Bellissimo e verissimo docu-film realizzato grazie ad una regia sapiente, protagonisti e comparse incredibilmente spontanei, veritieri.
Vero - ecco cosa è questo film.
Questo film trasuda verità.
Ciò che mi ha davvero colpito è stata la spettacolarizzazione totalmente assente in ogni singola scena, che per quanto sarebbe stata per nulla necessaria a renderle di impatto, sarebbe stata anche di facile impiego praticamente ovunque.
Vash e Felce mantengono la loro naturalezza allo stesso livello sia nelle scene in cui si fanno prestare i soldi per le sigarette, sia in quelle in cui fanno discorsi filosofici fra loro, sia in quelle dove cantano sul palco i loro pezzi e improvvisano una specie di messa nera. Seppur indossando costumi diversi in queste occasioni, è molto chiaro allo spettatore che le due PERSONE sono realmente così mentre fanno tutto ciò che fanno. Discorsi intelligenti che fanno a brandelli lo stereotipo dell'eroinomane bruciato ed il legame fra i due protagonisti è qualcosa di altissimo, che ha dell'incredibile proprio perché perdura da anni nonostante l'ambiente, la sofferenza, il rischio di "contaminazione" per via delle sostanze. Si tratta di un'amicizia profonda ed inesauribile nonostante tutto e nonostante tutti che ti fa desiderare di godere anche tu di un rapporto così puro e che sbalordisce per quanto puro rimanga pur sguazzando in molto squallore e poca speranza, legato a doppio filo dalla passione musicale. Pur non conoscendoli di persona, sono così contento che questi due uomini si siano ripuliti ed abbiano ripreso in mano la loro vita. Perché è questo l'effetto che fa questo film: ti rende loro amico, un abituale frequentatore di casa loro e del loro giro.
È un film che le menti semplici non comprenderanno, condanneranno come un'esaltazione dell'uso di sostanze solo perché i due (almeno fin quando sono assieme) sono felici pur dovendosi bucare quotidianamente.
Ed è questo che le menti semplici non coglieranno: non c'è nessuna esaltazione dell'uso di droga, anzi, semmai il film ti porta a vedere da vicino lo squallore che ciò comporta, Vash e Felce sono felici perché nonostante tutto, l'uno ha l'altro e tutto il resto può andare tranquillamente a rotoli.
Mi dispiace per coloro che non sapranno andare oltre alle bestemmie utilizzate nel loro linguaggio quotidiano, alla mancanza di pomposità inutile e sbruffona (in cui troppi troppo spesso sperano), alla droga, alla scanzonatezza tragicomica che scambieranno per caricatura. Guardate cosa hanno messo in piedi dei ragazzi di periferia (il regista è originario della loro stessa città a quanto ho letto), guardate cosa hanno COMBATTUTO e vinto, guardateli: là, nel grande schermo, al cinema.
E noi, tanto superiori, tanto migliori di loro, con così tante risorse in più e tanti giudizi negativi - nella vita, che cosa abbiamo combinato?
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