astromelia
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sabato 18 febbraio 2017
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cartonato in confezione hollywood
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mi auguro che non vinca nulla questo pseudo film musical,dalla sceneggiatura banale sulla falsariga anni 50,noioso e insipido,ma come fa la gente a esaltare questa farsa,quando in giro ci sono capolavori,e come mai gosling ha fatto sta macchietta dopo i suoi lavori eccelsi (ne ha una lista)e gli dareste un'oscar? ma per carità,credo che chi ha dato 4/5 stelle non vada spesso al cinema o non imbrocchi i veri film di qualità....
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sergiofi
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sabato 18 febbraio 2017
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la la land, un manuale per cacciatori di sogni
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La scelta del musical per raccontare quanto costa inseguire e realizzare il proprio sogno personale si è rivelata la più giusta. Soprattutto quando un tema e un genere così sfruttati dal cinema, ma sempre benvenuti quando il prodotto finale viene confezionato in modo impeccabile, sono trattati con amabile leggerezza. Alzi la mano chi si aspettava una scelta simile proprio da un regista geniale come Damien Chazelle, due anni dopo aver girato quel piccolo capolavoro che è stato Whiplash. In una Los Angeles vista da una prospettiva diversa dal solito, ma che resta la “city of stars” che fa da sfondo alla vicenda, si snoda il tortuoso percorso che porterà Mia e Sebastian a realizzare i loro diversi obiettivi.
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La scelta del musical per raccontare quanto costa inseguire e realizzare il proprio sogno personale si è rivelata la più giusta. Soprattutto quando un tema e un genere così sfruttati dal cinema, ma sempre benvenuti quando il prodotto finale viene confezionato in modo impeccabile, sono trattati con amabile leggerezza. Alzi la mano chi si aspettava una scelta simile proprio da un regista geniale come Damien Chazelle, due anni dopo aver girato quel piccolo capolavoro che è stato Whiplash. In una Los Angeles vista da una prospettiva diversa dal solito, ma che resta la “city of stars” che fa da sfondo alla vicenda, si snoda il tortuoso percorso che porterà Mia e Sebastian a realizzare i loro diversi obiettivi. La storia e il film sono interamente concentrati su Emma Stone e Ryan Gosling, sempre al centro della scena, che regalano un’interpretazione da incorniciare all’interno di quei canoni della sottrazione propugnati da Italo Calvino come indice della leggerezza. La storia, mai sopra le righe come è giusto che sia quando si parla di una materia così eterea, conferma - come ha scritto Carson McCullers - che il cuore è un cacciatore solitario. Se si tratta di inseguire un sogno, due cuori nati per battere insieme possono anche migrare verso orizzonti altri. Perché se non si lotta per inseguire un sogno, il proprio sogno, a che serve essere vivi?
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sabato 18 febbraio 2017
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la la land, manuale per cacciatori di sogni
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La scelta del musical per raccontare la strada da imboccare per inseguire e realizzare il proprio sogno personale si è rivelata la più giusta. Soprattutto quando un tema e un genere così sfruttati dal cinema, ma sempre benvenuti quando il prodotto finale viene confezionato in modo così impeccabile, sono trattati con amabile leggerezza. Alzi la mano chi si aspettava una scelta simile proprio da un regista geniale come Damien Chazelle, due anni dopo aver girato quel piccolo capolavoro che è stato Whiplash. In una Los Angeles vista da una prospettiva diversa dal solito, ma che resta la “city of stars” che fa da sfondo alla vicenda, si snoda il tortuoso percorso che porterà Mia e Sebastian a realizzare i loro diversi obiettivi.
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La scelta del musical per raccontare la strada da imboccare per inseguire e realizzare il proprio sogno personale si è rivelata la più giusta. Soprattutto quando un tema e un genere così sfruttati dal cinema, ma sempre benvenuti quando il prodotto finale viene confezionato in modo così impeccabile, sono trattati con amabile leggerezza. Alzi la mano chi si aspettava una scelta simile proprio da un regista geniale come Damien Chazelle, due anni dopo aver girato quel piccolo capolavoro che è stato Whiplash. In una Los Angeles vista da una prospettiva diversa dal solito, ma che resta la “city of stars” che fa da sfondo alla vicenda, si snoda il tortuoso percorso che porterà Mia e Sebastian a realizzare i loro diversi obiettivi. La storia e il film sono interamente concentrati su Emma Stone e Ryan Gosling, sempre al centro della scena, che regalano un’interpretazione da incorniciare all’interno di quei canoni della sottrazione propugnati da Italo Calvino come indice della leggerezza. La storia, mai sopra le righe come è giusto che sia quando si parla di una materia così eterea, conferma che il cuore è un cacciatore solitario (come ha scritto Carson McCullers). Se si tratta di inseguire un sogno, due cuori fatti per battere insieme possono anche migrare verso orizzonti altri e diversi. Perché se non si lotta per inseguire un sogno, il proprio sogno, a che serve essere vivi?
