vanessa zarastro
|
lunedì 5 dicembre 2016
|
un piccolo grande uomo
|
|
|
|
Gli ultimi film di Clint Eastwood partono sempre da storie vere. Narrano di eroi/antieroi in cui il protagonista spesso può essere visto e giudicato in modi diversi, che nel suo animo è molto solo, ma ostinato nel fare la “cosa giusta”. Sia il cecchino di American Sniper sia il pilota di Sully hanno il convincimento di aver ragione, e sono supportati da una grande professionalità.
La vicenda narrata nel film è di pochi anni fa. Il 15 gennaio del 2009, il pilota Chesley Sullenberger detto "Sully" (uno straordinario Toma Hanks) sull’orlo della pensione, ha appena decollato - con un airbus A-320 e con 155 passeggeri a bordo - dall’aeroporto newyorkese di La Guardia diretto a Charlotte, North Caroline, quando uno stormo di uccelli entra in entrambi motori danneggiandoli irreparabilmente.
[+]
Gli ultimi film di Clint Eastwood partono sempre da storie vere. Narrano di eroi/antieroi in cui il protagonista spesso può essere visto e giudicato in modi diversi, che nel suo animo è molto solo, ma ostinato nel fare la “cosa giusta”. Sia il cecchino di American Sniper sia il pilota di Sully hanno il convincimento di aver ragione, e sono supportati da una grande professionalità.
La vicenda narrata nel film è di pochi anni fa. Il 15 gennaio del 2009, il pilota Chesley Sullenberger detto "Sully" (uno straordinario Toma Hanks) sull’orlo della pensione, ha appena decollato - con un airbus A-320 e con 155 passeggeri a bordo - dall’aeroporto newyorkese di La Guardia diretto a Charlotte, North Caroline, quando uno stormo di uccelli entra in entrambi motori danneggiandoli irreparabilmente. Dopo aver inizialmente pensato di poter tornare indietro, Sully si rende conto che non ce l’avrebbe fatta quindi, nel giro di pochi secondi, decide di tentare un ammaraggio di emergenza sul fiume Hudson. Porterà a compimento la manovra con successo: nessun morto né disperso, solo una hostess riporterà una lieve ferita a una gamba. Sully vanta nervi saldi, una preparazione impeccabile e una grande esperienza maturata in ben 42 anni di volo. A spalleggiarlo, il convinto e fedele copilota Jack (interpretato da un bravo Aaron Eckhart) che ha vissuto con lui in cabina quei sofferti 208 secondi.
Considerato un eroe per aver salvato miracolosamente la vita a tutti i passeggeri, una volta a terra, sarà oggetto di un’approfondita indagine, accusato di aver rischiato un atterraggio di fortuna invece di aver seguito il protocollo di inversione rotta. Sully subirà l’assalto dei giornalisti, passerà il calvario delle inchieste, delle simulazioni di volo, del processo davanti al National Transportation Safety Board, ma alla fine, da accusato tornerà a essere considerato un valoroso pilota, perfino dagli inquirenti. E indovinate come sfoga il nervosismo Sully in attesa del processo? Facendo footing lungo le strade downtown Manhattan.
Le immagini di New York sono fantastiche e, oltre ai tradizionali grattacieli di Manhattan, al suo sempre seduttivo skyline e agli interni dell’hotel New York Marriots Dowtown dove soggiornano i piloti in attesa di processo, il regista ci fa apprezzare inquadrature di luoghi molto meno aulici, come il porto e gli scali aereoportuali.
Nel film c’è spazio anche per uno squarcio familiare suburbano intuito attraverso le mille telefonate tra Sully e sua moglie - descritta come una perfetta housewife tutta prese da problemi casalinghi - con il soliti scambi mielosi e rassicuranti di vari I love you.
Tom Hanks è da Oscar, le sue ultime interpretazioni sono straordinarie, molto diverse da loro: il compiaciuto avvocato de Il ponte delle spie di Steven Spielberg e lo schivo pilota di Sully: sono prestazioni eccezionali.
La scelta dei personaggi di Clint Eastwood ricade sempre su “uomini duri” con poche capacità comunicative, abnegazione nel lavoro e gran senso del dovere, destinati a prendere decisioni in assenza di tempo (che sia sparare o sia ammarare), eroi per caso, piccoli grandi uomini.
