Advertisement
Zain, Jamal, Saroo e gli altri. I Cafarnao del mondo tra cinema e realtà

Tra il Libano e l'India, senza dimenticare l'Italia, sono innumerevoli le sacche metropolitane di marginalità dove i bambini sono privati della loro infanzia. Cafarnao, premiato a Cannes e dall'11 aprile al cinema.
di Ilaria Ravarino

Impostazioni dei sottotitoli

Posticipa di 0.1s
Anticipa di 0.1s
Sposta verticalmente
Sposta orizzontalmente
Grandezza font
Colore del testo
Colore dello sfondo
0:00
/
0:00
Caricamento annuncio in corso
Zain Alrafeea (19 anni) 10 ottobre 2004, Daraa (Siria) - Bilancia. Interpreta Zain nel film di Nadine Labaki Cafarnao - Caos e miracoli.
domenica 7 aprile 2019 - Focus

Zain, il protagonista di Cafarnao - Caos e miracoli di Nadine Labaki, è libanese e ha solo 12 anni. È un bambino, ma ha il coraggio di un guerriero quando, accusato di un grave reato, intenta un causa contro i suoi stessi genitori per averlo generato senza essere in grado di crescerlo.

Quella di Cafarnao è una storia che non può lasciare indifferenti, come accade sempre quando il cinema racconta il mondo - in particolare le brutture del mondo - con gli occhi dei più piccoli.
Ilaria Ravarino

Da un ambiente simile, ma a qualche migliaia di chilometri di distanza da Beirut, proveniva il Jamal Malik di The Millionaire di Danny Boyle, tratto dal romanzo 'Le dodici domande' di Vikas Swarup, 10 candidature all'Oscar e 8 statuette guadagnate: un ragazzino di diciotto anni (Dev Patel) che dopo una vita trascorsa nelle baraccopoli di Mumbai tenta la fortuna con un quiz tv, nonostante tutto il mondo sembri remargli contro.

E sempre dall'India viene Saroo, il piccolo protagonista di Lion - La strada verso casa di Garth Davis, adattamento delle memorie di Saroo Brierley. Qui un bambino di sei anni, Saroo appunto (nella versione adulta interpretato, ancora, da Dev Patel), viene lasciato da uno dei suoi fratelli sulla panchina di una stazione ferroviaria. Nel tentativo di ricongiungersi con la famiglia arriverà a Calcutta, dove dovrà arrangiarsi e sopravvivere da solo. E ancora in My name is Adil di Adil Azzab, la storia è quella (vera) di un giovane pastore che dal Marocco arriva a Milano, a 13 anni, per ritrovare il padre emigrato e fare l'elettricista. Finirà per diventare regista e raccontare, a tutto il mondo, la sua esperienza di vita.

I Cafarnao del mondo
In Italia si chiamano baraccopoli, in Inghilterra e nelle ex colonie slum, in Francia e nei paesi francofoni bidonville, in Brasile favelas e in Sudafrica township: sono le periferie delle periferie del mondo, agglomerati di abitazioni precarie in cui abita e sopravvive, secondo una stima delle Nazioni Unite, circa un miliardo di persone. Tra cui molti, troppi, bambini.


CONTINUA A LEGGERE
In foto una scena del film Cafarnao - Caos e miracoli.
In foto una scena del film Cafarnao - Caos e miracoli.

In Libano - il paese di Cafarnao - i "campi informali" sorgono soprattutto nel Sud del paese, abitati da profughi siriani non riconosciuti dal governo: stime non ufficiali parlano di due milioni di persone "invisibili", con una maggioranza di bambini sotto ai dieci anni, costrette a vivere in vere e proprie baraccopoli prive dei servizi essenziali.

Critica la situazione in India - qui si ambientano sia The Millionaire che Lion - dove alle porte di Mumbai sorge una delle baraccopoli più popolose al mondo e la più grande dell'Asia, quella di Dharavi. Un milione di persone su una superficie di 220 ettari, il 90% delle case abusive ma una scolarizzazione piuttosto alta considerato il disagio generalizzato (l'80% dei bambini usufruisce del sistema scolastico).

Abitata da circa quattro milioni di persone, la baraccopoli più grande del mondo è quella di Neza-Chalco-Ita, alla periferia di Città del Messico, seguita da Kibera a Nairobi - due milioni e mezzo di persone in case sprovviste di elettricità e acqua potabile.

I Cafarnao d'Italia
Quanto all'Italia, secondo l'Istat sarebbero almeno 53.000 le persone che abitano in "alloggi d'altro tipo". Sono i cosiddetti "insediamenti informali" abitati da rifugiati mai entrati nel sistema di accoglienza o usciti senza che il percorso fosse completo, o baraccopoli popolate da lavoratori stagionali ammassati senza energia elettrica né corrente in Campania, Calabria, Sicilia (in Calabria la Piana di Gioia Tauro e Isola Capo Rizzuto, Cassibile e Vittoria in Sicilia, Cerignola in Puglia, Castel Volturno in Campania).

Tante le sacche metropolitane di marginalità, studiate da una ricerca della Caritas con il Centro Astalli: Ponte Mammolo a Roma, Slataper a Firenze, l'ex scalo di Porta romana a Milano, dove circa 5000 persone - adulti e bambini spesso sotto ai 5 anni - vivono senza alcun servizio socio-sanitario. E poco meno di 30.000 sarebbero le persone in condizioni di povertà estrema nei campi rom: tra loro 14.000 sarebbero bambini, allevati in baracche o direttamente in strada come effetto degli sgomberi coatti - eseguiti senza preavviso e senza piano di ricollocamento dalle amministrazioni locali.


CAFARNAO - CAOS E MIRACOLI: VAI ALLA SCHEDA COMPLETA

{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati