Advertisement
Han Solo, un corpo da gangster in un abito da cowboy

Il personaggio sagomato da Lucas e Kasdan è tanto unico da mantenere ancora lo stesso livello di leggendarietà a quarant'anni dalla sua prima apparizione.
di Leonardo Strano, vincitore del Premio Scrivere di Cinema

Impostazioni dei sottotitoli

Posticipa di 0.1s
Anticipa di 0.1s
Sposta verticalmente
Sposta orizzontalmente
Grandezza font
Colore del testo
Colore dello sfondo
0:00
/
0:00
Caricamento annuncio in corso
Alden Ehrenreich (Alden Caleb Ehrenreich) (34 anni) 22 novembre 1989, Los Angeles (California - USA) - Scorpione. Interpreta Han Solo nel film di Ron Howard Solo: A Star Wars Story.
giovedì 24 maggio 2018 - Scrivere di Cinema

Han. Han come? Figlio di un collage di generi differenti (come poi succederà anche a un certo archeologo part-time), figura cinematografica eccellente del 900 pop e personaggio sagomato da George Lucas e Lawrence Kasdan sulla base dell'incrocio di influenze fittizie e ispirazioni reali: Han... Solo. È in lui che confluiscono gli aspetti visivi fondanti della figura più rappresentativa dell'epica americana, quella del cavaliere del west dotato di umanità rude, coraggio, spirito d'iniziativa e certo anche di armamentario tecnico da pistolero instivalato.

Ed è sempre in lui che si condensano le caratteristiche avventurose di un guascone dalla personalità sfuggente ma comunque ben definita da certi punti cardinali: lungimiranza da spaccone, lingua veloce quanto la mano e buon cuore sotto le ammaccature della diffidenza.
Leonardo Strano

In poche parole, un corpo da gangster in un abito da cowboy, capace di reinterpretare le componenti di entrambi i generi grazie a un cocktail tanto originale - cavalcherà navicelle e sparerà con un blaster - da risultare vincente sia nel tessuto analogico di Una Nuova Speranza e che in quello digitale di Solo: A Star Wars Story (guarda la video recensione), tanto unico da mantenere ancora lo stesso livello di leggendarietà a quarant'anni di distanza dalla sua prima apparizione.

Non sorprende che quest'ultimo spin-off dedicato alle origini del contrabbandiere corelliano sfrecci su un doppio nastro magnetico: da una parte la superficie bollente del western - il colpo al treno coi comprimari, le fondine incrociate, le partite a carte nell'ombra - e dall'altra quella fumosa del gangster movie - i covi, i soldi, i doppi giochi impreziositi dal sentimento -, cucite assieme sulla pelle di un personaggio ancora grezzo, inesperto e quindi malleabile. Solo: A Star Wars Story d'altra parte tratta il suo personaggio principale come lo scopo del suo sistema, il punto focale su cui costruire il lavoro di ingranaggi narrativi precisi: perché determinati da canoni di genere altrettanto specifici e studiati per intagliare la personalità del giovane personaggio fino alla forma che abbiamo conosciuto grazie alla saga originale.


RECENSIONE CONTINUA A LEGGERE

{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati