Il libro della giungla

Il Libro della Giungla di Favreau punta tutto sull'aspetto visivo dimenticando i veri punti di forza del film del 1967, in particolar modo la caratterizzazione dei personaggi che, in questo caso, non riescono a creare un vero e proprio legame empatico con il piccolo Mowgli e lo spettatore, sia a causa di una sceneggiatura carente aggravata da un doppiaggio italiano poco coerente, sia per la mancanza di ironia che differenziava gli animali della pellicola originale. Bagheera era apprensivo ma a volte buffo, Baloo era l'anima della festa (il doppiaggio di Pino Locchi è indimenticabile), Kaa con i suo tic... insomma caratteri che in questa versione sono completamente assenti, se non accennati, appiattendo completamente il film che si regge esclusivamente grazie alle spettacolari scene d'azione e al fotorealismo di ambientazione e animali. [+]

Il Libro della Giungla di Favreau punta tutto sull'aspetto visivo dimenticando i veri punti di forza del film del 1967, in particolar modo la caratterizzazione dei personaggi che, in questo caso, non riescono a creare un vero e proprio legame empatico con il piccolo Mowgli e lo spettatore, sia a causa di una sceneggiatura carente aggravata da un doppiaggio italiano poco coerente, sia per la mancanza di ironia che differenziava gli animali della pellicola originale. Bagheera era apprensivo ma a volte buffo, Baloo era l'anima della festa (il doppiaggio di Pino Locchi è indimenticabile), Kaa con i suo tic... insomma caratteri che in questa versione sono completamente assenti, se non accennati, appiattendo completamente il film che si regge esclusivamente grazie alle spettacolari scene d'azione e al fotorealismo di ambientazione e animali. Gli unici personaggi che funzionano sono Mowgli che, grazie alla sua gestualità, le corse sugli alberi e le sue invenzioni riesce a catturare sin dalle prime scene; Shere Khan (per fortuna) e Re Louie. Insomma il risultato è un film tecnicamente splendido ma senz'anima, un'anima che il regista vorrebbe riempire con morali e filosofie che ruotano attorno alla "Legge della Giungla", legge che alla fine sembra abbia poco da dire, se non le stesse parole dall'inizio alla fine. Un vero peccato visto l'impegno da parte degli animatori nell'aver ricreato un contesto tanto ricco di dettagli quanto povero di personaggi memorabili. Spero che nel sequel questi aspetti vengano rivalutati. [-]