Titolo originale | The Habit of Beauty |
Anno | 2016 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Mirko Pincelli |
Attori | Vincenzo Amato, Francesca Neri, Noel Clarke, Nico Mirallegro, Nick Moran Michael Warburton, Kierston Wareing, Elena Cotta, Luca Lionello, Mia Benedetta, Tommaso Maria Neri, Kerry Bennett, Jordan Bolger, Dilyana Bouklieva, Nicholas Cass-Beggs, Chris Cowlin, David Fennessy, Jon-Paul Gates, Jennie Gruner, Lee Nicholas Harris, Cosmo Jarvis, Joelle Koissi, Laura Pradelska, Toby Rolt, Louise Salter, Du'aine A. Samuels, Michael Wearing (II), Mark Windham. |
Uscita | giovedì 22 giugno 2017 |
Distribuzione | Europictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,10 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 20 luglio 2017
Un dramma che si snoda fra i temi del sogno, dell'amore e della perdita.
CONSIGLIATO SÌ
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Il fotografo Ernesto e sua moglie, la gallerista d'arte Elena, erano una coppia felice che viveva a Londra insieme al figlio dodicenne Carlo. Ma durante una vacanza nella loro nativa Italia un incidente automobilistico cambia completamente le loro vite. Anni dopo troviamo Ernesto a Londra da solo, a intrattenere relazioni occasionali con modelle giovanissime, e a fare volontariato in un penitenziario londinese dove insegna fotografia ai detenuti. Fra questi il suo preferito è Ian, un talento fotografico naturale in carcere per spaccio, figlio di un fruttivendolo con il vizio dell'alcool e di una madre che non ce la fa più. Quando Ian viene scarcerato, senza aver rivelato i nomi dei suoi fornitori di droga, Ernesto lo raggiunge nel quartiere degradato dove il ragazzo vive e gli propone di aiutarlo ad allestire la sua prossima mostra fotografica. Quel che Ian non sa è che Ernesto pensa che quella mostra sarà l'ultima, e per questo ha chiesto anche l'aiuto di Elena, che non incontrava dall'epoca dell'incidente.
The Habit of Beauty è uno strano pesce, innanzitutto perché è girato soprattutto a Londra e soprattutto in lingua inglese da un regista esordiente italiano, Mirko Pincelli, che vive da tempo oltremanica ma non ha dimenticato le proprie radici.
Infatti parte della storia è ambientata in Trentino, coproduttore attraverso la sua Film Commission insieme a Rai Cinema. E i valori di produzione sono alti per un primo lungometraggio di finzione: il regista Cristiano Bortone fa da sostegno produttivo a Pincelli e al suo sceneggiatore, Enrico Tessarin; Fabio Cianchetti è direttore della fotografia; Esmeralda Calabria si occupa del montaggio. La regia di Pincelli, coraggiosa e interessante, si mantiene all'altezza del "taglio alto" dei "tecnici", inventandosi inquadrature insolite, riprese dall'alto e movimenti di macchina che denotano una bella creatività e una discreta ambizione autorale. Per contro la sceneggiatura presenta numerosi "buchi", a cominciare dal motivo per cui Ernesto ed Elena si trovano in Inghilterra, e le due parti del film - quella italiana e quella inglese - risultano poco riconciliabili. Inoltre se nella parte ambientata in Trentino brillano alcuni cammei (Elena Cotta, Luca Lionello e Mia Bendetta) nella parte inglese il livello della recitazione è molto più basso, e i due protagonisti (Vincenzo Amato e Francesca Neri) quando doppiano se stessi sono meno efficaci che in presa diretta.
L'ellissi secondo cui Ian diventa una sorta di figlio putativo per la coppia "scoppiata" sarebbe foriera di sottile pathos drammaturgico, ma il copione preferisce puntare sul melodramma spinto: il lutto, la malattia, la violenza urbana, le tentazioni suicide. Il personaggio con cui è più facile identificarsi alla fine è il fidanzato di Elena, Stuart, interpretato da Noel Clarke che ha reazioni umane davvero comprensibili (e ragionevoli). Pincelli viene dal documentario e cede alla tentazione di fare un cinema "alla Ken Loach" (c'è anche un'attrice di Loach nel cast, la Kierston Wareing di In questo mondo libero, nei panni della madre di Ian), raccontando una Londra periferica e abbrutita dalla crisi, ma The Habit of Beauty avrebbe fatto meglio a guardare al cinema dei Dardenne, maestri di delicatezza e precisione nel raccontare storie di resistenza umana e ricongiungimento fra genitori e figli, veri o acquisiti.
THE HABIT OF BEAUTY disponibile in DVD o BluRay |
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"The Habit of Beauty" del regista Mirko Pincelli racconta la lenta e faticosa rinascita di una coppia di genitori (Francesca Neri e Vincenzo Amato) che, in seguito alla morte del proprio figlio dopo un incidente stradale, non si sono più adattati alla vita quotidiana. Ciò li ha portati a separarsi ed a non frequentarsi più per anni e pertanto a distaccarsi l'uno [...] Vai alla recensione »
Toccante, profondo, girato benissimo e recitato anche meglio. Da vedere!
Si affrontano tanti temi con delicatezza e verità,attori veramente bravi,un film che emoziona!
Tanti i temi toccati: l’elaborazione del dolore, la famiglia, le proprie radici, la possibilità di emancipazione. Regia interessante, ottima fotografia. Insomma un buon Film.
La fotografia come metafora di vita consapevole e "riscattata" oltre che (ovviamente) carica di memoria. Non poteva che fare fuoco sulla sua primaria passione Mirko Pincelli per esordire in un lungo di finzione. Sceneggiato dal socio Tessarin con alcuni biografici riferiti al regista italiano a lungo residente a Londra, il dramma del famoso fotografo Ernesto e della sua ex compagna Elena trova forma [...] Vai alla recensione »
Un vago sentore di malinconia, un disagio inespresso, una timidezza esposta a cambi d'umore e false impressioni. Qualcuno, sbagliando, avrebbe potuto attribuire a quei toni riservati significati ingiusti. Pensando, per esempio, che Francesca Neri, esordiente nell'87 con «Il grande BIek» di Giuseppe Piccioni, fosse una persona chiusa, poco disponibile, se non addirittura altezzosa.
Italiani a Londra, fotografo e gallerista rinomati (Amato e la Neri), separati dalla morte del figlio in incidente stradale durante una vacanza nel nativo Trentino, si tormentano nel lutto, riuniti dall'amicizia con un ragazzo "difficile" e dal progetto di una mostra. Curioso, curato, spesso efficace nel visivo, esordio di cineasta nazionale in proficua trasferta estera: il mix di classi sociali dei [...] Vai alla recensione »
A dispetto del titolo è un film italiano. Elena (Francesca Neri) ed Ernesto (Vincenzo Amato di Crialese e di Sicilian Ghost Story), questo l'antefatto, hanno perso il loro unico figlio in un incidente stradale e se ne sentono così colpevoli da aver distrutto il loro matrimonio. Non veniamo informati del perché, anni dopo, si trovano entrambi a Londra dopo essersi lasciati alle spalle le montagne trentine. [...] Vai alla recensione »
Ambizioso e scombinato dramma familiare dell'esordiente italo-inglese Mirko Pincelli. A Londra s'incrociano i destini del tormentato fotografo italiano Ernesto e del teppistello locale Jan. L'uno, separato dalla moglie gallerista Elena dopo la tragica morte del loro bambino; l'altro in urto con un padre ubriacone e incapace di slegarsi da una brutta gang.