La storia dell'amore

L'ambizioso Mihaileanu si perde tra amore passato e presente

Rivelato dal notevole Train de vie, il romeno di origine ebraica Radu Mihaileanu torna al tempo della Shoah con un mélo tratto dal bestseller dell'americana Nicole Krauss. Come in altri suoi film (Vai e vivrai, Il concerto), lo schema di base è quello dei destini individuali sullo sfondo della Grande Storia. Durante le persecuzioni naziste in Polonia Alma, la donna "più amata dal mondo", e Leo devono separarsi. Lei emigra a New York mentre lui, dall'altra parte dell'Oceano, scrive un libro sulla loro storia d'amore. Molti anni dopo Leo è un anziano signore malinconico che vive (di rimpianti) a Manhattan, ignaro che una traduttrice stia lavorando al manoscritto del suo libro ritrovato. Non lontano da lui c'è una giovane di nome Alma... Un film ambiziosissimo, che pretende di dire parole definitive sulla vita e sull'amore mischiando tempi e luoghi lontani, passato, presente, cultura yiddish. Mihaileanu tira i fili di eventi altamente improbabili: peccato che i fili siano bianchi e lascino vedere le cuciture.
Da La Repubblica, 31 agosto 2017


di Roberto Nepoti, 31 agosto 2017