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stella
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sabato 18 febbraio 2017
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la la che?
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Sono davvero sorpresa dell'accoglienza positiva che ha ricevuto questo film! In effetti, la valanga di riconoscimenti ottenuti ha aumentato la mia profonda delusione durante la lunga proiezione. Per i primi 15 minuti mi sembrava quasi fosse uno scherzo.. Storia che poggia sul niente, personaggi pochi e inconsistenti, senza poi parlare del genere "musical" scomodato davvero inutilmente (avessero scelto almeno dei veri ballerini/attori, chissà quanti ce ne sono in giro..)! Un consiglio : risparmiate due ore preziose della vostra vita e vedetevi giusto il trailer, sarà più che sufficiente e soprattutto conserverete l'illusione che questo La La Che sia un bel film!!
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step666
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venerdì 17 febbraio 2017
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un capolavoro tecnico e non solo
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Basterebbero i primi 5 minuti per definirlo capolavoro, in un piano sequenza che ricorda il buon vecchio orson welles in "L'infernale quinlan"..senza anticipare niente il film è costruito proprio su piani sequenza con movimenti di macchina coreografici coerenti con tutto il film..il montaggio impeccabile come pure la recitazione dei protagonisti, tante sono le citazioni del cinema di una volta, in un film che vuole appunto celebrare e omaggiare il vecchio musical e i vecchi stili. Di solito non sono d'accordo con le nomination oscar ma questa volta devo dire che 12 nomination per me le vale tutte
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ollipop
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venerdì 17 febbraio 2017
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due vite due sogni
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Cimentarsi nel musical ,genere che ha visto non pochi capolavori nella storia del cinema , non e' certo impresa facile : inevitabili i confronti , le critiche e gli scontati sostenitori da un lato e i denigratori dalll'altro .
musical e' spettacolo : il tema trattato ogni volta ha si un suo significato e una sua importanza , ma non e' necessariamente la sola chiave di lettura : e' come si realizza utilizzando tutto cio che il musical ti offre tecnicamente: ballo coreografia musica colori e dentro questo caleidoscopio possono entrare momenti di vita che cavalcano uno stereotipo collaudato : l'amore , i sogni e il loro realizzarsi e soprattutto il prezzo che spesso inevitabilmente si paga.
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Cimentarsi nel musical ,genere che ha visto non pochi capolavori nella storia del cinema , non e' certo impresa facile : inevitabili i confronti , le critiche e gli scontati sostenitori da un lato e i denigratori dalll'altro .
musical e' spettacolo : il tema trattato ogni volta ha si un suo significato e una sua importanza , ma non e' necessariamente la sola chiave di lettura : e' come si realizza utilizzando tutto cio che il musical ti offre tecnicamente: ballo coreografia musica colori e dentro questo caleidoscopio possono entrare momenti di vita che cavalcano uno stereotipo collaudato : l'amore , i sogni e il loro realizzarsi e soprattutto il prezzo che spesso inevitabilmente si paga.
in La La Land ci sono tutti gli ingredienti : la vita e' un viaggio e ognuno di noi ha il proprio percorso e i propri sogni da realizzare : la splendida iniziale sequenza in autostrada dove la musica via via via coinvolge in un effetto domino sconosciuti automobilisti rende con rara efficacia il senso stesso del film : la vita e' un musical : la musica e' la colonna sonora della vita stessa : si canta si balla ma si soffre anche : il percorso dei due protagonisti nella ricerca di un sogno da realizzare via via si sdoppia ed ognuno raggiungera' il proprio scopo ma perdera' qualcosa di molto prezioso : ne e' valsa la pena?
