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sammy28
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mercoledì 30 novembre 2016
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la magia che ci fa sognare
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Questo film si inserisce nell'universo di Harry Potter come l'inizio di un suo prequel. Nonostante i molti rimandi e collegamenti alla saga principale, può essere pienamente apprezzato anche da chi non è un fan potteriano. I punti a favore del film sono numerosi. Innanzitutto, David Yates, il regista, insieme alla sceneggiatrice J.K. Rowling, ci presentano un film molto dark e serio con mille sfumature divertenti e romantiche. Infatti, grazie alle interpretazioni magistrali di attori del calibro di Eddie Redmayne, già vincitore di un Oscar, e del pluripremiato Colin Farrell, veniamo a conoscenza di un mondo fantastico popolato da maghi e streghe davvero vasto, ricco di infinite sfaccettature e differenze sociali e culturali.
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Questo film si inserisce nell'universo di Harry Potter come l'inizio di un suo prequel. Nonostante i molti rimandi e collegamenti alla saga principale, può essere pienamente apprezzato anche da chi non è un fan potteriano. I punti a favore del film sono numerosi. Innanzitutto, David Yates, il regista, insieme alla sceneggiatrice J.K. Rowling, ci presentano un film molto dark e serio con mille sfumature divertenti e romantiche. Infatti, grazie alle interpretazioni magistrali di attori del calibro di Eddie Redmayne, già vincitore di un Oscar, e del pluripremiato Colin Farrell, veniamo a conoscenza di un mondo fantastico popolato da maghi e streghe davvero vasto, ricco di infinite sfaccettature e differenze sociali e culturali. Sotto questo punto di vista, il film ci fa conoscere la comunità magica americana, messa in pericolo non solo dagli Animali Fantastici che sono riusciti a scappare dalla valigia di Newt Scamander, ma anche dalla comunità dei "babbani", o come vengono chiamati dai maghi americani "No-Mag", che cercano di distruggere il mondo magico tramite i sostenitori di Salem. Perciò, questo film si presenta con tematiche talvolta anche più mature di quelle di Harry Potter. Da una parte abbiamo la comunità magica che si nasconde dagli occhi indiscreti dei babbani, dall'altra c'è una piccola parte di No-Mag che è consapevole dell'esistenza della magia che vuole a tutti costi debellare. La colonna sonora, realizzata in modo eccellente e solenne, ci aiuta ad addentrarci nel Mondo della Magia, che ci fa sognare e distaccare dal nostro quotidiano monotono e sempre uguale. Un altro punto a favore del film sono gli effetti speciali come non li avete mai visti, che sono i più spettacolari e realistici di sempre. Per ultimo, ma non meno importante, è una gioia per gli occhi ammirare la scenografia e i luoghi del film, realizzati con una qualità altissima e senza precedenti.
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skywalker70
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lunedì 28 novembre 2016
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bambocciata
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Fantasy omologato all'ormai imperante buonismo ed eccesso di zuccherosità. Gli effetti speciali (molto belli, ma ormai un po' inflazionati) colmano il vuoto lasciato da una trama scontata e approssimativa e da una sceneggiatura a tratti ridicola.
Non si può definire un film noioso, ma sicuramente non ha molti spunti interessanti.
Tutto scorre velocemente, e va dato adito al registra di aver confezionato un buon prodotto per bambini, anche se personalmente l'ho trovato un po' lezioso, annacquato nel descrivere i personaggi, soprattutto i cattivi, schiacciati da una rappresentazione piatta, ripetitiva, che paradossamente toglie il senso della magia e della contrapposizione epica tra il Bene e il Male.
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Fantasy omologato all'ormai imperante buonismo ed eccesso di zuccherosità. Gli effetti speciali (molto belli, ma ormai un po' inflazionati) colmano il vuoto lasciato da una trama scontata e approssimativa e da una sceneggiatura a tratti ridicola.
Non si può definire un film noioso, ma sicuramente non ha molti spunti interessanti.
Tutto scorre velocemente, e va dato adito al registra di aver confezionato un buon prodotto per bambini, anche se personalmente l'ho trovato un po' lezioso, annacquato nel descrivere i personaggi, soprattutto i cattivi, schiacciati da una rappresentazione piatta, ripetitiva, che paradossamente toglie il senso della magia e della contrapposizione epica tra il Bene e il Male. Infine, non aiuta l'interpretazione di Eddie Redmayne (mono-espressiva) nè della co-protagonista. A mio parere, entrambi si sono rivelati poco adatti ad interpretare personaggi fantasy.
