Oltre la Notte

Film 2017 | Drammatico, +13 100 min.

Regia di Fatih Akin. Un film Da vedere 2017 con Diane Kruger, Denis Moschitto, Johannes Krisch, Samia Muriel Chancrin, Numan Acar. Cast completo Titolo originale: Aus dem Nichts. Titolo internazionale: In the Fade. Genere Drammatico, - Germania, Francia, 2017, durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 15 marzo 2018 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,04 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 26 marzo 2018

Ad Amburgo scoppia una bomba e ad essere colpita è la comunità turco-tedesca. Una donna comincia a meditare vendetta. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha vinto un premio ai Golden Globes, ha ottenuto 1 candidatura agli European Film Awards, ha vinto un premio ai Critics Choice Award, In Italia al Box Office Oltre la Notte ha incassato 481 mila euro .

Oltre la Notte è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,04/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,83
PUBBLICO 3,29
CONSIGLIATO SÌ
Fatih Akin s'ispira a un tragico fatto di cronaca per realizzare un film che intende provocare una discussione.
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 26 maggio 2017
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 26 maggio 2017

Germania. La vita di Katja cambia improvvisamente quando il marito Nuri e il figlio Rocco muoiono a causa di un attentato. La donna cerca di reagire all'evento e trova in Danilo Fava, avvocato amico del marito, il professionista che la sostiene nel corso del processo che vede imputati due giovani coniugi facenti parte di un movimento neonazista. I tempi legali non coincidono però con l'urgenza di fare giustizia che ormai domina Katja.
Tra il 2000 e il 2007 in Germania sono stati commessi numerosi assassinii di persone di nazionalità non germanica da parte dell'NSU (Nationalsozialisticher Untergrund) una formazione neonazista che nel 2011 è stata finalmente incriminata con prove. Fino ad allora la tendenza era stata quella di attribuire le uccisioni a problematiche interne alle comunità etniche o alla delinquenza comune.

Fatih Akin si ispira a quelle azioni per realizzare un film che intende indubbiamente provocare una discussione.

In tempi di terrorismo di matrice islamico-integralista che colpisce in modo assolutamente criminale ci viene ricordato che la guardia va tenuta indubbiamente alta su questo versante ma contemporaneamente non va abbassata su altri fronti. Perché proprio la recrudescenza del terrorismo ha risvegliato gruppi xenofobi che non avevano mai smesso di esistere. Akin è molto attento nel definire il ritratto della sua vittima: ha dei precedenti penali per spaccio di droga ed è un curdo di nazionalità turca. Questo lo libera da un lato dall'apologia dell'innocente (anche se viene sottolineato come il suo recupero alla società fosse stato esemplare) e anche la possibile identificazione tout court con la numerosissima comunità turca in Germania.

Di fatto poi la sua protagonista è totalmente teutonica (una Diane Kruger di grande intensità a cui viene finalmente concesso di recitare nella sua lingua madre) ed è su lei e sulla sua sofferenza che si concentra la narrazione. La lunga fase processuale, che occupa la parte centrale del film, la vede subire il pregiudizio di una difesa che ricorre a qualsiasi mezzo per invalidare la sua testimonianza. A chi ama il cinema vengono in mente i nomi di due autori che non è dato sapere se siano conosciuti dal regista amburghese di origini turche: Costa-Gavras e Monicelli.

Del primo Akin rivitalizza l'impianto politico che trovava nelle fasi istruttorie e processuali, sia che fossero manipolate da un regime (La confessione) sia che venissero condotte al fine di far trionfare la giustizia (Z - L'orgia del potere), il suo punto di forza. Il Monicelli di Un borghese piccolo piccolo trova invece qui un suo pendant femminile nel bisogno lucido e devastante di avere giustizia. Come il suo Giovanni Vivaldi anche Katja sente covare, per poi svilupparsi dentro di sé, l'urgenza di ottenere quella riparazione al danno subito che sembra sempre più affievolirsi. La vuole con forza e a qualsiasi prezzo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 23 marzo 2018
udiego