Il film è un vero prodotto americano, nel bene e nel male: grande fiducia nell’individuo, alta professionalità degli attori, notevole maestria nei movimenti di macchina con le inquietanti scene del salvataggio e un’ottima fotografia. Attraverso Sully il regista lancia un monito al popolo americano suggerendo di ripartire sempre dalle piccole cose e dall’etica del lavoro di un uomo comune che riconosce, inoltre, il merito delle operazioni al lavoro di squadra.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vanessa zarastro »
[ - ] lascia un commento a vanessa zarastro »
|
|
d'accordo? |
|
luca scialo
|
lunedì 19 dicembre 2016
|
un'altra vita ben raccontata da clint eastwood
|
|
|
|
Clint Eastwood non ha bisogno di presentazioni, né di conferme. Ha già ampiamente dimostrato di saper raccontare molto bene le vite di eroi o poveri diavoli alle prese con il proprio disperato quotidiano. Anche nel primo caso, comunque, si tratta sempre di personaggi dalla vita struggente, disperata, mai banale.
In questa pellicola, Clint Eastwood racconta la storia di Chesley Sullenberger, per tutti Sully. Ex pilota dell'Air Force One con 42 anni di esperienza professionale. Il quale, nel 2009, decide di far atterrare un aereo di linea sul fiume Hudson, nel pieno centro di New York. Certo che il velivolo, in avaria ad entrambi i motori per l'accidentale scontro con uno stormo di uccelli, non avrebbe raggiunto le due piste alternative propostegli dalla base.
[+]
Clint Eastwood non ha bisogno di presentazioni, né di conferme. Ha già ampiamente dimostrato di saper raccontare molto bene le vite di eroi o poveri diavoli alle prese con il proprio disperato quotidiano. Anche nel primo caso, comunque, si tratta sempre di personaggi dalla vita struggente, disperata, mai banale.
In questa pellicola, Clint Eastwood racconta la storia di Chesley Sullenberger, per tutti Sully. Ex pilota dell'Air Force One con 42 anni di esperienza professionale. Il quale, nel 2009, decide di far atterrare un aereo di linea sul fiume Hudson, nel pieno centro di New York. Certo che il velivolo, in avaria ad entrambi i motori per l'accidentale scontro con uno stormo di uccelli, non avrebbe raggiunto le due piste alternative propostegli dalla base. Tuttavia, nonostante abbia salvato la vita di oltre cento persone, peraltro tutte senza riportare un graffio, viene posto sotto indagine dalla National Trasportation Safety Board. Convinta che il suo fosse un azzardo evitabile. Ma Sully è convinto di aver fatto la scelta giusta e vuole andare fino in fondo.
Metti Clint Eastwood alla regia, un attore "navigato" (in tutti i sensi) come Tom Hancks nel ruolo di protagonista, una storia coinvolgente ed effetti speciali nei confini del credibile e ottieni un racconto realistico su una storia realmente accaduta. Convincente ed appassionante. Forse la condanna di queste due pietre miliari del Cinema americano sarà quella di essere ricordati uno per il cinema Western, l'altro per Forrest Gump. Ma è un'ingiustizia che dobbiamo risparmiargli.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca scialo »
[ - ] lascia un commento a luca scialo »
|
|
d'accordo? |
|
joker 91
|
mercoledì 28 dicembre 2016
|
un film di un grande regista
|
|
|
|
Eastwood è un regista ormai stanco e i grandi film di inizio anni 2000 sono solo un lontano ricordo. Tuttavia in questa pellicola il buon vecchio Regista di destra e sostenitore del buon D.Trump mi ha sorpreso. Eastwood è conosciuto a Hollywood come un regista contro il sistema,contro il potere finanziario made in Usa che ha totalmente dominato la presidenza Obanana e che ci ha regalato per interessi petroliferi il disastro in Libia.... Un regista insomma che più di una volta(come fece Kubrick con Eyes Wide Shut)ha preso di mira un certo tipo di potere dei soldi che distrugge puntualmente la democrazia finanziando certi partiti. Si tratta di una pellicola inusuale per il buon vecchio Clint dove celebra l'uomo medio Americano tutto lavoro e valori ma che suo malgrado diventa un eroe.
