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Ultimo aggiornamento giovedì 29 giugno 2017
Un ragazzo cresciuto su Marte e una terrestre si incontrano sulla Terra, cercando le origini di lui e trovando l'amore. Al Box Office Usa Lo spazio che ci unisce ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 7,6 milioni di dollari e 3,8 milioni di dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO N.D.
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Durante una missione su Marte un'astronauta si scopre incinta e dà alla luce un figlio sul Pianeta Rosso, morendo durante il parto. Il ragazzo, Gardner, per via della diversa gravità, ha un cuore debole ed è costretto a crescere su Marte finché, arrivato ai sedici anni, non convince gli scienziati a tentare terapie sperimentali per riportarlo sulla Terra. Qui è in contatto con una ragazza conosciuta online, Tulsa, e spera insieme a lei di ritrovare suo padre, di cui ha solo una foto.
Gardner è un ragazzo isolato e ci siamo passati tutti a un certo punto, specialmente da teenager, con quella sensazione di non appartenere a niente o di non essere importanti. Ovviamente il suo è un caso estremo ma è alla base motivato da un sentimento del tutto umano.
Asa Butterfield
Il protagonista è l'inglese Asa Butterfield, attore con ruoli importanti già da giovanissimo in Il bambino dal pigiama a righe e Hugo Cabret. Qui interpreta letteralmente un marziano, che sa molte cose della Terra ma non ne ha mai fatto esperienza in prima persona. Tulsa invece è tutto il contrario di lui: ha poche inibizioni sociali ed è abituata a doversela cavare da sola e a non fidarsi di nessuno, a partire dagli adulti. La interpreta Britt Robertson, protagonista di Tomorrowland e della serie Girlboss su Netflix, inoltre completano il cast Carla Gugino e soprattutto Gary Oldman, nei panni dello scienziato a capo della missione in cui è nato Gardner.
Si tratta per certi versi della tipica storia del pesce fuor d'acqua, elevata all'ennesima potenza, e pure di una sorta di idiota sapiente, perché Gardner è cresciuto tra gli scienziati e quindi ha molte competenze specifiche anche se gli mancano molte di quelle sociali (che ha appreso da alcuni vecchi film, con tutti gli equivoci che ne conseguono). A questo si aggiungono poi due ulteriori filoni del cinema mainstream: il road-movie, con tanto di giovane coppia in fuga quasi fossero Bonnie e Clyde, e la commedia romantica, perché ovviamente tra i due c'è feeling.
È come un piccolo film dentro un grande film. Qualcosa di simile a quello che ha fatto Robert Zemeckis in Contact per esempio, dove c'è un senso di intimità e la storia ha un cuore molto forte, anche se è di ampissimo respiro.
Peter Chelsom
Dietro la macchina da presa Peter Chelsom, il regista di Serendipity, esperto nel fondere il tono romantico alla commedia, qui con in più un pizzico di fantascienza. Per cercare di rendere il più realistica possibile la parte su Marte e in generale la tecnologia del futuro, il Chelsom si è avvalso di Scott Hubbard, un consulente della NASA.
Ben prima di diventare regista, l'inglese Chelsom ha avuto una carriera da attore, infatti ha anche un rapporto di amicizia di lunga data con Gary Oldman. La direzione degli interpreti è dunque per lui un punto cruciale e in questo caso è stata coniugata sia all'alchimia e alla complementarietà tra i due giovani protagonisti, sia alle difficoltà poste dall'ambientazione marziana.
Alcuni film, seppur ambientati su Marte, non tengono conto della diversa gravità. Persino The Martian di Ridley Scott se ne preoccupa poco. Per noi però era una questione cardinale, visto che è uno dei punti chiave della storia di Gardner.
Peter Chlesom
Sono stati ingegnosamente usati cavi e imbracature, simili a quelli degli scalatori, poi cancellati in post-produzione con la computer graphic, inoltre il regista è ricorso a diverse velocità di otturazione per alterare la resa del movimento. Tutto questo ha richiesto numerose prove ed è stato fisicamente provante per gli attori, ma la "leggerezza" di Marte è visibile sullo schermo. Del resto il pianeta è per il protagonista una sorta di prosecuzione del grembo materno, che lo mantiene al sicuro e fluttuante ma allo stesso tempo gli impedisce di vivere davvero.
Chi rientra nel target odierno vedrà un chick flick romcom feel-good teen movie, e con la sci-fi tanto scalcinata da sembrare un prodotto Syfy (a es. le video call in real time fra Marte e Terra). Chi invece ha qualche anno o decennio in più si ricorderà d'un vecchio lavoro di Chelsom, "Serendipity" del 2001, punto di non ritorno anagrafico per John Cusack col suo [...] Vai alla recensione »
Chi rientra nel target odierno vedrà un chick flick romcom feel-good teen movie, e con la sci-fi tanto scalcinata da sembrare un prodotto Syfy (a es. le video call in real time fra Marte e Terra). Chi invece ha qualche anno o decennio in più si ricorderà d'un vecchio lavoro di Chelsom, "Serendipity" del 2001, punto di non ritorno anagrafico per John Cusack col suo [...] Vai alla recensione »
Romantico film per adolescenti, ambientato in parte su Marte ed in parte sulla Terra. I forti sentimenti d'amore, per una ragazza e per i genitori, spingono il protagonista (un bravo Butterfield) a colmare la distanza che li divide ed intraprendere una pericolosa avventura. Trama relativamente semplice, trasposta con una buona realizzazione tecnica ed un ottimo cast, lo ritengo un ottimo teen movie [...] Vai alla recensione »