Due ottime interpretazioni per un racconto difficile concepito in maniera classica e realistica. Recensione di Marianna Cappi, legge Francesco Buttironi.
di A cura della redazione
Nick è un bellissimo ragazzo, il bellissimo ragazzo del suo papà. Buono, bravo, intelligente. Da adolescente, comincia a sperimentare qualche droga, la sua preferita è la metanfetamina. Vorrebbe venirne fuori, ma non ci riesce: si pente, chiede aiuto, si disintossica e ci ricade.
Se la parte più emotivamente impegnativa è quella di Carell, la responsabilità più grande è nelle mani di Chalamet, giovane divo dal grande seguito, che non deve infondere il suo fascino al personaggio per questo tende ad essere molto trattenuto.
Beautiful Boy è soprattutto un film di attori e sentimenti, concepito in maniera classica e realistica.
La disperazione di padre e figlio procede su binari paralleli, ma il film lavora con cura per non attribuire colpe, o quanto meno per distribuirle in egual misura.
In occasione dell'uscita al cinema di Beautiful Boy, Francesco Buttironi interpreta la recensione di Marianna Cappi.