Il dominio sulla parola (e sulla ragione) come forma di riscatto sociale. Recensione di Tommaso Moscati, legge Veronica Bitto.
di A cura della redazione
Neila è una ragazza di origine araba che proviene dai sobborghi parigini, Pierre un noto professore dai modi burberi di estrazione benestante. Lui le insegnerà la nobile arte della retorica, arma con cui lei imparerà a imporsi sia nella carriera, che nella vita privata; ma il gesto del professore si rivelerà tutt'altro che altruista e tutti i nodi verranno al pettine.
Con un chiaro intento morale, il film non rinuncia al mordente e al politicamente scorretto, costruendo una satira ben dosata.
Supportato dalle teorie dei grandi studiosi di storia del pensiero e filosofia, il professore, ma sarebbe meglio dire il regista, ci consegna delle piccole lezioni di retorica, di eloquenza, sul parlare bene e sulla costruzione del consenso. Non conta solo ciò che si dice ma anche - e soprattutto - come lo si dice.
In occasione dell'uscita al cinema di Quasi nemici - L'importante è avere ragione, in sala dall'11 ottobre, Veronica Bitto interpreta la recensione di Tommaso Moscati.