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umanista
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domenica 27 novembre 2016
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un'ottima occasione di nostalgico ritorno alle ori
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"Animali fantastici e dove trovarli" non mi è piaciuto, ecco perché.
Come ci insegna il regista e sceneggiatore francese Yves Lavandier, una sceneggiatura per poter essere valida deve comprendere 4 elementi: uno o più personaggi con cui il pubblico possa empatizzare, un conflitto, un ostacolo e un obbiettivo; il film tratto dal libro della Rowling ha solo uno di questi elementi: il personaggio accattivante, che non è Newt Scamander, bensì il simpatico pacioccone personaggio che sembra uscito dai film di Charlie Chaplin.
Lui sì che ha una sua storia e una sua anima, mentre tutti gli altri personaggi sembra che si trovino lì per caso, senza un reale nesso logico consequenziale: di Newt non ci viene rivelato quasi nulla, appare vuoto e quasi senza carattere, solo nelle sequenze da documentario da Discovery channel sulle sue creature, lo rivela un po', ma è troppo poco.
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"Animali fantastici e dove trovarli" non mi è piaciuto, ecco perché.
Come ci insegna il regista e sceneggiatore francese Yves Lavandier, una sceneggiatura per poter essere valida deve comprendere 4 elementi: uno o più personaggi con cui il pubblico possa empatizzare, un conflitto, un ostacolo e un obbiettivo; il film tratto dal libro della Rowling ha solo uno di questi elementi: il personaggio accattivante, che non è Newt Scamander, bensì il simpatico pacioccone personaggio che sembra uscito dai film di Charlie Chaplin.
Lui sì che ha una sua storia e una sua anima, mentre tutti gli altri personaggi sembra che si trovino lì per caso, senza un reale nesso logico consequenziale: di Newt non ci viene rivelato quasi nulla, appare vuoto e quasi senza carattere, solo nelle sequenze da documentario da Discovery channel sulle sue creature, lo rivela un po', ma è troppo poco.
L'antagonista è inesistente e i personaggi di contorno, soprattutto il politico e la madre di Credence, appaiono più come macchiette che come effettivi caratteri.
Gli altri elementi, come già scritto in precedenza, sono inesistenti o a malapena accennati: del conflitto non ne posso parlare senza fare spoiler. L'ostacolo e l'obbiettivo sono poco definiti e spesso si risolvono senza una reale semina dietro.
Sul finale preferisco non divulgarmi, basti dire che la raccolta è veramente forzata, anzi ingiustificata.
Sul piano diegetico Il film si muove su almeno due piani: uno è orientato verso il fantasy, più alla X-Men che alla Harry Potter, e l'altro sul genere della commedia brillante americana.
Questi due binari spesso si alternano improvvisamente in modo illogico, creando un senso di confusione nello spettatore.
La trama è praticamente nulla per quasi metà film. I brevi momenti di pathos, scemano quasi tutti in esilaranti gag, che smorzano tutta la tensione e la maturità drammatica del film che si trasforma da tragedia in commedia.
Buona la recitazione, anche se il caro Eddie Redmayne ha quasi sempre la stessa espressione, che però convince perché si addice all'unidirezionalità buonista del personaggio. Se non ci fosse Davide Perino a doppiarlo...un plauso a l'attore che interpreta il simpatico e impacciato signor Jacob Kowalski, veramente eccellente nelle sue mimiche comiche.
Sopra la media la colonna sonora, due musiche in particolare veramente belle.
Il film non riesce a rievocare quasi nulla del magico mondo fatato al quale ci aveva abituati la Rowling nella saga di Harry Potter, anzi introduce creature fantastiche e magie mai esistite nella "precedente" saga senza alcuna logica giustificatrice.
Il mio giudizio del film non può essere superiore al 4/10.
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marce84
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sabato 26 novembre 2016
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che bello essere outsider
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Il film è molto originale ed intelligente. Ha delle bellissime trovate e dà libero sfogo alla fantasia fanciullesca. Parte dal presupposto che parallelamente al mondo umano/reale, esiste un mondo magico di cui solo alcuni uomini ne sono a conoscenza. Probabilmente la cosa più riuscita è che la trama riesce a collegare il mondo magico al mondo reale, in modo tale che tutto ciò che ha a che fare con la fantasia sia comprensibile e soprattutto credibile. Il ruolo che la fantasia occupa nel film è molto potente perché è evasione, sogno ad occhi aperti per lo spettatore, che gli permette di fuggire dalla tristezza e dal dramma della vita reale.