[+]
Eastwood è un regista ormai stanco e i grandi film di inizio anni 2000 sono solo un lontano ricordo. Tuttavia in questa pellicola il buon vecchio Regista di destra e sostenitore del buon D.Trump mi ha sorpreso. Eastwood è conosciuto a Hollywood come un regista contro il sistema,contro il potere finanziario made in Usa che ha totalmente dominato la presidenza Obanana e che ci ha regalato per interessi petroliferi il disastro in Libia.... Un regista insomma che più di una volta(come fece Kubrick con Eyes Wide Shut)ha preso di mira un certo tipo di potere dei soldi che distrugge puntualmente la democrazia finanziando certi partiti. Si tratta di una pellicola inusuale per il buon vecchio Clint dove celebra l'uomo medio Americano tutto lavoro e valori ma che suo malgrado diventa un eroe. Celebra il vero popolo Americano(non quello dei manifestanti pagati da Soros per protestare alla manifestazione di Trump perchè nella campagna elettorale il buon D.Trump ha criticato un certo tipo di potere finanziario presenta nelle legislature di Obanana)dei soccorritori,dei sommozzatori e di tutti quelli che si sono fatti in quattro per salvare questo volo. Un eroismo proprio del personaggio di Hanks che da vero e proprio paladino patriottico salva il salvabile attuando un'azione non comune verso il suo prossimo. Eastwood ci parla del patriottismo a modo suo e con grande efficacia.... film a livello registico perfetto. Niente di nuovo ma ottimo
[-]
[+] buon d.trump???????????
(di max821966)
[ - ] buon d.trump???????????
[+] hahahahah
(di joker 91)
[ - ] hahahahah
|
|
[+] lascia un commento a joker 91 »
[ - ] lascia un commento a joker 91 »
|
|
d'accordo? |
|
alex62
|
giovedì 24 novembre 2016
|
una sola certezza: clint eastwood
|
|
|
|
Continua la serie ininterrotta di film meravigliosi di Clint Eastwood. Questo splendido ottantaseienne, reduce da un doloroso divorzio, ha confezionato un'opera semplice che ci offre l'opportunità per una sera, per un istante di riacquistare fiducia nelle nostre possibilità. Cosa c'è di più importante di salvare una vita. Il Dio dei cristiani si rivelò in principio ai fratelli maggiori Ebrei come un Dio che libera e salva e il nome stesso di Gesù significa Colui che salva. Non si tratta di una salvezza ultraterrena in principio (tant'è vero che gli Ebrei credettero nella vita dopo la morte solo a partire dal II° sec.
[+]
Continua la serie ininterrotta di film meravigliosi di Clint Eastwood. Questo splendido ottantaseienne, reduce da un doloroso divorzio, ha confezionato un'opera semplice che ci offre l'opportunità per una sera, per un istante di riacquistare fiducia nelle nostre possibilità. Cosa c'è di più importante di salvare una vita. Il Dio dei cristiani si rivelò in principio ai fratelli maggiori Ebrei come un Dio che libera e salva e il nome stesso di Gesù significa Colui che salva. Non si tratta di una salvezza ultraterrena in principio (tant'è vero che gli Ebrei credettero nella vita dopo la morte solo a partire dal II° sec. a.C.), ma semplicemente di una cura ininterrotta e paziente della vita, di ogni vita, anche di quella di un piccolissimo essere che ha davanti a sé poche ore e poi il nulla.
Ma il film di Eastwood non ci chiede di credere nemmeno in questo: che esista cioè un Essere, infinitamente buono, che si occupa di ciascun essere vivente con le cure amorevoli di un padre. Non è indispensabile credere in Dio…è sufficiente credere nell'Umanità!
Quando poi l'opportunità di salvare vite umane e ben 155 vite, viene offerta a un solo uomo, responsabile, in pochi istanti, dell'incolumità di quelle persone, allora si crea un vero kairòs, un'occasione unica cioè e irripetibile di fare esattamente ciò che sappiamo essere il tratto dominante della sllhouette di Dio. Noi che crediamo in Lui.