 Fatih Akin, regista tedesco di origini turche, che da sempre si occupa di raccontare storie di immigrati, con “Oltre la Notte” porta al cinema una storia di dolore, sofferenza e rabbia. Tutti questi sentimenti si concentrano nel personaggio di Katja, che, in un attimo, passa dall’avere una vita “normale” e felice a vedersi crollare il mondo addosso, perdendo in un [...] Vai alla recensione »

martedì 20 marzo 2018
Jack Beauregard

Al di là di tutta la vicenda, di fatti ispirati ad accadimenti reali, delle tematiche messe in campo, della tragedia, dei dissidi familiari pregressi che emergono, della giustizia che fallisce, dei precedenti penali, dei neo-nazisti, delle loro complicità internazionali (il tutto messo in scena magnificamente), al di là di tutto questo c'è solo lei, Diane Kruger, bravissima [...] Vai alla recensione »

domenica 18 marzo 2018
Michele Camero

 Un buon film con una eccellente interpretazione della brava e bella attrice tedesca Diane Kruger, capace mirabilmente di rappresentare con le spigolature e le angolazioni del viso guidato dai suoi occhi espressivi,  i drammi interiori di una donna ferita e sconfitta. Un film che riesce a mettere insieme il thriller, il legal movies come pare si dica oggi di quelle storie per le quali la [...] Vai alla recensione »

lunedì 19 marzo 2018
angelo umana

  Il senso di tutto il film sta nella scarna dichiarazione che Diane Kruger pronuncia ricevendo il premio per la migliore interpretazione femminile al festival di Cannes 2017, premio annunciato da Almodòvar e consegnato da Sorrentino: Non posso accettare questo premio senza rivolgere un pensiero a coloro che sono stati colpiti dal terrorismo e che stanno cercando di rimettere insieme i [...] Vai alla recensione »

venerdì 6 aprile 2018
Flaw54

Film teso, forte duro, ottimamente recitato, sicuramente uno dei migliori della stagione, ma come al solito poco pubblicizzato. Diane Kruger bravissima in un ruolo difficile, quello di una donna tedesca sposata ad un ex galeotto curdo, alla quale vengono uccisi marito e figlio in un attentato di stampo filonazista. Rimbruttita, in parte tossica, innamorata, in lotta tra vendetta e autodistruzione recita [...] Vai alla recensione »

domenica 1 aprile 2018
maumauroma

A Katja, in un attentato presso uno studio di commercialisti ad Amburgo, hanno ucciso il marito Nuri, di origine curda e il figlioletto Rocco. Nuri non era certo uno stinco di santo, avendo alle spalle parecchi precedenti per spaccio di droga e molti anni di carcere passati nelle prigioni tedesche, ma certamente era stato un marito affettuoso e un padre esemplare.

sabato 31 marzo 2018
Vincenzo Ambriola

Oltre la notte c'è l'alba. Strano titolo per una vicenda in cui compare da protagonista il partito filonazista greco Alba dorata. La storia è semplice: un attentato, un padre e un figlio muoiono, la moglie vuole giustizia. Ma per le imperscrutabili ragioni che spesso salvano gli imputati, in nome di un'equità basata sul dubbio, la giustizia non arriva.

mercoledì 21 marzo 2018
Flyanto

Il regista turco Fatih Akin ritorna alla grande nelle sale cinematografiche con il suo ultimo film "Oltre la Notte" in cui, ancora una volta, affronta una tematica sociale e, precisamente, quella dell'intolleranza razziale da parte di gruppi neo-nazisti sorti recentemente in Germania contro le minoranze etniche qui residenti.

venerdì 23 marzo 2018
Maramaldo

... che consentono a Fatih Akin l'audacia di informare dei rischi che corrono i Curdi, in Germania. Nelle circostanze trascura la plurisecolare simpatia che i Tedeschi, buoni e cattivi, nutrirono per gli Ottomani e i popoli anatolici - i Turchi - fino ad integrarne a milioni.  Oltre la Notte, fuga a due voci. Una racconta. Akin a suo agio in bozzetti folkloristici e identikit etnici.

lunedì 19 marzo 2018
p.zabi

 La vita e la morte. Ovvero la famiglia, la giustizia e il mare. Ovvero la Germania, il quartiere turco/curdo, i neonazisti, alba dorata, e la Grecia. La vita trionfa, la giustizia non esiste, e la morte compone i dissidi. Sono gli ingredienti di OLTRE LA NOTTE, il nuovo film del turco/tedesco FATIH AKIN, dopo il geniale LA SPOSA TURCA e il noioso SOUL KITCHEN.

domenica 18 marzo 2018
cardclau

Il titolo del film ricorda il libro di Céline "Viaggio al termine della notte", nel suo raccontare i meandri, apparentemente incomprensibili, di quell'animo umano caratterizzato dal raggiungere una momentanea pacificazione interiore solo con la distruzione della felicità altrui, sia essa, la pacificazione, assolutamente anaffettiva o di un godimento necrofilo, ma essenzialmente [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 ottobre 2020
figliounico