Tema banale? forse ma la vita ci propone temi che sembrano banali ma nascondono in questa facile lettura tutte le sensazioni che accompagnano la nostra lotta per realizzarci: solitudine, frustrazione e spesso amara constatazione di un fallimento insuperabile,
Il film rende tutto questo con pacata nostalgia senza enfasi supportato da una splendida fotografia e da una originale quanto efficace sceneggiatura : e poi bravissima lei i cui mezzi espressivi valgono davvero uno dei tanti Oscar a cui il film e' candidato.: troppi firse e in effetti il rischio di entrare in sala prevenuti e' reale: si rischia di perdere un bel film
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valerio
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giovedì 16 febbraio 2017
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another day of sun!!
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Los Angeles. Una strada durante l’ora di punta. Una bellissima e alquanto dinamica ripresa in sequenza unica dà inizio a questo meraviglioso omaggio al musical degli anni ’50. Da un auto all’altra si diffonde musica, si mescolano danza e parole, si respira felicità. Siamo subito rapiti da quel ritmo incalzante che non ci lascerà più per tutta la durata del film.
Mia sogna di fare l’attrice e conosce Sebastian, un musicista jazz che si guadagna da vivere suonando in un locale dove a nessuno importa della musica.
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Los Angeles. Una strada durante l’ora di punta. Una bellissima e alquanto dinamica ripresa in sequenza unica dà inizio a questo meraviglioso omaggio al musical degli anni ’50. Da un auto all’altra si diffonde musica, si mescolano danza e parole, si respira felicità. Siamo subito rapiti da quel ritmo incalzante che non ci lascerà più per tutta la durata del film.
Mia sogna di fare l’attrice e conosce Sebastian, un musicista jazz che si guadagna da vivere suonando in un locale dove a nessuno importa della musica.
I due ragazzi, ambiziosi e innamorati, si supportano a vicenda per permettere ai loro sogni di realizzarsi, e non poche saranno le porte che vedranno sbattersi in faccia. Nonostante questo, l’amore e la dedizione li condurranno al successo, seguendo una strada che non sempre sarà in discesa, proprio come le colline di Hollywood dove sono ambientate le scene, soprattutto per quanto riguarda la loro vita privata e sentimentale. Sognare è meraviglioso, è romantico, e mantenere i piedi per terra è difficile, ma va fatto, con i pro e i contro, perché viviamo in un mondo dove è difficile non scendere a compromessi, in un mondo dove l’arte poco importante alla gente e dove i teatri chiudono da un giorno a l’altro.
Emma Stone, bellissima, ha gli occhi che brillano e la sua stupenda interpretazione emana lo stesso luccichio delle strade illuminate di Hollywood. Ryan Gosling, appassionato, romantico, nel suonare il suo pianoforte trasmette al pubblico la stessa dolcezza che trasmette a noi spettatori.
Sembra essere una tela di Andy Warhol, quella su cui sono state dipinte le scene di questa pellicola, colori vivaci, sovrapposizioni di immagini, schizzi di pittura in perfetta sincronia con i testi della colonna sonora. (E cavolo come battevamo i piedi a tempo di musica sotto le poltrone del cinema!)
Nonostante si tratti di un film, quello che traspare dalle scene cantate e ballate è una geniale teatralità, resa tale dal fatto che proprio queste scene sono girate in sequenza unica, a sottolineare il fatto che in teatro si va in scena una volta sola, non esiste il ciak, e non si può rifare ciò che non è venuto bene, proprio come nella vita reale.
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step666
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giovedì 16 febbraio 2017
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un capolavoro tecnico e non solo
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Basterebbero i primi 5 minuti per definirlo capolavoro, in un piano sequenza che ricorda il buon vecchio orson welles in "L'infernale quinlan"..senza anticipare niente il film è costruito proprio su piani sequenza con movimenti di macchina coreografici coerenti con tutto il film..il montaggio impeccabile come pure la recitazione dei protagonisti, tante sono le citazioni del cinema di una volta, in un film che vuole appunto celebrare e omaggiare il vecchio musical e i vecchi stili. Di solito non sono d'accordo con le nomination oscar ma questa volta devo dire che 12 nomination per me le vale tutte
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veronica
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mercoledì 15 febbraio 2017
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viva i sognatori
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Questo è un film per i sognatori e penso che la speranza e la creatività sono due delle cose più importanti al mondo. “
Quando sono entrata al cinema per vedere il discusso “La La Land” ho pensato: “ Adesso questo film lo massacro” Ero convinta di vedere il SOLITO musical!
