'Da dove veniamo? Che cosa siamo? Dove andiamo?' È questa la matrice profondamente umana che rintracciamo nella Fisica e in particolare nelle ricerche del CERN. Il 21 e 22 novembre al cinema.
Quattro anni dopo la sensazionale scoperta del "Bosone di Higgs", il CERN è alla vigilia di un nuovo, eccezionale esperimento. L'esperimento è insieme un viaggio nel tempo più lontano e nello spazio più piccolo che possiamo immaginare. Così, l'infinitamente piccolo e la vastità dell'universo schiudono le porte di un territorio invisibile, dove gli scienziati sono guidati da qualcosa che li accomuna agli artisti. Mentre il nuovo esperimento del CERN procede nella sua esplorazione della misteriosa energia che anima l'universo, scienziati e artisti ci guidano verso quella linea d'ombra in cui scienza e arte, in modi diversi, inseguono verità e bellezza.
"Da dove veniamo? Che cosa siamo? Dove andiamo?" è uno dei quadri più belli di Paul Gauguin, e queste grandi domande di solito le associamo alla filosofia, alla religione, all'arte... non certo alle scienze esatte. È invece questa la matrice profondamente umana che rintracciamo nella Fisica e in particolare nelle ricerche del CERN.
Dopo aver aperto la terza edizione del Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo - Immagini dalla Realtà, Il senso della bellezza di Valerio Jalongo - di cui presentiamo in anteprima i primi 10 minuti - arriva al cinema, solo per due giorni, il 21 e 22 novembre, distribuito da Officine Ubu.