Opera schizofrenica ed ambigua di Fatih Akın, regista tedesco di origini turche, sia per le influenze artistiche dissonanti, Fassbinder e Tarantino, sia per la disarmonia degli elementi simbolici diffusi in un contesto realistico con un impianto narrativo quasi documentaristico, per i riferimenti cronachistici all’ondata di violenza e di attentati che insanguinò la Germania sul finire [...] Vai alla recensione »

martedì 19 marzo 2019
Felicity

Oltre la notte non è certo un film imperdibile. Tuttavia è un film che si pone questioni delicate e tutt'altro che secondarie, tematizzando la possibilità di uno stato di guerra e rappresentandolo da una prospettiva fuori genere che se non altro ha il pregio della provocazione non gratuita.

domenica 18 marzo 2018
Luigagli

... E il perdono presuppone la necessità di vivere. Nessuno è troppo lineare in questo film, tranne quelli da cui tutto ha avuto origine e, ovviamente il bimbo di cui si analizza la morte attraverso la freddezza dell'anatomo-patologo.Tutto in primo piano, tutto forte con pochi personaggi da sfondo che accompagnano senza capire la resoluta protagonista verso un coerente futuro.

sabato 17 marzo 2018
Manuela Zarattini

Suddiviso in quattro capitoli (La famiglia, Oltre la notte, La giustizia, Il mare) in cui il dolore di Katja prende corpo, cresce ed evolve senza sosta. Dalla prima scena all'ultima. Bellissimo e bravissima Diane Kruger. Pienamente meritato il premio come miglior protagonista vinto a Cannes.

domenica 18 marzo 2018
deadman

seguo fatih dalla sposa turca film ormai quasi ventennale e purtroppo devo constatare l'ennesima delusione, la storia inconsistente sembra tratta da una puntata del commissario rex tanto è contrapposta dalla famigliola felice multietnica da mulino arcobaleno contro i due ragazzini viziati razzisti e nazisti, appunto la trama, sembra scritta in uno di quei bar fumosi e pieno di donne e uomini [...] Vai alla recensione »

FOCUS
INCONTRI
sabato 10 marzo 2018
Ilaria Ravarino

Vincitore al Festival di Cannes del premio per la migliore interpretazione femminile, andato alla protagonista Diane Kruger, Oltre la notte è il nono film del regista turco-tedesco Fatih Akin. A vent'anni esatti dall'esordio dolceamaro con Kurz und schmerzlos il regista di Amburgo ha scelto, con il suo primo thriller, di entrare nel cuore di tenebra dell'Europa infatuata delle destre, mettendo in scena la storia di una donna decisa a vendicare il marito e il figlio uccisi in un attentato di matrice neonazista.

Uscito a novembre in Germania, il film è stato un successo al box office: "In tanti dicevano che nessuno sarebbe andato a guardare un film così, che inizia con la morte di un bambino e che affronta il tema del neonazismo - ha detto Akin - E invece evidentemente lo spazio per questa storia c'era. Il pubblico, nel bene o nel male, ha vissuto Oltre la notte (guarda la video recensione) allo stesso modo: come una catarsi necessaria".

Aveva in mente fin dall'inizio una donna come protagonista?
No. All'inizio la storia del film era diversa. O meglio: il soggetto era lo stesso, ma gli eventi si svolgevano in un altro modo. E il protagonista era un uomo. Quando ho finito la sceneggiatura, però, non ero soddisfatto. Appena ho cambiato il protagonista, trasformandolo in donna, tutti i problemi dello script si sono risolti: guardati dal punto di vista di una madre, il lutto, il dolore della perdita, il senso di annientamento sono diventati improvvisamente più chiari e centrali.

Il film si ambienta nella sua città, Amburgo. Quanto ha in comune questa storia con la sua identità di turco-tedesco?
Più che sulla mia storia il film si basa su un evento realmente accaduto. Poi certo: si parla di neonazisti e di razzismo, cose che mi preoccupano moltissimo, che mi toccano, che riguardano il mondo in cui viviamo. D'altra parte la storia vera cui mi sono ispirato ha molti elementi in comune con un thriller. Mi offriva la possibilità di mettermi alla prova con un genere che non avevo mai praticato, era una grande opportunità per sperimentare.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 15 marzo 2018
Alessandra Levantesi
La Stampa

