Advertisement
Emma Thompson: My Lady

Impegnata nella vita come sullo schermo, l'attrice torna protagonista al cinema The Children Act - Il verdetto adattamento del romanzo di Ian McEwan. Dal 18 ottobre al cinema
di Marzia Gandolfi

Impostazioni dei sottotitoli

Posticipa di 0.1s
Anticipa di 0.1s
Sposta verticalmente
Sposta orizzontalmente
Grandezza font
Colore del testo
Colore dello sfondo
0:00
/
0:00
Caricamento annuncio in corso
Emma Thompson (65 anni) 15 aprile 1959, Londra (Gran Bretagna) - Ariete. Interpreta Fiona Maye nel film di Richard Eyre The Children Act - Il Verdetto.
venerdì 5 ottobre 2018 - Celebrities

Dov'era finita Emma Thompson? Dove era finita questa incredibile attrice britannica che negli anni Novanta faceva vibrare lo spettatore in Casa Howard, Gli amici di Peter, Quel che resta del giorno, L'ospite d'inverno col suo controllo asciutto delle emozioni e un'economia di mezzi espressivi che lasciava affiorare la verità del personaggio da pochi elementi essenziali? Un talento e uno 'stile nazionale' di recitazione che un'intera generazione non ha potuto successivamente apprezzare al meglio della sua espressione, stimarne il giusto valore nell'epoca in cui il fervore del cinema britannico declinava smorzato in coproduzioni ibride destinate ai multiplex.

Sorprendente Emma Thompson, pensavamo di averla persa in produzioni insipide e secondi ruoli del divertissement e invece la ritroviamo abbagliante in un dramma morale che le va a pennello. In The Children Act - Il Verdetto l'avvocato che difendeva ieri Daniel Day-Lewis (Nel nome del padre) è diventata giudice e ha conservato la sua etica irreprensibile.
Marzia Gandolfi

Gratificata recentemente dalla sua regina e da Richard Eyre, Emma Thompson incarna nel suo nuovo film un giudice che deve risolvere in emergenza un affare di vita o di morte, mentre il suo matrimonio naufraga e il suo consorte si concede un'ultima passione. In pericolo e in equilibrio precario, il suo personaggio si protegge. E delle donne che si proteggono, l'attrice ha fatto la sua specialità, la sua arte. Complesse, sofisticate, sottili, nel corso della sua lunga carriera, le protagoniste di Emma Thompson hanno dissimulato le emozioni dietro un velo di pudore e di riservatezza tutta britannica. Un fremito, un sospiro soffocato, l'alterazione di uno sguardo rivelano tutto quello che non si può dire. Lo sgomento, il disagio, il dolore, l'amore, la collera.

Impossibile dimenticare la scena di Ragione e sentimento, quando la saggia Elinor Dashwood, nobile in ambasce nell'Inghilterra georgiana, si autorizza a crollare tra i singhiozzi. O ancora quel momento sospeso in Quel che resta del giorno, dove due domestici compassati, la governante e il maggiordomo, esprimono quasi la reciproca attrazione. Tutto è in quel quasi ed Emma Thompson lo abita meravigliosamente. Abita quell'istante fragile, modesto e di poco sotto al sentimento preso in considerazione, lo porta in scena come un corsetto, un comandamento sacro che permette di mantenere l'ordine immutabile delle cose. Almeno fino a quando un oggetto spostato o un sentimento improvviso non lo minacciano.


CONTINUA A LEGGERE
In foto una scena del film The Children Act - Il verdetto.
In foto una scena del film The Children Act - Il verdetto.
In foto una scena del film The Children Act - Il verdetto.

Persino in una commedia corale di Natale come Love Actually, che non propone(va) nulla di nuovo sotto l'albero, i suoi scacchi coniugali sono i soli a risplendere, servendo un altro ruolo con infallibile precisione, conferendo un'energia drammatica e ironica alla sua eroina. Tra Hollywood (Men in Black 3) e cinema d'autore (Nel nome del padre), tra adattamenti shakespeariani (Molto rumore per nulla) e trastulli prodigiosi (Harry Potter), i suoi innumerevoli personaggi hanno in comune la capacità di incarnare un'umanità palpitante, un'intelligenza emotiva che l'attrice britannica ricerca anche nei ruoli più leggeri. Giudice integerrimo della Corte Suprema o professoressa invasata di divinazione, i suoi personaggi, nessuno escluso, raccontano la condizione femminile. Le sue protagoniste hanno una loro autonomia rispetto al personaggio maschile, ovvero non esistono in funzione di quest'ultimo.

Per difendere il posto delle donne al cinema e altrove, Emma Thompson non ha certo aspettato la caduta di Harvey Weinstein. All'alba degli anni Ottanta, la studentessa appassionata di teatro era già caporedattrice della prima rivista femminile dell'università di Cambridge ("Woman's Hour").
Marzia Gandolfi

Della sua identità pubblica, l'attrice è soltanto la parte più visibile. Accanto a quella ufficiale e celebre, Emma Thompson coltiva una carriera parallela, una sorta di 'filmografia bis' che conta sceneggiature di telefilm, episodi di serie televisive e di qualche grande successo popolare (Nanny McPhee - Tata Matilda, Bridget Jones's Baby). Perché tra le altre cose, tra il sostegno attivo a Greenpeace e la difesa dei diritti degli uomini (Refugee Council), Emma Thompson scrive ed è la sola ad aver ricevuto un Oscar nelle due categorie: Migliore Attrice per Casa Howard nel 1993 e Miglior Adattamento per Ragione e sentimento nel 1995.

Decorata da Elisabetta II ed elevata al ruolo di gran dama, Emma Thompson conferma in The Children Act - Il Verdetto un'arte del suggerire con un'energia del corpo e dello sguardo che gli anni non hanno appannato. Nel 'costume' di Fiona Maye, giudice e moglie in impasse, trova una 'carica' all'altezza del suo valore, un ruolo introverso che combina autorità e dubbio, riflessione e azione. La maturità artistica e le rughe che rifiuta di dissimulare nutrono una performance affilata che sposa alla perfezione la toga forense di "my Lady", come tutti la chiamano nella versione originale, compreso Adam, il giovane (in)difeso il cui nome richiama un dilemma, il dilemma originale. Appunto.


SCOPRI THE CHILDREN ACT - IL VERDETTO

{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati