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«La Casa di Carta? La paragonerei a un concerto rock»

Itziar Ituño, che nella serie interpreta l'ispettore Raquel Murillo si racconta a 360° rivelando sogni, aspettative e qualche indiscrezione sulla prossima stagione.
di Letizia Rogolino

La casa di Carta

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Itziar Ituño . Interpreta Raquel Murillo nel film di Jesús Colmenar, Alex Rodrigo, Alejandro Bazzano, Miguel Ángel Vivas, Javier Quintas La casa di Carta.
martedì 30 luglio 2019 - Netflix

La terza stagione de La Casa di Carta è arrivata da poco su Netflix e il pubblico già non vede l'ora di vedere i prossimi episodi. Uno dei personaggi più interessanti della serie tv spagnola che ha conquistato il mondo in nome della resistenza è l'ispettore Raquel Murillo che, per amore, indossa la maschera di Dalì con il nome di Lisbona, cambiando completamente la sua vita. Dopo giorni passati a negoziare, il suo cuore comincia a battere per Il Professore, la mente del colpo alla Zecca di Stato, e alla fine della seconda stagione Raquel decide di lasciare la polizia e unirsi al branco che, dopo una pausa di qualche anno in totale relax, è richiamato all'azione per salvare Rio. Il nuovo piano è una rapina alla Banca di Spagna.

Abbiamo incontrato l'attrice Itziar Ituño a Vico Equense, in occasione del Social World Film Festival 2019. Disponibile, umile e solare ci ha raccontato la sua esperienza sul set de La Casa di Carta e non solo, permettendoci di scoprire la donna forte, romantica e sensibile che è amatissima sui social.
Letizia Rogolino

Classe 1974, Ituño ha recitato in alcuni film come Loreak, scelto per rappresentare la Spagna agli Oscar nel 2014, ma una sua grande passione è la musica. Infatti canta con ben tre gruppi ed è molto legata ai Paesi Baschi dove è nata e vive tutt'ora. Le sue interessanti riflessioni partono dall'avventura del Professore e la sua banda per abbracciare tematiche politiche e sociali, con una particolare attenzione al ruolo della donna oggi, dentro e fuori dallo schermo.

Il suo personaggio è una donna forte che nel corso della serie sviluppa una certa dualità: da una parte c'è Raquel e dall'altra Lisbona. Cosa le piace di una e dell'altra e Itziar con chi si identifica?
Credo che Raquel e Lisbona in fondo siano la stessa persona, ma la vita riserva molte sorprese. All'inizio Raquel è una poliziotta con una figlia, un ex marito che la picchia e una madre malata, e si ritrova a dover negoziare con il Professore. Poi si innamora di quest'ultimo, si rende conto di chi si è innamorata e che il suo mondo sta cadendo perché gli altri non la rispettano più. Così lascia la polizia e inizia a vivere con lui nelle Filippine e decide lei di unirsi alla banda, ma in fondo resta la stessa. Tuttavia io mi sento più vicina a Lisbona. Preferisco stare al suo posto perché cerca di ribellarsi a un sistema ingiusto che mostra tanti difetti. Combatte e resiste allo Stato invece di difendere un ordine che non ritiene giusto.

Cosa le piace in particolare del suo personaggio?
Molte cose, è una donna con una storia molto interessante da raccontare. Le donne dopo i 40 anni sembrano poco interessanti per la televisione, ma adesso le cose stanno cambiando. Infatti Raquel ha la mia stessa età, è una donna forte e vulnerabile. Cambia nel corso della serie e alcune sue certezze crollano quando si innamora del suo nemico. Inizia a far parte della banda perché vuole cambiare qualcosa.

Tokyo nel primissimo episodio de La Casa di Carta dice che "mescolare amore e lavoro non funziona mai". Cosa ne pensa?
Penso lo stesso. Secondo me è molto difficile lavorare con la persona che ami perché quando hai molta confidenza alla fine può arrivare lo scontro, però c'è gente che lo fa e ci riesce bene. Bisogna rispettare lo spazio dell'altro ed è difficile secondo me, perché se entra in gioco il sentimento cambia la prospettiva.


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In foto una scena della serie La Casa di Carta.

Secondo lei cosa ha fatto innamorare Raquel del Professore?
Lei si innamora del Professore in pochissimi giorni. Non ricordo bene quanto tempo passa la banda dentro la Zecca, ma credo siano cinque giorni. Tuttavia lei non si innamora del Professore ma di Salvador, forse perché è molto attento. All'inizio è sospettosa, ma l'amore non si può spiegare. Quando scatta la chimica non ci si può fare niente. A loro due succede questo, entrambi hanno bisogno di essere amati.

Alla luce di quanto è successo nella terza stagione come pensa andrà a finire la loro relazione?
Il Professore pensa di non potere fare il colpo alla Banca di Spagna con lei perché potrebbe condizionare il resto della banda e mettere a repentaglio tutti i loro principi. Ma Raquel è molto arrabbiata perché non vuole che gli altri pensino che si trova lì perché ha una relazione con il Professore, ma perché crede nella causa. È consapevole della sua condizione e crede di poter aiutare anche perché, essendo stata in polizia, ha molte informazioni utili. Vive un conflitto interiore come Il Professore che deve mettere d'accordo cuore e mente, perché sa bene quello che prova per lei, ma la ragione gli dice che deve camminare da solo. Lì si rompe qualcosa e ognuno prende una direzione diversa.

Come si spiega il grande successo internazionale de La Casa di Carta?
Credo che sia complicato spiegarlo, dipende da vari fattori. La storia è molto buona. Poi c'è molta azione e i personaggi sono tutti ben scritti. Credo che questa serie si basi su una critica sociale molto forte secondo cui il centro di tutto è il denaro e non l'essere umano, ma la gente vuole cambiare questo ordine delle cose. Pertanto La Casa di Carta alimenta un sentimento di collettività e poi esteticamente è stupendo. La paragonerei a un un concerto rock.

Il Professore fa sempre riferimento al branco, questo gruppo di persone unite per raggiungere un obiettivo comune. Sul set tra voi c'è questa sensazione di branco e di famiglia? E lei ha legato in particolare con qualcuno?
In realtà è come fare due serie tv contemporaneamente: una riguarda tutta la parte della polizia di cui facevo parte all'inizio, e l'altra la banda. Ora che ho cambiato set sto conoscendo persone diverse però i miei amici della prima e seconda stagione sono i membri della polizia come il colonnello Prieto, Angel, e il nuovo ispettore Alicia Sierra che è una mia grande amica nella vita. Comunque c'è un ambiente molto serio quando giriamo, ma poi nelle pause ci divertiamo molto. Ridiamo tantissimo e c'è una bellissima atmosfera.

Da spettatrice c'è un personaggio che avrebbe voluto interpretare?
Sì certo, mi piace molto Nairobi. E Alicia Sierra che è sempre un ispettore come lo ero io, ma molto cattiva e intelligente.


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In foto una scena della serie La Casa di Carta.

I personaggi femminili in questa serie sono tutti molto diversi tra loro, ma ugualmente combattivi. In particolare nella terza stagione ci sono molte battute maschiliste e le donne rispondono prontamente, rimettendo al loro posto i colleghi uomini.
Molte persone fanno riferimento alla televisione anche se si tratta di intrattenimento, quindi credo che quando Nairobi annuncia il matriarcato tutte le donne si fanno avanti. In questa stagione noi stesse ci siamo riunite per cercare di fortificare questo aspetto, proprio perché sappiamo che molte donne guardano la serie e si ispirano ai nostri personaggi per affrontare i momenti difficili della loro vita. Io stessa mi rendo conto che c'è un cambiamento all'interno della società e cerchiamo di riflettere questo ne La Casa di Carta. Ancora c'è molto da fare ma stiamo andando nella direzione giusta.

Continuando a parlare di donne ha seguito il #MeToo e le differenze di stipendi tra attori e attrici? In Spagna come è questa situazione?
Le donne sono molto forti in Spagna. Il #MeToo ha agito a livello mondiale, anche se non ovunque. Per esempio in Africa e in Asia ancora c'è molto da fare però la gente è più consapevole della forza delle donne. Nel settore artistico in Spagna lo stipendio adesso si sta ridimensionando, mentre prima gli uomini guadagnavamo molto di più.

La Casa di Carta affronta molti temi sociali e politici. Ho letto che lei nella vita è molto attiva in tal senso. C'è una causa che le sta particolarmente a cuore?
Quando prendi una posizione rispetto a un tema sociale o politico e sei un personaggio pubblico corri dei rischi e vai incontro a delle conseguenze. Se vai contro il potere è più pericoloso se sei una persona famosa. Per esempio io conosco attori che per fare militanza politica o socio-politica o si sono fatti portavoce di un problema, non sono riusciti più a lavorare. Guillermo Toledo, per esempio, è molto bravo ma è chiaramente schierato a sinistra politicamente e non lo chiamano più per lavorare, tranne che in Argentina e in America Latina. È la storia di Davide contro Golia, ma con la paura non si va avanti, ci si paralizza. A me hanno insegnato che quando qualcosa non è giusto non puoi stare zitto, altrimenti permetti che sia così.