Katja l'ha conosciuto acquistando da lui marijuana e l'ha sposato in prigione mentre scontava la pena per spaccio. Con rapido salto al presente, lei tedesca e Nuri curdo, sono gli appagati genitori di un bimbo di sei anni. Un pomeriggio come altri, affidato il figlioletto al marito che ora gestisce una piccola agenzia in un rione multietnico di Amburgo, Katja si concede il relax di una sauna; ma, tornata [...] Vai alla recensione »

domenica 25 marzo 2018
Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

Vendicarsi è giusto? Oppure bisogna attendere con infinita pazienza il corso della giustizia, anche quando c'è il rischio concreto che i colpevoli la facciano franca? La vicenda raccontata dal film di Akin si svolge ad Amburgo. Un uomo di origine curda e il suo giovanissimo figlio vengono uccisi in un attentato dinamitardo. La moglie Katia, tedesca, è subito convinta che si tratti di un attacco di [...] Vai alla recensione »

sabato 17 marzo 2018
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Film da dibattito. Sul terrorismo (ci sono solo gli islamici o anche neonazisti possono fare danni?). Su dolore che si incrocia con la vendetta Sulla sofferenza che si intreccia con il perdono. Sulla madre coraggio che in un attentato ha perso il marito e il figlio piccolo, e con fatica riemerge dal nulla ("Aus Dem Nichts" era il titolo originale). Volendo, anche un dibattito sulla tossicodipendenza [...] Vai alla recensione »

venerdì 16 marzo 2018
Alessandra De Luca
Avvenire

La vita della tedesca Katja (Diane Kruger, miglior attrice a Cannes) cambia per sempre quando il figlioletto Rocco e il marito turco Nuri vengono dilaniati da una bomba piazzata per uccidere proprio loro. Katja vuole giustizia, ma durante il processo che vede imputata una giovane coppia neonazista le prove non sono così schiaccianti e la donna, in preda alla disperazione, finirà per compiere un gesto [...] Vai alla recensione »

venerdì 16 marzo 2018
Kenneth Turan
The Los Angeles Times

Oltre la notte, scritto e diretto da Fatih Akin, è un film pote-te, impreziosito da una superba interpretazione di Diane Kruger. Nata in Germania, Kruger è una star internazionale, capace di recitare in inglese e in francese, ma non aveva mai lavorato in un film tedesco. Con il ruolo non facile di Katja, una donna che decide di vendicarsi dei terroristi che le hanno sterminato la famiglia, ha vinto [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 marzo 2018
Emiliano Morreale
La Repubblica

I film di Fatih Akin spesso lambiscono il genere, dal mélo alla commedia al poliziesco (La sposta turca, Soul Kitchen) magari sullo sfondo di una Germania multietnica, con tutte le sue difficoltà. In questo caso la protagonista, Katia, tedesca, ha sposato un immigrato curdo e insieme hanno un figlio. Un giorno, qualcuno mette una bomba davanti al loro ufficio: il marito e il bambino muoiono, e Katia [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 marzo 2018
Cristina Piccino
Il Manifesto

La bionda Katya (la star Diane Kruger) e il curdo (forse turco) Nuri (Numan Acar) si sono sposati quando lui era in galera per spaccio, e lei consumatrice accanita, poi però tutto è andato a posto: un lavoro, una bellissima casa, il figlio Rocco sveglio e dolcissimo. Finché mentre lei è fuori con le amiche nell' hammam parlando di sesso, padre e figlio nell'ufficio di Nuri saltano in aria polverizzati [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 marzo 2018
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Da un'indagine su attentati del nazifascista Nationalsozialisticher Untergrund nel decennio scorso, il turco-tedesco di risultati discontinui Akin ("La sposa turca", "Il padre") imbastisce un thriller processuale fuori dai tempi e dalle regole di genere, croce e virtù nello stesso tempo. A Diane Kruger, miglior attrice a Cannes per la dedizione fuori Hollywood a sovrascrivere un ruolo impegnativo su [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 marzo 2018
Alice Sforza
Il Giornale

Dopo il «giustiziere» Bruce Willis, arriva un'altra vendicatrice. Diane Kruger è Katja, sposata a un tedesco di origine turca e madre di un bimbo. Una bomba, però, piazzata da esponenti della destra estrema tedesca, uccide la sua famiglia. Katja ha individuato una probabile attentatrice; la giustizia farà il suo corso? Il film di Akin, dopo un inizio promettente, perde di ritmo durante il lungo e poco [...] Vai alla recensione »

NEWS
VIDEO RECENSIONE
giovedì 8 marzo 2018
 

Germania. La vita di Katja cambia improvvisamente quando il marito Nuri e il figlio Rocco muoiono a causa di un attentato. La donna cerca di reagire all'evento e trova in Danilo Fava, avvocato amico del marito, il professionista che la sostiene nel corso [...]

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