Il capitano Sully, un vecchio che ha volato per più di 40 anni, che conosce ogni minimo dettaglio del funzionamento dell'aeromobile che gli è stato affidato, deve fare appello a tutto il suo sangue freddo e all'intero bagaglio d'innumerevoli esperienze, per scoprire però che mai era accaduto prima, che deve scegliere la via più rischiosa: una via d'acqua, che per un aereo in volo è come scegliere di schiantarsi contro un muro!…
Quell'imponderabile che ha fatto sì che il comandante Sullenberger facesse la scelta giusta, anzi l'unica possibile, ha a che fare con la parte migliore di ogni essere umano. Ha a che fare con la pura bellezza che alberga in noi e che ci guida, se noi decidiamo di ascoltare una flebile, dolce voce che scauturisce dall'abisso d'inquietudine del nostro profondo.
Sully quel giorno scelse, lo fece in piena coscienza, sapendo, anzi meglio credendo che fosse l'unica possibilità di ascoltare quel numero del resoconto delle eventuali vittime di un gravissimo disastro aereo. Quel numero rimase pari a zero, cioè “155 anime” ricorderà lui stesso, devono a lui, a un piccolo, umile uomo la loro vita.
Eastwood ci chiede di guardare dentro di noi e cercare un solo motivo per cui un essere umano dovrebbe perdere la speranza nel futuro: il futuro è aperto, si spalanca di fronte a noi con le promesse migliori di una vita migliore.
Clint Eastwood ci ricorda che l'anima umana è governata dalla Speranza.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alex62 »
[ - ] lascia un commento a alex62 »
|
|
d'accordo? |
|
stefi82
|
domenica 4 dicembre 2016
|
credo nell'essere umano
|
|
|
|
Dopo ver visto questo film è naturale porsi una domanda: che cos’è un eroe?
Un eroe è un essere umano che compie, semplicemente, il suo dovere. E lo fa bene.
Questo film mi ha emozionato e mi ha ridato un po’ di fiducia nell’essere umano. Sì perché ciò che CE ha voluto raccontarci è la storia vera di un Uomo che, grazie ai suoi 40 anni di esperienza e una buona dose di fortuna, ha compiuto un gesto eroico, facendo “solo” il suo lavoro. Fino in fondo. Dopo aver fatto l’ammaraggio sull’Hudson, infatti, il comandante si preoccupa che tutti i passeggeri siano scesi dall’aereo, e da ultimo, scende lui. Lontano anni luce dall’arroganza e dalla mediocrità del “comandante” Schettino.
Mi ha commosso la professionalità, l’umanità, il garbo e insieme l’umiltà dell’Uomo Sully.
[+]
Dopo ver visto questo film è naturale porsi una domanda: che cos’è un eroe?
Un eroe è un essere umano che compie, semplicemente, il suo dovere. E lo fa bene.
Questo film mi ha emozionato e mi ha ridato un po’ di fiducia nell’essere umano. Sì perché ciò che CE ha voluto raccontarci è la storia vera di un Uomo che, grazie ai suoi 40 anni di esperienza e una buona dose di fortuna, ha compiuto un gesto eroico, facendo “solo” il suo lavoro. Fino in fondo. Dopo aver fatto l’ammaraggio sull’Hudson, infatti, il comandante si preoccupa che tutti i passeggeri siano scesi dall’aereo, e da ultimo, scende lui. Lontano anni luce dall’arroganza e dalla mediocrità del “comandante” Schettino.
Mi ha commosso la professionalità, l’umanità, il garbo e insieme l’umiltà dell’Uomo Sully.
Mi ha commosso ricordarmi che ognuno di noi può, “solo” facendo il suo lavoro, fare qualcosa di grande.
L’interpretazione di TH è grandiosa, e metà del merito del successo del film, và a lui.
Scelte registiche azzeccate: non è troppo documentaristico, non è troppo, e solo, incentrato sull’eroe, non è troppo spettacolarizzata la tragedia aerea. Non ha cercato le lacrime, CE, ed è per questo che a me, le ha fatte venire.
