Sorprendente e immaginifico, un film che inquieta e insieme meraviglia, incrociando cronaca sociale e atmosfera fantastica. Recensione di Marzia Gandolfi, legge Roberta Azzarone.
di A cura della redazione
Impiegata alla dogana, Tina ha un naso eccezionale, infallibile per fiutare sostanze e sentimenti illeciti. Viaggiatore dopo viaggiatore, avverte la loro paura, la vergogna, la colpa e non sbaglia mai. Un giorno attraversa la frontiera Vore, che sfugge al suo fiuto ed esercita su di lei un'attrazione che non riesce a comprendere.
Autore svedese di origine iraniane, Ali Abbasi realizza un film sorprendente che inquieta e meraviglia insieme, incrociando cronaca sociale e atmosfera fantastica. I colpi di scena, tutti di rilievo, non sono mai gratuiti in Border, che muovendosi su un terreno originale e perturbante solleva la questione dell'identità.
Resistente e inatteso come la sua protagonista, una poderosa Eva Melander nascosta da una protesi facciale, Border impressiona e destabilizza lo spettatore, incoraggiando, con un'efficacia delirante, l'apertura di tutte le frontiere.
In occasione dell'uscita al cinema di Border - Creature di confine, in sala dal 28 marzo, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Marzia Gandolfi.