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Il film è molto originale ed intelligente. Ha delle bellissime trovate e dà libero sfogo alla fantasia fanciullesca. Parte dal presupposto che parallelamente al mondo umano/reale, esiste un mondo magico di cui solo alcuni uomini ne sono a conoscenza. Probabilmente la cosa più riuscita è che la trama riesce a collegare il mondo magico al mondo reale, in modo tale che tutto ciò che ha a che fare con la fantasia sia comprensibile e soprattutto credibile. Il ruolo che la fantasia occupa nel film è molto potente perché è evasione, sogno ad occhi aperti per lo spettatore, che gli permette di fuggire dalla tristezza e dal dramma della vita reale. In particolare, nel film, la fantasia diventa spiegazione dei drammi e delle catastrofi che avvengono nel mondo ma, di cui, però, gli umani non possono capirne la vera causa.
Animali fantastici è un film sugli outsider, sui non compresi, sulle persone anticonformiste, strane, ma vere, intelligenti, che non si piegano al sentire comune, ma percorrono la propria strada in maniera originale e "diversa". E per questo motivo speciale. E’ così Newt Scamander, giovane mago, arguto, intelligente e sensibile. E’ così Tina, caduta in disgrazia, perché ha seguito il proprio cuore e non le regole. E non è da meno Jacob Kowalski, il goffo aspirante pasticcere, ingenuo, impacciato, ma che custodisce nei suoi occhi l’innocenza e lo stupore di un bambino nel vedere il mondo magico nel quale viene catapultato. E con lui noi spettatori, come lui Nomag.
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filozilio96
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venerdì 25 novembre 2016
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flagellazione per gli animali fantastici
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Innanzitutto buonasera, ho una buona e una cattiva notizia da darle: partiamo da quella bella, ovvero un finale del film veramente interessante, mi complimento, anche se io potevo fare molto meglio.
Passiamo alla nota dolente, cioè, se qualcuno non ha capito, la brutta notizia; Parliamo della prima ora del film, durante il quale, io e i miei coetanei di un certo rango, ci siamo completamente scassati la minchia.Un'inizio da vomito, dove solo le nonne e i bimbi trovavano piacere, io, provavo un senso di flagellamento. Continuo a pensare che gli attori, insieme ai registi, non abbiamo avuto modo di riguardare il l'inizio, una volta concluse le registrazioni. Concludo con una piccola chicca per voi, come può stare che il protagonista contro la sua volontà apra la valigia e tutte le belve scappino, mentre quando deve catturare una delle così dette belve possa lasciare la valigia liberamente aperta senza che nessuna così detta belva scappi.
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Innanzitutto buonasera, ho una buona e una cattiva notizia da darle: partiamo da quella bella, ovvero un finale del film veramente interessante, mi complimento, anche se io potevo fare molto meglio.
Passiamo alla nota dolente, cioè, se qualcuno non ha capito, la brutta notizia; Parliamo della prima ora del film, durante il quale, io e i miei coetanei di un certo rango, ci siamo completamente scassati la minchia.Un'inizio da vomito, dove solo le nonne e i bimbi trovavano piacere, io, provavo un senso di flagellamento. Continuo a pensare che gli attori, insieme ai registi, non abbiamo avuto modo di riguardare il l'inizio, una volta concluse le registrazioni. Concludo con una piccola chicca per voi, come può stare che il protagonista contro la sua volontà apra la valigia e tutte le belve scappino, mentre quando deve catturare una delle così dette belve possa lasciare la valigia liberamente aperta senza che nessuna così detta belva scappi. Saluto e serena serata #cercorisposte #sonoserio #kiss
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laurence316
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giovedì 24 novembre 2016
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un buon fantasy che poteva essere molto di più
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19 anni dopo l’uscita del primo romanzo della saga del maghetto, 15 anni dopo l’inizio dell’avventura cinematografica di Harry Potter, 5 anni dopo la sua conclusione, la Rowling, ovviamente prontamente supportata dai produttori in odore di denaro sonante, decide di ritornare al mondo magico da lei creato, ma lo fa a partire da un soggetto praticamente originale, dal momento che Gli animali fantastici: dove trovarli, il libricino, altro non è che una sorta di “bestiario” contenente le descrizioni di decine di specie di creature magiche.