Oggi ho visto un film. Un film da cui mi aspettavo tutt’altro rispetto a ciò che mi ha lasciato. Questo film mi ha sorpresa e commossa.
Oggi ho visto Sully, la storia del capitano Chesley (Sully) Sullenberger che si trova, in una manciata di secondi, a dover prendere una decisione sulla vita di 155 persone. E prende la decisione giusta. Salva 155 persone con un prodigioso ammaraggio.
Sully è la storia vera, del 15 gennaio 2009, del primo ammaraggio della storia in cui si salvano tutti i passeggeri.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a stefi82 »
[ - ] lascia un commento a stefi82 »
|
|
d'accordo? |
|
stefi82
|
domenica 4 dicembre 2016
|
credo nell'essere umano
|
|
|
|
Dopo ver visto questo film è naturale porsi una domanda: che cos’è un eroe?
Un eroe è un essere umano che compie, semplicemente, il suo dovere. E lo fa bene.
Questo film mi ha emozionato e mi ha ridato un po’ di fiducia nell’essere umano. Sì perché ciò che CE ha voluto raccontarci è la storia vera di un Uomo che, grazie ai suoi 40 anni di esperienza e una buona dose di fortuna, ha compiuto un gesto eroico, facendo “solo” il suo lavoro. Fino in fondo. Dopo aver fatto l’ammaraggio sull’Hudson, infatti, il comandante si preoccupa che tutti i passeggeri siano scesi dall’aereo, e da ultimo, scende lui. Lontano anni luce dall’arroganza e dalla mediocrità del “comandante” Schettino.
Mi ha commosso la professionalità, l’umanità, il garbo e insieme l’umiltà dell’Uomo Sully.
[+]
Dopo ver visto questo film è naturale porsi una domanda: che cos’è un eroe?
Un eroe è un essere umano che compie, semplicemente, il suo dovere. E lo fa bene.
Questo film mi ha emozionato e mi ha ridato un po’ di fiducia nell’essere umano. Sì perché ciò che CE ha voluto raccontarci è la storia vera di un Uomo che, grazie ai suoi 40 anni di esperienza e una buona dose di fortuna, ha compiuto un gesto eroico, facendo “solo” il suo lavoro. Fino in fondo. Dopo aver fatto l’ammaraggio sull’Hudson, infatti, il comandante si preoccupa che tutti i passeggeri siano scesi dall’aereo, e da ultimo, scende lui. Lontano anni luce dall’arroganza e dalla mediocrità del “comandante” Schettino.
Mi ha commosso la professionalità, l’umanità, il garbo e insieme l’umiltà dell’Uomo Sully.
Mi ha commosso ricordarmi che ognuno di noi può, “solo” facendo il suo lavoro, fare qualcosa di grande.
L’interpretazione di TH è grandiosa, e metà del merito del successo del film, và a lui.
Scelte registiche azzeccate: non è troppo documentaristico, non è troppo, e solo, incentrato sull’eroe, non è troppo spettacolarizzata la tragedia aerea. Non ha cercato le lacrime, CE, ed è per questo che a me, le ha fatte venire.
Oggi ho visto un film. Un film da cui mi aspettavo tutt’altro rispetto a ciò che mi ha lasciato. Questo film mi ha sorpresa e commossa.
Oggi ho visto Sully, la storia del capitano Chesley (Sully) Sullenberger che si trova, in una manciata di secondi, a dover prendere una decisione sulla vita di 155 persone. E prende la decisione giusta. Salva 155 persone con un prodigioso ammaraggio.
Sully è la storia vera, del 15 gennaio 2009, del primo ammaraggio della storia in cui si salvano tutti i passeggeri.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a stefi82 »
[ - ] lascia un commento a stefi82 »
|
|
d'accordo? |
|
maumauroma
|
sabato 24 dicembre 2016
|
sully
|
|
|
|
Secondo Clint Eastwood al mondo non esistono eroi ma soltanto persone che in particolari gravi situazioni o circostanze riescono a fare la cosa giusta al momento giusto. Come fece il comandante Chelsey Sullemberger, che nel gennaio del 2009 decise di far atterrare il suo aereo sulle gelide acque del fiume Hudson a New York, dopo che, a pochi secondi dal decollo, uno stormo di uccelli aveva messo fuori uso entrambi i motori del velivolo, riuscendo a salvare la vita di tutti i 155 passeggeri che si trovavano a bordo. Decisione dapprima contestata dall' Ufficio per la sicurezza dei voli americano, che asseriva, in base ad alcune ingannevoli simulazioni di volo, che il comandante avrebbe potuto tranquillamente tornare indietro e atterrare in uno dei vicini aereoporti della citta'.