Invece il fantasioso mondo di Damien Chazelle mi ha incantata, scacciando a suon di Jazz tutti i pensieri negativi accumulati.
Non solo mi sono ricreduta approvando TUTTE le 14 nomination, che mi sembravano leggermente esagerate ma mi ha provocato una emozione cosi’devastante da tramutare il primo primo pensiero in “ Ecco perche’amo il cinema!”
Da anni seguo Emma Stone e Ryan Gosling e non è la prima volta che vedo i due bravi artisti insieme.
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Questo è un film per i sognatori e penso che la speranza e la creatività sono due delle cose più importanti al mondo. “
Quando sono entrata al cinema per vedere il discusso “La La Land” ho pensato: “ Adesso questo film lo massacro” Ero convinta di vedere il SOLITO musical!
Invece il fantasioso mondo di Damien Chazelle mi ha incantata, scacciando a suon di Jazz tutti i pensieri negativi accumulati.
Non solo mi sono ricreduta approvando TUTTE le 14 nomination, che mi sembravano leggermente esagerate ma mi ha provocato una emozione cosi’devastante da tramutare il primo primo pensiero in “ Ecco perche’amo il cinema!”
Da anni seguo Emma Stone e Ryan Gosling e non è la prima volta che vedo i due bravi artisti insieme.
In Crazy , Stupid, Love la chimica tra i due era evidente, La La Land ha semplicemente confermato la loro magnetica unione. Dietro a questo film non si cela solo un gran lavoro recitativo ma emergono altre doti che la Stone e Gosling,dopo mesi di studio ed esercizio , ci hanno magnificamente donato portando La La Land a un livello superiore.
Anzi, dire che solo è un Musical è riduttivo: La La Land è un OMAGGIO all'arte cinematografica, musicale e teatrale ; un inno alla danza , alla vecchia Hollywood e al romanticismo che spesso in altre pellicole del genere viene mielosamente ostentato.
Racchiude così tanti aspetti della creatività da sembrare assurdo che insieme combacino alla perfezione, ed è stata questa la bravura di Chazelle:mischiare il vecchio con il nuovo realizzando qualcosa di fresco, originale e moderno.
E' lampante che in questa pellicola si nasconda una perfezione maniacale.
Ogni tassello è al posto giusto: la superlativa e a sprazzi ironica sceneggiatura, le musiche , il montaggio, le meticolose inquadrature, la moltitudine di costumi , le performance. Tutto è minuziosamente perfetto e legato.
Per questo credo che si tratti di un film che resterà nella memoria del cinema, e che Damien Chazelle sia riuscito magicamente a raccontare una reale storia d'amore in modo irreale, dando vita ad una miriade di emozioni.
Ammetto che la noia attendesse la sua entrata trionfale ma tutta la splendida colonna sonora mi ha sorprendentemente rapito, portando gli sbuffi che spesso mi accompagnano nelle pellicole in cui ci sono canti e danze a livello zero. La canzone “City of the Stars” ha addirittura provocato in me una fase di lacrime a flusso continuo! Prima volta nella mia vita !
Insomma,è un film trascinante, soprattutto nella seconda parte.
Lo spettatore si ritrova inconsciamente a riflettere sulla propria vita ed è la sensazione che più Amo di questo straordinario mondo, quando un film e tutto ciò che ha portato alla sua creazione riesce a produrre in me una forza che alle volte fatico a trovare….la forza di pormi la domanda giusta.
Per alcuni può sembrare una trama banale, già vista ma che male c'è a credere che nonostante la vita possa essere difficile, quello in cui noi crediamo può realizzarsi.
Che male c'è a pensare che l'amore possa dar forza ai propri sogni.
VIVA I SOGNATORI.
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gabrielebaldin
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mercoledì 15 febbraio 2017
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1/2 delusione
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a me i musical piacciono, e questo La La Land prometteva bene con tutti i premi vinti e tutte le nomination all'oscar ottenute ... DELUSIONE !! la prima ora ho fatto fatica a restare in sala, volevo uscire perchè non mi è piaciuta per niente e l'ho trovata pure noiosa, poi con l'ultima parte si è ripreso (il pezzo dove canta lei ad un provino raccontando della vita parigina di sua zia è la parte più bella del film), comunque non merita assolutamente l'oscar e spero fortemente che non lo vinca !
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