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19 anni dopo l’uscita del primo romanzo della saga del maghetto, 15 anni dopo l’inizio dell’avventura cinematografica di Harry Potter, 5 anni dopo la sua conclusione, la Rowling, ovviamente prontamente supportata dai produttori in odore di denaro sonante, decide di ritornare al mondo magico da lei creato, ma lo fa a partire da un soggetto praticamente originale, dal momento che Gli animali fantastici: dove trovarli, il libricino, altro non è che una sorta di “bestiario” contenente le descrizioni di decine di specie di creature magiche.
Pertanto, non vi era una trama vera e propria da cui partire e la Rowling ha quindi dovuto creare quasi da zero, senza però stavolta passare dal tramite del romanzo ed esordendo dunque nei panni di sceneggiatrice di quello che è, evidentemente, l’avvio di un intero nuovo franchise.
Animali fantastici e dove trovarli, nonostante l’inevitabile ascendenza “potteriana”, procede abbastanza autonomamente e sposta l’ambientazione dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, più precisamente alla New York degli anni ‘20. Gli effetti speciali sono assolutamente degni di nota, le creature magiche spiattellate allo spettatore una dietro l’altra sono spesso riuscite (su tutti vince, comunque e senza ombra di dubbio, lo “Snaso” ladruncolo), le interpretazioni anche, ma quello che realmente manca a questo nuovo film fantasy targato Rowling è una trama solida e non scontata.
Il soggetto è esile e, per gran parte del lungometraggio, manca un vero e proprio conflitto, un qualcosa che renda la storia effettivamente interessante e coinvolgente, e si hanno solo vaghi e sporadici “presagi” di eventi futuri e virate dark. Ma il personaggio della Morton non è molto riuscito e non influisce particolarmente sulla trama, il personaggio di Farrell abbastanza prevedibile e, per quanto le interpretazioni siano buone e i personaggi simpatici, il quartetto di protagonisti non riesce in alcun modo a competere con il trio della saga del maghetto.
Il vero problema del film risiede nel fatto che non vi è un vero villain, non degno di questo nome quantomeno, e, al termine della proiezione, si ha l’impressione di aver assistito al più costoso trailer della storia del cinema. Gli sviluppi veramente interessanti della trama sembrano riservati ai film futuri (quattro), come lascia platealmente intendere il cammeo finale di Depp. Questo primo film ha il semplice sapore del prologo e nulla più. Procede per scenette, quadri anche riusciti, ma il risultato finale è inferiore alla somma dei suoi addendi.
La regia di Yates (già dietro la macchina da presa per gli ultimi quattro film di Potter) è alquanto anonima ma comunque funzionale, buona la fotografia e, come sempre, eccezionali le scenografie e i già citati effetti speciali, spesso ammaglianti.
I temi dell'accettazione del diverso e dell'intolleranza sono sicuramente importanti e quanto mai attuali ma non bastano a fugare il rammarico per quello che poteva e doveva rivelarsi qualcosa di più.
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il cinemante
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giovedì 24 novembre 2016
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a hogwarts è finita la magia
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Non proprio tutti i libri sono fatti per diventare film, ma ci si può sempre provare, eppure non è questo il caso: chissà cosa si aspettava la Rowling, produttrice del film, nel vederlo sui grandi schermi. Un film che parte alla grande, con la giusta azione tesa ad attrarci in una New York in vige un clima del terrore fra babbani e maghi, ma in cui non si intende tanto bene chi sia il vero cattivo. Una sceneggiatura piuttosto piatta, dialoghi brevi, azione strisciante per gran parte del film, come se la trama non dovesse svolgersi; una piacevolissima presenza di animali fantastici che sono i veri protagonisti di questo film a cui Harry Potter non ha nulla da invidiare.