[+]
Secondo Clint Eastwood al mondo non esistono eroi ma soltanto persone che in particolari gravi situazioni o circostanze riescono a fare la cosa giusta al momento giusto. Come fece il comandante Chelsey Sullemberger, che nel gennaio del 2009 decise di far atterrare il suo aereo sulle gelide acque del fiume Hudson a New York, dopo che, a pochi secondi dal decollo, uno stormo di uccelli aveva messo fuori uso entrambi i motori del velivolo, riuscendo a salvare la vita di tutti i 155 passeggeri che si trovavano a bordo. Decisione dapprima contestata dall' Ufficio per la sicurezza dei voli americano, che asseriva, in base ad alcune ingannevoli simulazioni di volo, che il comandante avrebbe potuto tranquillamente tornare indietro e atterrare in uno dei vicini aereoporti della citta'. Tale contestazione non aveva pero' tenuto conto del fattore umano, cioe' di quei fatidici 35 secondi che furono necessari a Sullemberg per elaborare la sua decisione che si sarebbe rivelata poi a tutti gli effetti essere quella giusta. L'opera dell'ottantaseienne regista statunitense rievoca appunto quellla vicenda con maestria e passione soffermandosi soprattutto sui turbamenti del comandante, nonche' sulla sua abilita' di pilota e sul rispetto del proprio ruolo. La regia di Eastwood si dimostra come sempre asciutta, scarna, sobria, di rara chiarezza, anche se qua e la' non mancano momenti di pura accademia. Nel cuore della sceneggiatura aleggia costante l'ombra angosciante dell'11 settembre, mentre la casualita' degli eventi (L'areo infatti parti' con qualche minuto di ritardo) sta li' a dimostrare che la vita di tutti noi e' in fondo regolata se non dominata dall'onnipresenza del Caso. Buona la prova degli attori mentre la colonna sonora risulta apprezzabile e mai invadente. Tre stelle e mezzo
[-]
|
|
[+] lascia un commento a maumauroma »
[ - ] lascia un commento a maumauroma »
|
|
d'accordo? |
|
nino pell.
|
giovedì 1 dicembre 2016
|
ricordando l'impresa eroica di chesley sullenberg
|
|
|
|
Il film rappresenta il giusto riconoscimento al famoso ex pilota americano Chesley Sullenberg, facendoci ricordare la sua storica impresa avvenuta diversi anni fa di salvare miracolosamente 155 passeggeri sull'aereo della US Airways a causa del contatto con uno stormo di uccelli che colpisce l'aereo e compromette irrimediabilmente i due motori. L'esperto pilota si venne a trovare pertanto in una situazione disperata e praticamente senza via d'uscita,ma grazie al suo formidabile intuito, riuscì a salvare tutti i passeggeri tentando un difficilissimo atterraggio dell'aereo sulle acque dell'Hudson. Il regista Eastwood ci evidenzia in maniera riflessiva tutte le contraddizioni della stampa ed in genere dei mass-media che presero di mira tale evento non sempre in maniera veritiera, costringendo il protagonista della vicenda ad una sorta di forzatura psicologica destinata quasi a tramutarsi in sensi di colpa e insicurezze sulla sua capacità di essere stato un grande pilota.
