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Mary e il Fiore della Strega |
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Un film di Hiromasa Yonebayashi.
Con Sara Labidi, Antonella Giannini, Mario Cordova, Luigi Ferraro.
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Titolo originale Meari to majo no hana.
Animazione,
Ratings: Kids,
durata 102 min.
- Giappone 2017.
- Lucky Red
uscita giovedì 14 giugno 2018.
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mary e il fiore della strega
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| sabato 7 luglio 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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“Mary e il fiore della strega” segna l’esordio del neonato studio Ponoc, studio d’animazione giapponese fondato nel 2015 dal duo Yonebayashi -Nishimura. Il film si ispira liberamente al romanzo “La piccola scopa” scritto dalla scrittrice britannica Mary Stewart. L’opera racconta la storia di una ragazzina piena di sogni e di energia, che vede improvvisamente aprirsi davanti a sè un mondo incredibile, di cui non poteva minimamente immaginare l’esistenza. Ma non è tutto oro quello che luccica, ed anche in questa realtà Mary sarà costretta a superare delle difficoltà e ad affrontare un percorso di crescita, per capire con precisione cosa è bene e cosa non lo è. Yonebayashi, regista del film oltre che co-fondatore dello studio ed ex animatore del famoso studio Ghibli, costruisce un’opera che si discosta leggermente dai classici canoni che hanno da decenni contraddistinto le opere di animazione giapponese, per lo più create dallo studio Ghibli: il lavoro strizza infatti l’occhio alla letteratura fantastica di origine anglosassone. Seguendo le peripezie della piccola Mary, non si possono non notare alcune similitudini con il maghetto inglese più famoso del mondo: la scuola di magia, le classi dove gli studenti imparano le diverse arti magiche e le innate doti della protagonista, che sembrano essere un dono che possiede da sempre. Detto ciò, l’operà ha però la forza di essere costruita su una struttura tutta sua e di essere sviluppata in modo da ricreare quelle magiche atmosfere, marchio di fabbrica della filmografia d’animazione giapponese. Visivamente il film è ben fatto, con una miscela di immagini e colori piacevoli e dal forte impatto. La sceneggiatura, che forse in certi tratti si rivela un po’ troppo prudente, è comunque lineare e con una buona caratterizzazione dei personaggi. I temi principalmente toccati sono quelli della formazione dei ragazzi e della loro capacità di saper distinguere il bene dal male, sempre contraddistinti dalla loro innocenza e purezza. E senza regalare nulla di particolarmente innovativo, il tutto è rappresentato in modo delicato e piacevole. “Mary e il fiore della strega” è il primo lavoro indipendente (dallo studio Ghibli) di un regista che ha già dimostrato diverse volte le sue capacità in questo campo. In questa occasione forse ha deciso di non strafare e di proporci un lavoro semplice, ma in grado di mantenersi su buoni livelli, pur senza particolari impennate. La cosa fa sì che ci troviamo comunque davanti ad un lavoro di buonissima qualità, che non potrà che essere apprezzato dal pubblico in attesa di nuove opere di questo neonato studio d’animazione che, ne siamo certi, sarò in grado di regalarci film dall’indiscusso valore.
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