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Non proprio tutti i libri sono fatti per diventare film, ma ci si può sempre provare, eppure non è questo il caso: chissà cosa si aspettava la Rowling, produttrice del film, nel vederlo sui grandi schermi. Un film che parte alla grande, con la giusta azione tesa ad attrarci in una New York in vige un clima del terrore fra babbani e maghi, ma in cui non si intende tanto bene chi sia il vero cattivo. Una sceneggiatura piuttosto piatta, dialoghi brevi, azione strisciante per gran parte del film, come se la trama non dovesse svolgersi; una piacevolissima presenza di animali fantastici che sono i veri protagonisti di questo film a cui Harry Potter non ha nulla da invidiare. Una prova deludente per Eddy Redmayne, che zoppicca un personaggio totalmente espropriato di una sua personalità e imprigionato in un mutismo perenne, accostato a un cast in cui spicca per talento e bravura un brillantissimo Colin Farrel nella parte del villan. Come se non bastasse, a fine film una terribile ciligina sulla torta: un inaspettatissimo cameo di Jonny Depp, che avrebbe potuto (ma forse più dovuto) rimanere fuori dal progetto, che invece ha voluto coinvolgerlo come a conferma che il film, nella sua frivolezza, avesse bisogno di un imput per darsi un seguito di pubblico pronto a buttarsi a capofitto nelle nuove avventure di maghi e babbani. Da una grande industria come quella hollywoodiana ci aspettavamo molto di più. Amara delusione per i fan di Harry Potter: se avete amato il libro non guardatelo!
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gustibus
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lunedì 21 novembre 2016
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e va bene cosi'
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Ho dato 3stelle per amore di HPotter...POI davanti al successone di pubblico in Italia e Usa che dire?..70 anni prima della mitica SAGA non mi ha convinto del tutto.. L'ultima mezz'ora SEMBRAVA un film della Marvel....avro'bisogno di tempo...SICURAMENTE dovro'vedermelo3/4volte!..nn mi ha entusiasmato...SONO contento x il successo ma da nostalgico Potter era una altra cosa...meno contorto e pomposo...vedremo il numero 2.
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sammy28
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lunedì 21 novembre 2016
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fantastico ritorno del mondo della magia
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Animali Fantastici e Dove Trovarli, ambientato nella New York del 1926, è l'indiscusso e curatissimo inizio di una nuova saga di cinque film che farà da spin-off e, successivamente, da prequel ad Harry Potter. J.K. Rowling, che qui la troviamo nel ruolo di sceneggiatrice e produttrice, si conferma essere un'eccellente portatrice di creatività ed idee sempre nuove, grazie anche al suo infinito universo, in continua espansione, di Harry Potter, da cui attinge numerose chicche, informazioni ed eventi narrativi, che si collegano piacevolmente a questo spin-off. David Yates, il regista, ci offre una visione del Mondo della Magia più "dark" e seria, come anche aveva fatto dirigendo gli ultimi quattro film di Harry Potter.
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Animali Fantastici e Dove Trovarli, ambientato nella New York del 1926, è l'indiscusso e curatissimo inizio di una nuova saga di cinque film che farà da spin-off e, successivamente, da prequel ad Harry Potter. J.K. Rowling, che qui la troviamo nel ruolo di sceneggiatrice e produttrice, si conferma essere un'eccellente portatrice di creatività ed idee sempre nuove, grazie anche al suo infinito universo, in continua espansione, di Harry Potter, da cui attinge numerose chicche, informazioni ed eventi narrativi, che si collegano piacevolmente a questo spin-off. David Yates, il regista, ci offre una visione del Mondo della Magia più "dark" e seria, come anche aveva fatto dirigendo gli ultimi quattro film di Harry Potter. Ciò porta il film ad un livello più maturo, che lascia spazio anche a momenti divertenti, romantici e commoventi. Un altro punto a favore è la coinvolgente e nostalgica colonna sonora, realizzata dal compositore James Newton Howard, il quale ha saputo prendere spunto dal famosissimo "Hedwig's Theme" (facente parte della colonna sonora principale di Harry Potter), per creare musiche nuove ed emozionanti che si adattano perfettamente al tema della magia. Eddie Redmayne, che interpreta il magizoologo Newt Scamander, è riuscito eccezionalmente a caratterizzare questo eccentrico e bizzarro personaggio, che appare molto affezionato verso le creature magiche che è pronto a difendere a qualsiasi costo e che si trovano nella sua valigetta, e dolce e quasi distratto verso gli eventi che gli accadono intorno. Magistrali anche le interpretazioni degli altri protagonisti: Katherine Waterston, nel ruolo di Porpentina Goldstein; Alison Sudol, nel ruolo di Queenie Goldstein, sorella di Porpentina; Dan Fogler, nel ruolo del No-Mag ("babbano" per i maghi americani) Jacob Kowalski. Pure la fotografia risulta essere di altissimo livello, curata in ogni minimo dettaglio, come anche i costumi, gli ambienti e gli elementi scenografici, che sono, questi ultimi, realizzati dal famoso team MinaLima, gli stessi di Harry Potter.
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