Quindi la sua idea di resistenza è come quella della serie tv sulle note di Bella Ciao?
Sì, decisamente.

Ho letto che ha vissuto molti mesi in Amazzonia. Cosa le ha lasciato questa esperienza?
Ci vado tutti gli anni. Cerco di occuparmi dell'inquinamento dei fiumi, del disboscamento, del problema del legno e del petrolio. C'è molta povertà e al governo non importa perché sono concentrati solo nella grande Capitale. Fuori vanno solo per depredare. I popoli indigeni stanno perdendo la loro cultura, la lingua. Io faccio parte del popolo basco che vive una situazione molto simile. Siamo piccoli con una lingua che sta scomparendo, quindi quando vado in Amazzonia mi identifico con questa gente. Stiamo perdendo la nostra cultura ancestrale e cerchiamo di aiutarci a vicenda.

Oggi il confine tra bene e male è sempre più sfocato. Secondo lei chi si può considerare un eroe nella società odierna?
Credo che gli eroi siano le persone normali, chi non ha lavoro, chi non riesce a pagare le bollette. E le donne che devono lavorare e nello stesso tempo prendersi cura dei figli, della casa, come una sorta di super woman.


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In foto una scena della serie La Casa di Carta.

C'è una donna importante che ha lasciato un segno nella storia che le piacerebbe interpretare?
Durante il Medioevo, nel periodo dell'Inquisizione nei Paesi Baschi sono state bruciate molte donne considerate streghe perché curavano le persone con le erbe mediche. Mi piacerebbe interpretare una di loro in un film.

Ha già interpretato una poliziotta nella soap opera spagnola Goenkale qualche tempo fa, ma era omosessuale. La Spagna è un paese molto evoluto e aperto per quanto riguarda i diritti LGBT. Cosa ne pensa?
Sì, il mio personaggio ha avuto dei fidanzati all'inizio della soap, ma poi nel corso delle puntate gli autori hanno deciso che lei e una sua amica si dovevano innamorare. Questo programma aveva un grande pubblico sulla tv spagnola, tutte le serie, ma nessuno si è scandalizzato per questa novità. Credo che sia sempre esistito l'amore tra donne e uomini o tra persone dello stesso sesso, magari prima avveniva più o meno di nascosto, ma accade da sempre. Ora tutto è più naturale e credo che ognuno abbia la libertà di amare chi vuole senza che nessuno giudichi o lanci occhiate di disapprovazione. Credo che sia una questione di rispetto e un segno di evoluzione sociale.

Tornando a La Casa di Carta cosa può dirci della quarta stagione?
Stiamo girando i nuovi episodi in questi giorni e penso che le riprese finiranno intorno al 15 agosto. La quarta stazione dovrebbe andare in onda a dicembre 2019 e sono sempre otto episodi in tutto.

E i prossimi progetti lontano dal Professore?
Verso Settembre girerò un film basco, ma non posso dire molto.

Mi hanno raccontato che ha conosciuto Ivana Lotito di Gomorra qui a Vico Equense e avete postato foto e video sui social insieme. Segue Gomorra - La serie?
No, ho visto il film ma non la serie. Però appena torno a casa la vedrò perché c'è Ivana.

Come spettatrice è fan di una serie tv in particolare?
The Handmaid's Tale mi piace molto perché è una storia molto potente e l'attrice protagonista Elisabeth Moss è straordinaria. Ora sto vedendo Paquita Salas su Netflix, un'altra serie spagnola molto bella e dark. Poi vedo di tutto, Game of Thrones, Vikings e Stranger Things. E adoro The Affair. Ma Gomorra lo vedrò presto perché mi è piaciuto moltissimo il film e mi hanno detto che la serie è anche meglio.

Quindi le piace il cinema italiano, lo segue? Il film che ha visto ultimamente e le è piaciuto molto?
Sì lo seguo molto. Non so se in Italia è piaciuto, ma io sono morta dal ridere con Benvenuti al Sud. Ho visto anche quello francese Giù al Nord ma non mi è convinto molto. Invece questo italiano in cui parlavano napoletano mi ha divertito davvero tanto. Poi Gomorra, come dicevo prima, davvero bello.


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