[+]
Il film rappresenta il giusto riconoscimento al famoso ex pilota americano Chesley Sullenberg, facendoci ricordare la sua storica impresa avvenuta diversi anni fa di salvare miracolosamente 155 passeggeri sull'aereo della US Airways a causa del contatto con uno stormo di uccelli che colpisce l'aereo e compromette irrimediabilmente i due motori. L'esperto pilota si venne a trovare pertanto in una situazione disperata e praticamente senza via d'uscita,ma grazie al suo formidabile intuito, riuscì a salvare tutti i passeggeri tentando un difficilissimo atterraggio dell'aereo sulle acque dell'Hudson. Il regista Eastwood ci evidenzia in maniera riflessiva tutte le contraddizioni della stampa ed in genere dei mass-media che presero di mira tale evento non sempre in maniera veritiera, costringendo il protagonista della vicenda ad una sorta di forzatura psicologica destinata quasi a tramutarsi in sensi di colpa e insicurezze sulla sua capacità di essere stato un grande pilota. Addirittura seguì una vera e propria inchiesta da parte di una commissione competente che cercò in tutti i modi di attribuire a "Sully" la colpa dell'incidente. Ancora una volta l'attore Tom Hanks nel ruolo del protagonista, si dimostra perfetto ed encomiabile. Il film lo ritengo sicuramente degno della filmografia americana che si rispetti pur tuttavia rasentando una pacata essenzialità dell'insieme ed una soffusa ripetitività di alcune sequenze.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nino pell. »
[ - ] lascia un commento a nino pell. »
|
|
d'accordo? |
|
internauta
|
venerdì 2 dicembre 2016
|
storia di un eroe dei nosri tempi. da vedere.
|
|
|
|
Pregevole ricostruzione dei terribili 208 secondi di un volo di linea a New York del 15 gennaio 2009 nei quali un uomo ha realizzato ciò che nessuno riteneva possibile prima: un ammaraggio con un aereo carico e 155 persone a bordo con ZERO vittime e persino pochi contusi.
Realistico, coinvolgente, istruttivo (ora lo sanno davvero tutti che accendere l'APU quando sta per mancare la propulsione è la prima cosa da fare per mantenere attivi gli essenziali ausili informatici all'atterraggio, anche se nella check list della Us Airways era solo al 15° posto), riesce anche a strappare qualche sorriso tra mille emozioni.
Nel film le magistrali interpretazioni di Tom Hanks e Aaron Eckhart passano quasi in secondo piano non appena ci si rende conto che quel che vediamo su un grande schermo è accaduto davvero.
[+]
Pregevole ricostruzione dei terribili 208 secondi di un volo di linea a New York del 15 gennaio 2009 nei quali un uomo ha realizzato ciò che nessuno riteneva possibile prima: un ammaraggio con un aereo carico e 155 persone a bordo con ZERO vittime e persino pochi contusi.
Realistico, coinvolgente, istruttivo (ora lo sanno davvero tutti che accendere l'APU quando sta per mancare la propulsione è la prima cosa da fare per mantenere attivi gli essenziali ausili informatici all'atterraggio, anche se nella check list della Us Airways era solo al 15° posto), riesce anche a strappare qualche sorriso tra mille emozioni.
Nel film le magistrali interpretazioni di Tom Hanks e Aaron Eckhart passano quasi in secondo piano non appena ci si rende conto che quel che vediamo su un grande schermo è accaduto davvero. In lingua inglese, con sottotitoli in italiano. Per tutti. Consigliato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a internauta »
[ - ] lascia un commento a internauta »
|
|
d'accordo? |
|
step666
|
mercoledì 7 dicembre 2016
|
un eroe più umano!
|
|
|
|
Un gran bel film anche questo di Eastwood, ormai il suo nome è una certezza di gran film.
Mi è piaciuto il fatto di mostrare l'incidente in tanti modi ognuno diverso dall'altro in base ai vari punti di vista che si andavano a scoprire. Un eroe eastwoodiano che differisce dagli altri per la sua vulnerabilità più marcata, qui eastwood ci fa veramente entrare nel mondo del personaggio, tramite ellissi che ci riportano alla carriera del pilota,tramite incubi e rapporti sociali con la famiglia e con la burocrazia che con calcoli algoritmici vorrebbe potere risolvere qualsiasi cosa, ed è proprio il protagonista a riportare tutto nella giusta ottica delle cose: Gran film, ho dato 4 stelle perché è un piccolo capolavoro ma 5 stelle per me sono troppe, perché seppur è fatto in modo magistrale qualcosina manca.
|
|
[+] lascia un commento a step666 »
[ - ] lascia un commento a step666 »
|
|
d'accordo? |
|
|