedergren, l'attore danese protagonista di The Guilty, ha 46 anni. Il resto della troupe - regista, sceneggiatore, produttrice, direttore della fotografia - ha poco più di trent'anni. E tutti insieme, per la loro opera prima, hanno fatto centro. The Guilty è un «thriller telefonico» a un solo personaggio in un piccolo spazio - una stanza - che non dà tregua.

martedì 5 marzo 2019
Luca Pacilio
Film TV

L'agente Asger risponde al centralino di un pronto intervento a una donna in difficoltà, probabilmente rapita dall'ex marito. Sulla scorta di illustri precedenti, un thriller minimalista, a porte chiuse, sul rapporto tra un mondo esterno puramente supposto e un protagonista di cui si restituisce sguardo e prospettiva. Un'opera di inganni (a cominciare dal titolo) perché il racconto è immaginato dallo [...] Vai alla recensione »

NEWS
VIDEO RECENSIONE
domenica 3 marzo 2019
A cura della redazione

Asger Holm è un agente di polizia che si è messo nei guai e per questo è stato confinato a rispondere al numero d'emergenza. Quando riceve la telefonata disperata di una donna che dice di essere stata rapita, decide di mettersi in gioco e fare il possibile, [...]

TRAILER
venerdì 8 febbraio 2019
 

Asger Holm, ex-agente di polizia e operatore telefonico ad un centralino per le emergenze, riceve una chiamata da una donna che è stata rapita. Quando la conversazione improvvisamente si interrompe, comincia la ricerca della donna e del suo sequestratore. [...]

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