Catherine Deneuve in un commovente inno al coraggio delle donne. Dal 1° giugno al cinema.
Claire è un'ostetrica meravigliosamente dotata, con un talento naturale nel mettere al mondo i neonati con gesti dolcissimi. Ma nel corso degli anni, i suoi modi delicati, il suo senso di orgoglio e di responsabilità sono entrati in conflitto con i metodi più competitivi delle moderne strutture ospedaliere. Vicina alla fine della carriera, Claire comincia quindi a mettere in discussione il suo ruolo e la sua professione. Un giorno riceve una strana telefonata: Béatrice, stravagante e frivola ex amante di suo padre, morto anni addietro, ha notizie importanti e urgenti da darle e vuole rivederla, trent'anni dopo essere scomparsa nel nulla. La super-coscienziosa Claire e lo spirito libero Béatrice impareranno ad accettarsi l'un l'altra e, rivelandosi antichi segreti, inizieranno a recuperare gli anni perduti.
Ho subito amato questo personaggio non appena ho letto la sceneggiatura. Béatrice è un'avventuriera gioiosa, è un personaggio da commedia che vive dei momenti drammatici. È l'immagine riflessa del film: Provost riesce a parlarci con leggerezza di cose serie, senza che prevalga mai un senso di pesantezza. La commedia interviene in ogni momento a disinnescare il dramma senza che questo avvenga a discapito dell'emozione.
Musa ispiratrice di registi di fama internazionale come François Truffaut, Luis Buñuel e Roman Polanski, la magnifica Catherine Deneuve torna sul grande schermo, affiancata dal Premio César® Catherine Frot, in Quello che so di lei, diretto da Martin Provost, al cinema dal 1° giugno distribuito da BIM Distribuzione.